02.10.2014
ANMIL: 64a Giornata nazionale per le vittime degli incidenti sul lavoro
64a GIORNATA NAZIONALE PER LE VITTIME DEGLI INCIDENTI SUL LAVORO DELLA PROVINCIA DI BOLZANO
Una giornata di lotta contro l’ingustizia: giù le mani dalla rendita INAIL
Ci avviciniamo al consueto appuntamento annuale con la Giornata Nazionale per le vittime degli incidenti sul lavoro che sarà celebrata il prossimo 12 ottobre in tutte le province d’Italia.
Sarà, come sempre, un momento estremamente importante per l’ANMIL che della Giornata, nell’ormai lontano 1951, e stata l’ispiratrice e che da allora, ogni anno, ne e l’organizzatrice. Un momento in cui, con la presenza di rappresentanti delle Istituzioni di tutti i livelli, faremo il punto della situazione in tema di tutela delle vittime del lavoro e di prevenzione degli infortuni e delle malattie professionali.
Questa 64ª edizione, in particolare, rappresenta l’occasione per ribadire con forza che la rendita INAIL non costituisce reddito e che e stato un grave errore quello di prevedere il suo inserimento nell’ambito delle nuove modalità di calcolo dell’ISEE, cui si deve porre urgentemente rimedio.
Con fermezza, il Congresso Nazionale dell’Associazione del marzo scorso ha indicato, agli organi associativi eletti in quella assise, che la definizione della natura della rendita e la sua assoluta estraneità rispetto al reddito a qualunque fine considerato, rappresenta l’obiettivo primario da conseguire in tempi brevi. Le centinaia di delegati presenti al Congresso con voce unanime hanno ribadito che la rendita INAIL e una prestazione economica di natura risarcitoria riconosciuta a fronte del danno riportato dal lavoratore assicurato a seguito di infortunio sul lavoro o di malattia professionale; per questo deve risultare esclusa dal calcolo del reddito
individuale e da quello del nucleo familiare del titolare, ai fini tributari, previdenziali, sanitari e assistenziali.
In merito abbiamo già coinvolto i parlamentari vicini all’Associazione e, nei prossimi mesi, daremo battaglia per arrivare alla definitiva affermazione del principio indicato dal Congresso.
Certamente, siamo consapevoli del difficile momento economico che il nostro Paese
continua a vivere e degli sforzi che ciascuno di noi e chiamato a sostenere per contribuire alla ripresa, ma siamo anche consapevoli che questo sforzo lo compiamo già quotidianamente, come tutti gli italiani dovrebbero fare. E non troviamo giusto che alla nostra categoria si debba chiedere una dose doppia di sacrifici: abbiamo già dato la nostra salute, la nostra integrità e non possiamo accettare di dover ancora contribuire andando ad intaccare quel risarcimento che non e certo un “compenso” per ciò che abbiamo perduto. Il fatto che nel calcolo del nuovo ISEE siano state inserite anche le indennità per invalidità civile e le relative indennità di accompagnamento, di sicuro non ci consola. Non ci pare che si possa parlare di “mal comune mezzo gaudio” e la nostra battaglia servirà anche a sottolineare questa assurda ingiustizia: piuttosto che scovare gli evasori si vuole far pagare di più per fruire di servizi essenziali proprio coloro che si trovano in situazione di difficoltà e che già pagano tutto il dovuto!
Anche la Giornata, dunque, offrirà l’opportunità di rafforzare la nostra azione rivendicativa, tanto più se sarà ancora più massiccia la vostra partecipazione a tutte le manifestazioni che si svolgeranno sul territorio nazionale. Non aspettate: contattate subito la sede territoriale di Bolzano e fateci sentire la vostra vicinanza!
Una giornata di lotta contro l’ingustizia: giù le mani dalla rendita INAIL
Ci avviciniamo al consueto appuntamento annuale con la Giornata Nazionale per le vittime degli incidenti sul lavoro che sarà celebrata il prossimo 12 ottobre in tutte le province d’Italia.
Sarà, come sempre, un momento estremamente importante per l’ANMIL che della Giornata, nell’ormai lontano 1951, e stata l’ispiratrice e che da allora, ogni anno, ne e l’organizzatrice. Un momento in cui, con la presenza di rappresentanti delle Istituzioni di tutti i livelli, faremo il punto della situazione in tema di tutela delle vittime del lavoro e di prevenzione degli infortuni e delle malattie professionali.
Questa 64ª edizione, in particolare, rappresenta l’occasione per ribadire con forza che la rendita INAIL non costituisce reddito e che e stato un grave errore quello di prevedere il suo inserimento nell’ambito delle nuove modalità di calcolo dell’ISEE, cui si deve porre urgentemente rimedio.
Con fermezza, il Congresso Nazionale dell’Associazione del marzo scorso ha indicato, agli organi associativi eletti in quella assise, che la definizione della natura della rendita e la sua assoluta estraneità rispetto al reddito a qualunque fine considerato, rappresenta l’obiettivo primario da conseguire in tempi brevi. Le centinaia di delegati presenti al Congresso con voce unanime hanno ribadito che la rendita INAIL e una prestazione economica di natura risarcitoria riconosciuta a fronte del danno riportato dal lavoratore assicurato a seguito di infortunio sul lavoro o di malattia professionale; per questo deve risultare esclusa dal calcolo del reddito
individuale e da quello del nucleo familiare del titolare, ai fini tributari, previdenziali, sanitari e assistenziali.
In merito abbiamo già coinvolto i parlamentari vicini all’Associazione e, nei prossimi mesi, daremo battaglia per arrivare alla definitiva affermazione del principio indicato dal Congresso.
Certamente, siamo consapevoli del difficile momento economico che il nostro Paese
continua a vivere e degli sforzi che ciascuno di noi e chiamato a sostenere per contribuire alla ripresa, ma siamo anche consapevoli che questo sforzo lo compiamo già quotidianamente, come tutti gli italiani dovrebbero fare. E non troviamo giusto che alla nostra categoria si debba chiedere una dose doppia di sacrifici: abbiamo già dato la nostra salute, la nostra integrità e non possiamo accettare di dover ancora contribuire andando ad intaccare quel risarcimento che non e certo un “compenso” per ciò che abbiamo perduto. Il fatto che nel calcolo del nuovo ISEE siano state inserite anche le indennità per invalidità civile e le relative indennità di accompagnamento, di sicuro non ci consola. Non ci pare che si possa parlare di “mal comune mezzo gaudio” e la nostra battaglia servirà anche a sottolineare questa assurda ingiustizia: piuttosto che scovare gli evasori si vuole far pagare di più per fruire di servizi essenziali proprio coloro che si trovano in situazione di difficoltà e che già pagano tutto il dovuto!
Anche la Giornata, dunque, offrirà l’opportunità di rafforzare la nostra azione rivendicativa, tanto più se sarà ancora più massiccia la vostra partecipazione a tutte le manifestazioni che si svolgeranno sul territorio nazionale. Non aspettate: contattate subito la sede territoriale di Bolzano e fateci sentire la vostra vicinanza!
Indietro