21.11.2019
Incontro di rete dei gruppi di auto-aiuto per l'ictus e il trauma cranico
Auto Aiuto
La settimana scorsa, per la prima volta, si sono incontrati a Caldaro tutti i gruppi di auto-aiuto attivi in Alto Adige per l‘ictus e per i traumi cranici. Erano rappresentati i gruppi di auto-aiuto di Bolzano, Bressanone, Brunico e Merano, così come il Dr. Roland Keim, responsabile del Servizio psicologico di Bressanone e la Dr.ssa Brigitte Greif del Servizio psicologico dell'ospedale di Merano, entrambi coinvolti in modo significativo nella fase di avvio dei gruppi di auto-aiuto.
L'incontro è stato organizzato dal Servizio per i Gruppi di Auto Aiuto e dal Servizio per le Associazioni di Pazienti della Federazione per il Sociale e la Sanità con il supporto volontario degli accompagnatori per Gruppi di Auto Aiuto. La Lebenshilfe ha sostenuto l’incontro mettendo a disposizione gratuitamente le sale riunioni dell'Hotel Masatsch.
Durante l’incontro, le quasi 40 persone tra pazienti e familiari presenti hanno parlato apertamente dei molti problemi che affrontano quotidianamente. Sono proprio le conseguenze invisibili di un ictus o di una lesione cerebrale che causano problemi alle persone colpite. Anche la famiglia, gli amici e i colleghi di lavoro sono posti sotto particolare pressione in questa situazione, poiché devono trovare delle nuove modalità per interagire reciprocamente.
E proprio qui si trova uno dei problemi più grandi: la maggior parte delle persone semplicemente non sa come affrontare le persone colpite da ictus o trauma cranico. Questo fatto li porta molto spesso a ritirarsi, semplicemente per paura di fare qualcosa di sbagliato. O anche per un’errata valutazione della situazione e della corrispondente inibizione. Non sempre, quindi, sono visibili le difficoltà che incontrano questi pazienti. Solo durante la conversazione e nel contatto diretto si manifestano i deficit di attenzione e di concentrazione, e spesso anche disturbi del linguaggio e della parola.
La partecipazione ad un gruppo di auto-aiuto è estremamente preziosa per le persone colpite da questa situazione, in quanto si crea un’intesa tra persone che la pensano allo stesso modo e quindi non si sentono più così sole e possono superare la loro solitudine e sostenersi a vicenda attraverso lo scambio di esperienze e informazioni. Nel gruppo sperimentano l'apprezzamento e l'accettazione e possono anche creare qualcosa insieme e quindi portarlo avanti.
Insieme, i gruppi vogliono quindi cercare di educare il pubblico su ictus e lesioni craniocerebrali e sensibilizzarlo ai problemi più complessi.
I gruppi sono molto interessati a una collaborazione continuativa con gli esperti i quali possono essere importanti mediatori per i gruppi stessi, ma anche per i pazienti. Una delle principali preoccupazioni delle persone colpite e delle loro famiglie, è che dopo un ictus o un trauma craniocerebrale possano avere le idee più chiare e che possano essere informati dagli esperti del trattamento.
È stata inoltre sottolineata l'importanza di mettere in rete i servizi tra loro e l'importanza di ricevere una terapia continua sul posto, dopo la fase acuta.
In futuro, i gruppi di auto-aiuto si riuniranno regolarmente per avere un supporto comune e guadagnare più voce ed importanza.
Questi incontri saranno coordinati dalla Federazione per il Sociale e la Sanità e dai suoi due uffici.
In Alto Adige circa 1000 persone soffrono ogni anno di ictus. Tra questi ci sono anche molti giovani. L'ictus è una lesione al cervello. Questo può portare a paralisi, disturbi dell'attenzione, disturbi del linguaggio o a una ridotta capacità di pensare.
Ulteriori informazioni:
Contatto con i gruppi di auto mutuo aiuto:
Erich Unterberger, Tel. 0474 565560 o 335 669575
Daniela, tel. 333 1669510, dani.raffeiner@gmail.com
L'incontro è stato organizzato dal Servizio per i Gruppi di Auto Aiuto e dal Servizio per le Associazioni di Pazienti della Federazione per il Sociale e la Sanità con il supporto volontario degli accompagnatori per Gruppi di Auto Aiuto. La Lebenshilfe ha sostenuto l’incontro mettendo a disposizione gratuitamente le sale riunioni dell'Hotel Masatsch.
