14.12.2023
Il futuro dell’auto aiuto: Come i cambiamenti sociali pongono nuove domande ai gruppi di auto aiuto
Auto Aiuto
Da qualche anno nel mondo dell’auto aiuto ci si interroga sul futuro di questa forma di sostegno ed empowerment. In Italia e all’estero si registra una costante diminuzione di interesse da parte delle persone, nuovi gruppi fanno fatica a partire, le persone di riferimento dei gruppi si sentono sotto crescente pressione.
In tale scenario si pone la domanda se l’auto aiuto – o quanto meno la forma e i modi in cui esso è attualmente organizzato - sia “al passo con i tempi” e rappresenti tuttora un’opzione interessante ed un’offerta stimolante per le persone o se – e soprattutto come - debba cambiare nel futuro.
Come espressione di cittadinanza attiva e di impegno civico anche l’auto aiuto risente dell’influenza di alcune trasformazioni sociali in atto. In Germania da tempo si sta riflettendo sul ruolo del cambiamento demografico e sulle sue conseguenze sulle associazioni di auto aiuto, in particolare quelle in ambito sanitario. Un numero sempre maggiore di persone anziane, sole, soprattutto donne, con crescenti bisogni assistenziali per patologie croniche o disabilità legate all’invecchiamento è il quadro futuro che ci presentano i demografi. Ciò può significare, in combinato con la attuale carenza di medici e professionisti della salute, un aumento del bisogno di informazioni, di aiuto e servizi per gli anziani e per le malattie croniche legate all’età.
Strettamente connesso a quello demografico vi è il cambiamento della struttura familiare (aumento dei genitori single, famiglie ristrette, famiglie multilocali) che porta ad una situazione di sovraccarico per le famiglie, un crescente isolamento e perdita della rete familiare, sociale e comunitaria ed un aumento del bisogno di supporto esterno.
Queste dinamiche sociodemografiche non rimangono prive di conseguenze sull’auto aiuto e ne sollecitano un rinnovamento.
In una riflessione sui cambiamenti sociali in atto altri due elementi rivestono importanza: il fattore tempo e la digitalizzazione della società. In una quotidianità sempre più veloce, sempre più piena di scadenze, diventa difficile assumersi ulteriori impegni. Lo si nota nel Terzo Settore, dove volontari “mordi e fuggi” si sentono legati non tanto ad un’associazione ma ad un singolo progetto di breve durata. Prima di assumere un ulteriore incarico o responsabilità, ognuno riflette a fondo se questo è effettivamente integrabile nella propria giornata o se può portare ad un sovraffaticamento. Alla velocità si aggiungono le crescenti richieste di mobilità, alta flessibilità e disponibilità all’azione che rendono più difficile l’impegno nel sociale e quindi anche nel mondo dell’auto aiuto e cura di sé.
Il crescente uso della Rete per interazioni sociali attraverso chat room, community e social network permette di abbattere le barriere spazio-temporali creando un nuovo modo di stabilire relazioni sociali prive di legami territoriali, incrementando in tal modo una spaccatura tra luogo e socialità. Nonostante tutti gli aspetti positivi che tale innovazione porta con sé, la navigazione in Internet per trovare soluzioni ai propri problemi indebolisce il principio del mutuo aiuto: è sufficiente fare una ricerca o porre domande in un forum per ottenere delle risposte, senza peraltro dover assumere responsabilità di “reggere” la sofferenza dell’altro, come avverrebbe in un gruppo – con un click ci si è già disconnessi.
Cosa può fare l’auto aiuto di fronte a questi scenari presenti e futuri? È necessario interrogarsi sulle forme classiche che l’auto aiuto ha assunto nel tempo, svilupparne di nuove che tengano conto dei cambiamenti in atto e delle loro conseguenze sulla vita delle persone, rilevare i bisogni dei partecipanti ai gruppi di auto aiuto ed integrarli nella proposta di un’offerta. Il Servizio per Gruppi di auto aiuto sta per questo avviando una riflessione sul proprio ruolo di stimolo ed impulso nel generare cambiamenti che accolgano le trasformazioni e le forme differenti attraverso cui le persone nella società attuale domandano aiuto e si aspettano di ricevere un sostegno, cercando in questo uno scambio e un dialogo con i diversi attori che sono già attivi nel mondo dell’auto aiuto o che potenzialmente potrebbero esservi interessati.
