04.12.2020
5 dicembre giornata internazionale del volontariato - per ripetere "Grazie!"
Federazione per il Sociale e la SanitàVolontariato
"Un'ottima preparazione e organizzazione sono determinanti per affrontare, e speriamo anche superare presto, situazioni di emergenza a così ampio raggio. Saper collaborare in rete è un altro elemento basilare per garantire interventi rivolti a tutta la popolazione" è il messaggio di Georg Leimstädtner, direttore della Federazione per il Sociale e la Sanità, e di Simonetta Terzariol, responsabile del Servizio per il Volontariato. "Per questo ringraziamo le centinaia di volontari e volontarie che, assieme al personale sanitario, si sono messi a disposizione in tempi record per garantire lo screening appena svolto"
Ma le associazioni come possono - e gioco forza devono - riorganizzarsi? La seconda ondata di contagi Covid-19 ha messo di nuovo a dura prova tutte le nostre realtà sociali, economiche, produttive. Anche questa volta molte associazioni hanno dovuto chiudere le loro sedi, sospendere le attività oppure hanno saputo riorganizzarsi online o per telefono. Certo è che, affianco alle misure restrittive per impedire la diffusione del contagio, è necessario rispettare anche tutta un'altra serie di disposizioni che tutelano la privacy e l'uso di dati personali, per curare i contatti con quelle fasce di popolazione cui si rivolgono organizzazioni non profit attive in ambito sociale e sanitario.
"Da ottobre arrivano telefonate di persone che chiedono di fare volontariato perché il loro lavoro è in forse oppure sospeso. Un barista vorrebbe aiutare come volontario in un servizio di ascolto telefonico, una signora vorrebbe attivarsi un paio di volte alla settimana con persone con disabilità. Mi sembra di rivivere le tante situazioni che sono arrivate al nostro Servizio durante la crisi economica dal 2012 oppure le ondate migratorie dal 2015", aggiunge Simonetta Terzariol. "Si può rintracciare un filo conduttore: queste persone vogliono reagire, fare qualcosa di buono e stare con la gente. Al telefono, via mail oppure se è possibile in colloquio, insieme diamo un'occhiata alla panoramica di associazioni, con informazioni più dettagliate su quelle che maggiormente interessano e con un paio ci mettiamo direttamente in contatto per fissare un primo appuntamento. Parlando insieme cerco di far emergere i punti di forza della persona che ho davanti a me, di orientarla verso l'ambito che vorrebbe conoscere meglio o in cui ha già operato nel suo paese".
Anche per le associazioni il Servizio per il Volontariato, che compie proprio quest'anno i suoi primi 20 anni, ha sviluppato diverse forme di supporto: progetti collettivi, pubblicazioni, workshop, formazioni. Nella convinzione che preparazione, organizzazione, rete siano i cardini per consolidare lo sviluppo associativo sono stati promossi progetti, ricerche, gruppi di lavoro, cooperazioni – sempre coinvolgendo le associazioni. Inoltre tra le sue pubblicazioni, consultabili gratuitamente nel sito della Federazione www.fss.bz.it alla pagina Volontariato/Pubblicazioni, si trovano i manuali "Volontariato: coinvolgere e coordinare" con utili strumenti per la gestione del volontariato e "Coaching nel volontariato" per integrare funzioni determinanti all'affiancamento e alla valorizzazione del volontariato.
La prima e la seconda ondata Covid-19 hanno sospeso solo in parte nel 2020 i lavori, per lo più riorganizzati nel rispetto delle restrizioni sanitarie ma anche tramite piattaforme online, con la partecipazione di ca. 60 associazioni a formazioni ed eventi. La Federazione per il Sociale e la Sanità nel suo sito www.fss.bz.it proprio in relazione alla pandemia da Covid-19 dedica inoltre una pagina alle maggiori informazioni sulle normative, sui servizi di sostegno offerti da associazioni ed enti, ai numeri di emergenza - informazioni utili per la popolazione e per l'associazionismo, in particolare per le sue 60 organizzazioni socie cui dedica anche apposite circolari con gli ultimi aggiornamenti sugli sviluppi sociopolitici di questo periodo.
Cosa dicono le associazioni:
L'associazione DEBRA dal 2004 sostiene i "bambini farfalla", cioè le persone, giovani e anziane, che soffrono della rara malattia Epidermolisi bullosa: attraverso una modificazione genetica, si formano vesciche e ferite dolorose con il minimo tocco della pelle. Anna Faccin racconta: "Cerchiamo di supportare le famiglie di fronte alle sfide di questa malattia. Ci si sente soli e si è arrabbiati e tristi per una malattia così crudele, in cui un abbraccio porta a ferite. In Debra ascoltiamo, scambiamo idee, mettiamo in rete le famiglie tra di loro e con i centri specializzati per le cure. Dobbiamo infatti affidarci a cure costanti, che speriamo continuino a essere garantite. Il Covid ha dato vita d'altro canto a un gruppo di volontari - che spesso hanno dovuto reinventarsi a causa del pericolo di infezione, che per loro sarebbe ancora più drammatico - e continuano a rendere possibile lo scambio di esperienze e il supporto utilizzando media digitali. È un cambiamento per tutti. E sono grata che tanti volontari lavorino per altre persone. Spero che questo impegno porti gioia a molte persone nonostante l'obbligo di indossare le maschere e altre restrizioni, e che sotto le maschere si rida e si sorrida ancora!"
