16.10.2017
Azienda Sanitaria e Federazione si confrontano sulle misure per ridurre le liste d'attesa
SaluteFederazione per il Sociale e la Sanità
Garantire i tempi delle prestazioni sanitarie: In un recente incontro informativo il Direttore della ripartizione Assistenza ospedaliera Luca Armanaschi ed il direttore della ripartizione Comunicazioni e Relazioni con il Pubblico Lukas Raffl dell’Azienda Sanitaria dell’Alto Adige, hanno esposto ai componenti del Consiglio Direttivo della Federazione per il Sociale e la Sanità le diverse misure che al momento vengono messe in campo per ridurre le liste d'attesa di visite mediche e terapie.
Il tema delle liste d’attesa non è nuovo né piacevole, alcune scadenze sono comunque aumentate provocando forti disappunti nella popolazione e accese discussioni. Le misure presentate sembrano tuttavia fiduciose.
Si lavora su diversi fronti per avere liste d’attesa più corte e garantire anche in futuro un’alta qualità assistenziale sanitaria. A fianco all’incremento del personale nei reparti critici dev’essere messa sotto la lente d’ingrandimento l’appropriatezza delle priorità cliniche assegnate. Contestualmente, grazie alla graduale unificazione del sistema di prenotazione nei quattro Comprensori sanitari, nel prossimo futuro verrà semplificato l’accesso alle prestazioni sanitarie: tramite un unico numero telefonico il paziente potrà prenotare prestazioni su tutto il territorio provinciale e decidere in autonomia dove andare a fare la visita. Il sistema recentemente implementato che ricorderà la prenotazione tramite SMS o e-mail dovrà garantire la fruizione della visita prenotata o, altrimenti, generarne la disdetta entro i termini.
Guardando alle diverse generazioni e possibilità, da parte della Federazione è stato sottolineato che in tutti i miglioramenti tecnici e nei mezzi di comunicazione adottati è da prestare attenzione al fatto che i clienti si sentano benvenuti e rispettati. L'alta percentuale di soddisfazione, che comunque potrà sempre aumentare, non deve illudere che vi siano ambiti in cui le cose non funzionino bene e dove le persone abbiano l'impressione invece di sentirsi abbandonate spesso a se stesse. Una risposta è lavorare mediante informazione, sensibilizzazione e formazione.
In vari progetti vi è già oggi una collaborazione molto positiva tra l'Azienda Sanitaria dell'Alto Adige e la Federazione per il Sociale e la Sanità, la quale dal canto suo coinvolge anche le organizzazioni socie interessate. Per esempio è in elaborazione una serie di formazioni per diverse categorie professionali sanitarie, nelle serate organizzate nei vari territori su "Stil ändern – Cambio stile" si evidenzia come aspetto rilevante l'autoresponsabilizzazione a favore di uno stile di vita sano ed in alcuni progetti pilota riferiti a reparti ospedalieri i responsabili dell'Azienda Sanitaria e della Federazione hanno ragionato insieme su come accelerare concretamente gli iter senza pregiudicarne la qualità e come ridurre le liste d'attesa.
La Federazione è intervenuta in primo luogo rappresentando le persone con malattie croniche o con disabilità, pur sempre sui 120.000 cittadini e cittadine in Alto Adige. A loro è rivolto circa il 70 % delle prestazioni sanitarie e l'amministrazione sanitaria dovrà cercare in futuro sempre più soluzioni per organizzare questa grossa fetta di prestazioni in modo sistematico e a lungo termine. Un sistema che prenoti subito le visite di controllo ricorrenti e ne ricordi successivamente la data fissata, va proprio nel senso di quanto auspicato dalle organizzazioni di pazienti.