In tale scenario si pone la domanda se l’auto aiuto – o quanto meno la forma e i modi in cui esso è attualmente organizzato - sia “al passo con i tempi” e rappresenti tuttora un’opzione interessante ed un’offerta stimolante per le persone o se – e soprattutto come - debba cambiare nel futuro.
Come espressione di cittadinanza attiva e di impegno civico anche l’auto aiuto risente dell’influenza di alcune trasformazioni sociali in atto. In Germania da tempo si sta riflettendo sul ruolo del cambiamento demografico e sulle sue conseguenze sulle associazioni di auto aiuto, in particolare quelle in ambito sanitario. Un numero sempre maggiore di persone anziane, sole, soprattutto donne, con crescenti bisogni assistenziali per patologie croniche o disabilità legate all’invecchiamento è il quadro futuro che ci presentano i demografi. Ciò può significare, in combinato con la attuale carenza di medici e professionisti della salute, un aumento del bisogno di informazioni, di aiuto e servizi per gli anziani e per le malattie croniche legate all’età.
Strettamente connesso a quello demografico vi è il cambiamento della struttura familiare (aumento dei genitori single, famiglie ristrette, famiglie multilocali) che porta ad una situazione di sovraccarico per le famiglie, un crescente isolamento e perdita della rete familiare, sociale e comunitaria ed un aumento del bisogno di supporto esterno.
Queste dinamiche sociodemografiche non rimangono prive di conseguenze sull’auto aiuto e ne sollecitano un rinnovamento.
In una riflessione sui cambiamenti sociali in atto altri due elementi rivestono importanza: il fattore tempo e la digitalizzazione della società. In una quotidianità sempre più veloce, sempre più piena di scadenze, diventa difficile assumersi ulteriori impegni. Lo si nota nel Terzo Settore, dove volontari “mordi e fuggi” si sentono legati non tanto ad un’associazione ma ad un singolo progetto di breve durata. Prima di assumere un ulteriore incarico o responsabilità, ognuno riflette a fondo se questo è effettivamente integrabile nella propria giornata o se può portare ad un sovraffaticamento. Alla velocità si aggiungono le crescenti richieste di mobilità, alta flessibilità e disponibilità all’azione che rendono più difficile l’impegno nel sociale e quindi anche nel mondo dell’auto aiuto e cura di sé.
Il crescente uso della Rete per interazioni sociali attraverso chat room, community e social network permette di abbattere le barriere spazio-temporali creando un nuovo modo di stabilire relazioni sociali prive di legami territoriali, incrementando in tal modo una spaccatura tra luogo e socialità. Nonostante tutti gli aspetti positivi che tale innovazione porta con sé, la navigazione in Internet per trovare soluzioni ai propri problemi indebolisce il principio del mutuo aiuto: è sufficiente fare una ricerca o porre domande in un forum per ottenere delle risposte, senza peraltro dover assumere responsabilità di “reggere” la sofferenza dell’altro, come avverrebbe in un gruppo – con un click ci si è già disconnessi.
Cosa può fare l’auto aiuto di fronte a questi scenari presenti e futuri? È necessario interrogarsi sulle forme classiche che l’auto aiuto ha assunto nel tempo, svilupparne di nuove che tengano conto dei cambiamenti in atto e delle loro conseguenze sulla vita delle persone, rilevare i bisogni dei partecipanti ai gruppi di auto aiuto ed integrarli nella proposta di un’offerta. Il Servizio per Gruppi di auto aiuto sta per questo avviando una riflessione sul proprio ruolo di stimolo ed impulso nel generare cambiamenti che accolgano le trasformazioni e le forme differenti attraverso cui le persone nella società attuale domandano aiuto e si aspettano di ricevere un sostegno, cercando in questo uno scambio e un dialogo con i diversi attori che sono già attivi nel mondo dell’auto aiuto o che potenzialmente potrebbero esservi interessati.
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