21.09.2018
Dare forza al volontariato
Federazione per il Sociale e la SanitàVolontariato
Statisticamente un altoatesino su tre è impegnato in attività di volontariato. Il volontariato può contare quindi su grandi numeri! E non è certo una realtà statica, anzi è in continuo cambiamento. Un convegno della Federazione per il Sociale e la Sanità sugli attuali sviluppi e su prospettive future a proposito di volontariato, si è svolto venerdì 21 settembre 2018 al Centro Pastorale di Bolzano.
Per tradizione il volontariato in Alto Adige si basa su solide e sane radici. In base ai dati dell'Istituto di Statistica ASTAT sono più di 150.000 gli altoatesini attivi nel volontariato. È un enorme contributo offerto gratuitamente a favore della comunità. “Ogni anno sono 650.000 ore lavorative a favore della comunità” ha sottolineato il Presidente Arno Kompatscher inaugurando il convegno al Centro Pastorale di Bolzano ringraziando di cuore insieme all’Assessora Martha Stocker l’impegno di tutti i volontari attivi in Alto Adige.
Tuttavia il mondo e la società cambiano. Gli sviluppi negli ultimi 20 anni dimostrano che:
• È sempre più difficile trovare volontari e volontarie disposti a impegnarsi con continuità e a più lungo termine. L'adesione decennale a un'associazione o a una comunità parrocchiale è sempre più frammentata, diventa piuttosto a breve termine e dove possibile a progetto. Soprattutto i giovani si riescono a coinvolgere se l'impegno è chiaro e determinato nel tempo – magari anche con la possibilità di imparare qualcosa di nuovo e di poterlo inserire nel curriculum.
• Donne e uomini raggiungono un'età molto avanzata e sono più a lungo coinvolti nella famiglia e nel lavoro.
• Le possibilità di scelta d'impegno e tra le attività di tempo libero sono moltiplicate.
• È sempre più complicato trovare anche persone disposte a diventare presidenti e ad assumersi la responsabilità di un'associazione – in parte a causa della maggiore burocrazia e responsabilità.
Cosa è quindi necessario affinché tante persone scelgano ancora di impegnarsi con passione nel volontariato?
„Per noi è molto chiaro“, ha detto Dorotea Postal, presidente della Federazione per il Sociale e la Sanità: „Affianco alle condizioni quadro cui provvede la politica, anche le organizzazioni non profit hanno ovviamente i loro compiti. Un elemento essenziale è la qualità nel volontariato”.
„Il volontariato merita un buon affiancamento e le associazioni possono offrire ai volontari buone condizioni generali per collaborare. Da un lato ciò aiuta già nelle fasi di inserimento in associazione e d'altro lato rinforza la motivazione perché rimangano con noi“, spiega la responsabile del Servizio per il Volontariato della Federazione Simonetta Terzariol.
Le associazioni possono formulare una sorta di "descrizione delle attività" per i loro volontari e volontarie, e prepararsi ad accoglierli nel modo migliore con opportune informazioni anche sui rischi correlati alle attività assegnate, per poi passare all'inserimento attivo con un costante affiancamento. Affinché i volontari possano contribuire al meglio, hanno quindi bisogno di adeguata formazione. Last but not least è sempre benvenuto il riconoscimento per l'impegno.
"Non ricevo nulla per il mio impegno come volontario", ha raccontato al convegno Karl Werner, che è attivo in tre associazioni, nella AfB – Arbeitsgemeinschaft für Behinderte, nell’Associazione Assistenza Tumori Alto Adige – Südtiroler Krebshilfe e poi anche nella Federazione cori del Sudtirolo (Südtiroler Chorverband).
"Nonostante i numerosi compiti organizzativi e rappresentativi, che a volte richiedono molto tempo, sono contento quando posso essere d’aiuto. È bello quando le persone possono crescere condividendo insieme esperienze meravigliose", ha detto Karl Werner. Mentre in passato per le cariche di presidente di un’associazione c’era la fila di candidati, oggi l’interesse è diminuito drasticamente a causa della burocrazia e delle crescenti responsabilità. "Tuttavia, io tengo ad impegnarmi personalmente. Sono cresciuto davanti a nuovi compiti e sfide. Sono felice per le mie esperienze. Poi, un po' più di altruismo nella nostra società di oggi ci vorrebbe. Nonostante tutti i progressi e le molte opportunità che abbiamo oggi, tendiamo sempre più all'egoismo".