Daniel Brusco dell'associazione VOLONTARIUS spiega: "Dobbiamo chiederci quali nuove esigenze la pandemia ha fatto emergere, tenendo conto che la crisi non è solo sanitaria, ma anche economica, lavorativa, relazionale. Per comprendere le nuove esigenze è necessario saper osservare la realtà che ci circonda e l’esperienza della "spesa a domicilio" organizzata da varie associazioni è nata da questa osservazione. Abbiamo preso spunto quindi dall’upcycling, l’arte di riutilizzare materiali riciclati per produrre nuovi oggetti di uso quotidiano o artistici. Utilizziamo la stessa filosofia per i nostri progetti: se ho un gruppo di volontari che non può svolgere un determinato servizio ed è fermo, ripensiamo il servizio e li riattiviamo su altro! Per esempio i nostri "Cacciatori di Briciole" si sono riorganizzati per portare la spesa a casa di persone che non possono uscire di casa, perché in isolamento e impaurite. Naturalmente il servizio non consegna solo la spesa, ma fa sentire una presenza su cui poter contare a persone che si sentono sole."
Elisa Erlacher, coordinatrice per il volontariato in ARIADNE, racconta: "L'associazione Ariadne dal 1989 interviene a supporto dei familiari di persone con malattie psichiche. L’impegno anche in questi tempi ardui, è essere vicini ai propri soci, ma anche alla popolazione in generale. Isolamento, distanziamento sociale, timori per il futuro gravano sulle spalle di tutte le persone. Per confermare il supporto alle persone affette da malattia psichica, ai loro famigliari e alle tutte le persone, ha trovato strategie alternative digitali: convegni, consulenze, la formazione per i volontari si svolgono sulle piattaforme online. Ariadne ha promosso inoltre una campagna di sensibilizzazione sulla salute mentale, perché ora più che mai è importante per tutti prendersene cura."
Per il Centro Auser Bolzano, il presidente Orfeo Donatini spiega: "La nostra associazione di volontariato, che opera dalla sua sede di piazza don Bosco a Bolzano, non ha mai fermato la sua attività in questi mesi di pandemia. Sia nella prima come nella seconda ondata virale infatti i volontari – con tutte le precauzioni sanitarie previste – sono stati al servizio degli anziani per il trasporto solidale, per la consegna della spesa di generi alimentari e di farmaci a domicilio (assieme alle altre associazioni Anteas e Ada in sinergia con Comune e ASSB) - oltre che per l'apprezzatissima compagnia telefonica con centinaia di chiamate. L'obiettivo è di non far sentire la popolazione più fragile abbandonata, a maggior ragione in una fase storica nella quale ansia e paura non fanno altro che peggiorare la diffusa condizione di solitudine degli anziani. E nella giornata del volontariato Auser/Vssh coglie l'occasione per fare appello a quanti desiderino impegnarsi nelle nostre attività di volontariato: bastano anche poche ore la settimana per contribuire ad un grande progetto solidale."
L'associazione Il Papavero – Der Mohn si impegna a favore delle cure palliative e la sua presidente Mara Zussa condivide con noi le sue riflessioni: “Siamo riusciti a garantire al reparto Hospice all'ospedale di Bolzano i servizi di supporto abituali per agevolare i pazienti, i loro familiari e il personale che ha continuato a spendersi senza riserve - quindi non sono mai mancati il caffè, le bevande calde, le caramelle le riviste e i quotidiani. Certo niente rispetto alla normale routine e al sostegno personale agli ospiti ma una piccola goccia che ha contribuito a far sentire meno soli, meno isolati. Abbiamo continuato con la formazione dei volontari modificando i programmi alle nuove esigenze emerse. Usando piattaforme online e riscoprendo in tutti una grande flessibilità e la voglia di misurarsi con le nuove tecnologie. Un valore aggiunto e una metodologia che sarà anche in futuro affiancata alle procedure consuete! La parte più complessa è stata quella di mantenere salda la motivazione e il legame tra i volontari. Per le persone che fanno del loro agire, dell’essere a disposizione, del sostegno agli altri il loro modo di essere, sospendere le attività è difficile da accettare. Parte della nostra attività è fatta proprio di relazione personale, di contatto visivo, di tocco. Stiamo accanto alle persone condividendo emozioni, paure, dolcezza - storie di vita quando, quello percorso, diventa l’ultimo tratto di vita. Perciò, in attesa di poter riprendere, stiamo creando (non improvvisando) un servizio di accoglienza e supporto telefonico per i familiari e per i pazienti. Infatti stiamo allestendo una piccola area della nostra sede per coloro che preferissero un contatto diretto. E abbiamo trasformato il “tempo vuoto” in un grande contenitore che cerchiamo di riempire di idee e programmi nuovi."
La cooperativa sociale gwb, con la coordinatrice Ruth Mayr, parte da due domande: "Proprio nell'emergenza attuale è possibile fare volontariato? Come ci prepariamo al 2021? L’emergenza attuale ha messo in discussione molti aspetti della nostra realtà quotidiana personale e lavorativa. Un aspetto che non ha subito modifiche, o anzi la cui importanza è risultata decisiva, è la solidarietà, l’aiutarsi reciprocamente. Il volontariato dunque continua risultare una risorsa determinate, da proteggere e incentivare in un periodo storico dove l’individualismo rischia di prendere il sopravvento. In gwb ospitiamo una volontaria del servizio civile provinciale. Questo ci dà molta fiducia per il futuro. Certi valori sono ancora intatti e li percepiamo concretamente nell’impegno che ogni giorno i volontari mettono nel proprio lavoro. Come gwb prendiamo l’impegno di rimanere sempre una realtà aperta al prossimo, a chi ha voglia di mettersi in gioco, nonostante le incertezze di questo particolare periodo storico. Accoglieremo con gioia e gratitudine chi desidera intraprendere questa splendida avventura di volontariato nella nostra realtà lavorativa."
Importante è rimanere in contatto, raccontarsi e ascoltare, tenere la persona al centro.
Info: Servizio per il Volontariato, tel. 0471 1886236, volontari@fss.bz.it
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