14.06.2016
Riforma del Terzo Settore: per il non profit notevoli cambiamenti
Federazione per il Sociale e la Sanità
Il Senato ha approvato una riforma fondamentale del non profit. Riguarda anche l'Alto Adige. La Federazione per il Sociale e la Sanità ne segue con attenzione gli sviluppi e spera in semplificazioni.
L'intenzione è ambiziosa ma importante: rielaborare la normativa vigente con l'obiettivo di emanare chiare direttive e regole più semplici per tutte le organizzazioni di pubblica utilità.
Il Senato a Roma ha approvato a fine maggio una nuova legge nazionale che riforma radicalmente il Terzo Settore. Ed è di notevole importanza come le organizzazioni di pubblica utilità potranno sviluppare in futuro le loro attività - e quali agevolazioni o nuove sfide si profileranno.
Si conclude così un lungo periodo di attese e discussioni. Il Governo entro 12 mesi deve definirne l'applicazione adottando uno o più decreti legislativi. Per il settore del non profit e per tutte le organizzazioni di pubblica utilità si apre una strada caratterizzata da notevoli cambiamenti.
Sono previste semplificazioni e l'uniformazione di innumerevoli regolamentazioni. Già da tempo molti responsabili di associazioni e cooperative sociali soffrono il peso di obblighi sempre più complessi, avendo da rispettare una grande quantità di normative. Anche i fondamenti sul volontariato cambieranno e l'attività dei volontari sarà riconosciuta e valorizzata. Il Servizio Civile viene ridefinito, come pure il riordino delle numerose norme fiscali.
La Federazione per il Sociale e la Sanità segue con attenzione questi sviluppi. Già due anni fa erano state raccolte le richieste e le posizioni delle Organizzazioni socie, trasmesse poi al Governo Renzi dalla Federazione in forma di raccomandazioni e prese di posizione. Ora resta da monitorare attentamente quali siano i cambiamenti previsti, per poterli comprendere in tempo e rispettare. In Alto Adige, dove la Legge provinciale sul volontariato e la promozione sociale rappresenta per molti una base essenziale, sarà da verificare se, come e in quale forma siano necessari adeguamenti.
L'intenzione è ambiziosa ma importante: rielaborare la normativa vigente con l'obiettivo di emanare chiare direttive e regole più semplici per tutte le organizzazioni di pubblica utilità.
Il Senato a Roma ha approvato a fine maggio una nuova legge nazionale che riforma radicalmente il Terzo Settore. Ed è di notevole importanza come le organizzazioni di pubblica utilità potranno sviluppare in futuro le loro attività - e quali agevolazioni o nuove sfide si profileranno.
Si conclude così un lungo periodo di attese e discussioni. Il Governo entro 12 mesi deve definirne l'applicazione adottando uno o più decreti legislativi. Per il settore del non profit e per tutte le organizzazioni di pubblica utilità si apre una strada caratterizzata da notevoli cambiamenti.
Sono previste semplificazioni e l'uniformazione di innumerevoli regolamentazioni. Già da tempo molti responsabili di associazioni e cooperative sociali soffrono il peso di obblighi sempre più complessi, avendo da rispettare una grande quantità di normative. Anche i fondamenti sul volontariato cambieranno e l'attività dei volontari sarà riconosciuta e valorizzata. Il Servizio Civile viene ridefinito, come pure il riordino delle numerose norme fiscali.
La Federazione per il Sociale e la Sanità segue con attenzione questi sviluppi. Già due anni fa erano state raccolte le richieste e le posizioni delle Organizzazioni socie, trasmesse poi al Governo Renzi dalla Federazione in forma di raccomandazioni e prese di posizione. Ora resta da monitorare attentamente quali siano i cambiamenti previsti, per poterli comprendere in tempo e rispettare. In Alto Adige, dove la Legge provinciale sul volontariato e la promozione sociale rappresenta per molti una base essenziale, sarà da verificare se, come e in quale forma siano necessari adeguamenti.
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