Per tradizione il volontariato in Alto Adige si basa su solide e sane radici. In base ai dati dell'Istituto di Statistica ASTAT sono più di 150.000 gli altoatesini attivi nel volontariato. È un enorme contributo offerto gratuitamente a favore della comunità. “Ogni anno sono 650.000 ore lavorative a favore della comunità” ha sottolineato il Presidente Arno Kompatscher inaugurando il convegno al Centro Pastorale di Bolzano ringraziando di cuore insieme all’Assessora Martha Stocker l’impegno di tutti i volontari attivi in Alto Adige.
Tuttavia il mondo e la società cambiano. Gli sviluppi negli ultimi 20 anni dimostrano che:
• È sempre più difficile trovare volontari e volontarie disposti a impegnarsi con continuità e a più lungo termine. L'adesione decennale a un'associazione o a una comunità parrocchiale è sempre più frammentata, diventa piuttosto a breve termine e dove possibile a progetto. Soprattutto i giovani si riescono a coinvolgere se l'impegno è chiaro e determinato nel tempo – magari anche con la possibilità di imparare qualcosa di nuovo e di poterlo inserire nel curriculum.
• Donne e uomini raggiungono un'età molto avanzata e sono più a lungo coinvolti nella famiglia e nel lavoro.
• Le possibilità di scelta d'impegno e tra le attività di tempo libero sono moltiplicate.
• È sempre più complicato trovare anche persone disposte a diventare presidenti e ad assumersi la responsabilità di un'associazione – in parte a causa della maggiore burocrazia e responsabilità.
Cosa è quindi necessario affinché tante persone scelgano ancora di impegnarsi con passione nel volontariato?
„Per noi è molto chiaro“, ha detto Dorotea Postal, presidente della Federazione per il Sociale e la Sanità: „Affianco alle condizioni quadro cui provvede la politica, anche le organizzazioni non profit hanno ovviamente i loro compiti. Un elemento essenziale è la qualità nel volontariato”.
„Il volontariato merita un buon affiancamento e le associazioni possono offrire ai volontari buone condizioni generali per collaborare. Da un lato ciò aiuta già nelle fasi di inserimento in associazione e d'altro lato rinforza la motivazione perché rimangano con noi“, spiega la responsabile del Servizio per il Volontariato della Federazione Simonetta Terzariol.
Le associazioni possono formulare una sorta di "descrizione delle attività" per i loro volontari e volontarie, e prepararsi ad accoglierli nel modo migliore con opportune informazioni anche sui rischi correlati alle attività assegnate, per poi passare all'inserimento attivo con un costante affiancamento. Affinché i volontari possano contribuire al meglio, hanno quindi bisogno di adeguata formazione. Last but not least è sempre benvenuto il riconoscimento per l'impegno.
"Non ricevo nulla per il mio impegno come volontario", ha raccontato al convegno Karl Werner, che è attivo in tre associazioni, nella AfB – Arbeitsgemeinschaft für Behinderte, nell’Associazione Assistenza Tumori Alto Adige – Südtiroler Krebshilfe e poi anche nella Federazione cori del Sudtirolo (Südtiroler Chorverband).
"Nonostante i numerosi compiti organizzativi e rappresentativi, che a volte richiedono molto tempo, sono contento quando posso essere d’aiuto. È bello quando le persone possono crescere condividendo insieme esperienze meravigliose", ha detto Karl Werner. Mentre in passato per le cariche di presidente di un’associazione c’era la fila di candidati, oggi l’interesse è diminuito drasticamente a causa della burocrazia e delle crescenti responsabilità. "Tuttavia, io tengo ad impegnarmi personalmente. Sono cresciuto davanti a nuovi compiti e sfide. Sono felice per le mie esperienze. Poi, un po' più di altruismo nella nostra società di oggi ci vorrebbe. Nonostante tutti i progressi e le molte opportunità che abbiamo oggi, tendiamo sempre più all'egoismo".
Indietro