Durante l’incontro, le quasi 40 persone tra pazienti e familiari presenti hanno parlato apertamente dei molti problemi che affrontano quotidianamente. Sono proprio le conseguenze invisibili di un ictus o di una lesione cerebrale che causano problemi alle persone colpite. Anche la famiglia, gli amici e i colleghi di lavoro sono posti sotto particolare pressione in questa situazione, poiché devono trovare delle nuove modalità per interagire reciprocamente.
E proprio qui si trova uno dei problemi più grandi: la maggior parte delle persone semplicemente non sa come affrontare le persone colpite da ictus o trauma cranico. Questo fatto li porta molto spesso a ritirarsi, semplicemente per paura di fare qualcosa di sbagliato. O anche per un’errata valutazione della situazione e della corrispondente inibizione. Non sempre, quindi, sono visibili le difficoltà che incontrano questi pazienti. Solo durante la conversazione e nel contatto diretto si manifestano i deficit di attenzione e di concentrazione, e spesso anche disturbi del linguaggio e della parola.
La partecipazione ad un gruppo di auto-aiuto è estremamente preziosa per le persone colpite da questa situazione, in quanto si crea un’intesa tra persone che la pensano allo stesso modo e quindi non si sentono più così sole e possono superare la loro solitudine e sostenersi a vicenda attraverso lo scambio di esperienze e informazioni. Nel gruppo sperimentano l'apprezzamento e l'accettazione e possono anche creare qualcosa insieme e quindi portarlo avanti.
Insieme, i gruppi vogliono quindi cercare di educare il pubblico su ictus e lesioni craniocerebrali e sensibilizzarlo ai problemi più complessi.
I gruppi sono molto interessati a una collaborazione continuativa con gli esperti i quali possono essere importanti mediatori per i gruppi stessi, ma anche per i pazienti. Una delle principali preoccupazioni delle persone colpite e delle loro famiglie, è che dopo un ictus o un trauma craniocerebrale possano avere le idee più chiare e che possano essere informati dagli esperti del trattamento.
È stata inoltre sottolineata l'importanza di mettere in rete i servizi tra loro e l'importanza di ricevere una terapia continua sul posto, dopo la fase acuta.
In futuro, i gruppi di auto-aiuto si riuniranno regolarmente per avere un supporto comune e guadagnare più voce ed importanza.
Questi incontri saranno coordinati dalla Federazione per il Sociale e la Sanità e dai suoi due uffici.
In Alto Adige circa 1000 persone soffrono ogni anno di ictus. Tra questi ci sono anche molti giovani. L'ictus è una lesione al cervello. Questo può portare a paralisi, disturbi dell'attenzione, disturbi del linguaggio o a una ridotta capacità di pensare.
Ulteriori informazioni:
Servizio per Gruppi di auto aiuto nella Federazione per il Sociale e la Sanitá
tel. 0471 312424, info@autoaiuto.bz.itServizio per le Associazioni di Pazienti della Federazione per il Sociale e la Sanitá
tel. 0471 32466, salute@fss.bz.itContatto con i gruppi di auto mutuo aiuto:
Bolzano: gruppo di auto aiuto per parenti e persone che hanno subito un colpo apoplettico, lesioni cerebrali da ictus o trauma cranico Cardano
Angelika Schwienbacher, Tel. 348 2459752Bressanone: “Fallschirm” - Gruppo di auto aiuto per persone che hanno subito un colpo apoplettico e lesioni cerebrali da ictus o trauma cranico Bressanone
Gabi Wild, Tel. 348 7353181, wildgabi1015@gmail.comBrunico: Gruppo di auto aiuto per persone che hanno subito un colpo apoplettico, lesioni cerebrali da ictus o trauma cranico Val Pusteria
Hartmann Mutschlechner, Tel. 340 9743554Erich Unterberger, Tel. 0474 565560 o 335 669575
Merano: Gruppo di auto aiuto per persone che hanno subito un colpo apoplettico, lesioni cerebrali da ictus o trauma cranico Merano
Sandy, tel. 339 7742754Daniela, tel. 333 1669510, dani.raffeiner@gmail.com
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