Martin Telser riassume così gli esiti dell'incontro: "Dalla presentazione emerge chiaramente come l’Azienda Sanitaria si stia seriamente impegnando per risolvere la situazione critica che è venuta a crearsi in alcuni reparti. Per raggiungere questi obiettivi sfidanti è indispensabile che il cittadino sia non solo consapevole della propria responsabilità in questioni sanitarie, ma anche che le organizzazioni di pazienti abbiano in futuro maggiori opportunità di portare le loro esperienze e raccomandazioni per la strutturazione pratica dei servizi sanitari, grazie a regolari informazioni sulle situazioni rilevate e sulle misure previste."
Il tema delle liste d’attesa non è nuovo né piacevole, alcune scadenze sono comunque aumentate provocando forti disappunti nella popolazione e accese discussioni. Le misure presentate sembrano tuttavia fiduciose.
Si lavora su diversi fronti per avere liste d’attesa più corte e garantire anche in futuro un’alta qualità assistenziale sanitaria. A fianco all’incremento del personale nei reparti critici dev’essere messa sotto la lente d’ingrandimento l’appropriatezza delle priorità cliniche assegnate. Contestualmente, grazie alla graduale unificazione del sistema di prenotazione nei quattro Comprensori sanitari, nel prossimo futuro verrà semplificato l’accesso alle prestazioni sanitarie: tramite un unico numero telefonico il paziente potrà prenotare prestazioni su tutto il territorio provinciale e decidere in autonomia dove andare a fare la visita. Il sistema recentemente implementato che ricorderà la prenotazione tramite SMS o e-mail dovrà garantire la fruizione della visita prenotata o, altrimenti, generarne la disdetta entro i termini.
Guardando alle diverse generazioni e possibilità, da parte della Federazione è stato sottolineato che in tutti i miglioramenti tecnici e nei mezzi di comunicazione adottati è da prestare attenzione al fatto che i clienti si sentano benvenuti e rispettati. L'alta percentuale di soddisfazione, che comunque potrà sempre aumentare, non deve illudere che vi siano ambiti in cui le cose non funzionino bene e dove le persone abbiano l'impressione invece di sentirsi abbandonate spesso a se stesse. Una risposta è lavorare mediante informazione, sensibilizzazione e formazione.
In vari progetti vi è già oggi una collaborazione molto positiva tra l'Azienda Sanitaria dell'Alto Adige e la Federazione per il Sociale e la Sanità, la quale dal canto suo coinvolge anche le organizzazioni socie interessate. Per esempio è in elaborazione una serie di formazioni per diverse categorie professionali sanitarie, nelle serate organizzate nei vari territori su "Stil ändern – Cambio stile" si evidenzia come aspetto rilevante l'autoresponsabilizzazione a favore di uno stile di vita sano ed in alcuni progetti pilota riferiti a reparti ospedalieri i responsabili dell'Azienda Sanitaria e della Federazione hanno ragionato insieme su come accelerare concretamente gli iter senza pregiudicarne la qualità e come ridurre le liste d'attesa.
La Federazione è intervenuta in primo luogo rappresentando le persone con malattie croniche o con disabilità, pur sempre sui 120.000 cittadini e cittadine in Alto Adige. A loro è rivolto circa il 70 % delle prestazioni sanitarie e l'amministrazione sanitaria dovrà cercare in futuro sempre più soluzioni per organizzare questa grossa fetta di prestazioni in modo sistematico e a lungo termine. Un sistema che prenoti subito le visite di controllo ricorrenti e ne ricordi successivamente la data fissata, va proprio nel senso di quanto auspicato dalle organizzazioni di pazienti.
Martin Telser riassume così gli esiti dell'incontro: "Dalla presentazione emerge chiaramente come l’Azienda Sanitaria si stia seriamente impegnando per risolvere la situazione critica che è venuta a crearsi in alcuni reparti. Per raggiungere questi obiettivi sfidanti è indispensabile che il cittadino sia non solo consapevole della propria responsabilità in questioni sanitarie, ma anche che le organizzazioni di pazienti abbiano in futuro maggiori opportunità di portare le loro esperienze e raccomandazioni per la strutturazione pratica dei servizi sanitari, grazie a regolari informazioni sulle situazioni rilevate e sulle misure previste."
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