15.11.2019
Bilancio provinciale 2020: i diritti basati sulle leggi vigenti devono essere attuati
Federazione - Direttivo
Ogni anno si ripete la stessa storia: la società cambia, le preoccupazioni sociali emergono in nuovi aspetti, il pericolo del divario tra ricchi e poveri si amplia e diventa sempre più percepibile. Il Consiglio Direttivo della Federazione per il Sociale e la Sanità aveva deciso in autunno, in una presa di posizione sul progetto di Bilancio provinciale 2020, che i diritti basati sulle leggi vigenti devono essere attuati. Ad esempio, la Legge sull'Inclusione è stata approvata nel 2015 e la Legge per l'abbattimento delle barriere architettoniche è in vigore dal 2002, ma ciò che non basta sono le relative risorse nella misura necessaria. Sono infatti necessari maggiori investimenti affinché le persone con disabilità possano effettivamente vivere e muoversi in modo più indipendente. Lo stesso vale per le persone con malattie croniche o malattie psichiche: le possibilità di alloggio individuale, i posti di lavoro affiancati in base alle esigenze o anche la mobilità individuale raggiungono rapidamente i loro limiti, perché non sono disponibili le risorse finanziarie per la realizzazione e anche i servizi specialistici esistenti hanno un margine di manovra molto limitato.
Per la Legge sull‘inclusione LP 7/2015 due disposizioni attuative sono state già deliberate (per l'inserimento lavorativo e per l'occupazione lavorativa). Per queste urge che vengano stanziati i finanziamenti necessari alla realizzazione, anche per ampliare se necessario l'organico dei servizi, per garantire il lavoro di rete previsto dalle disposizioni e il monitoraggio della situazione della persona, dal momento che le capacità e competenze così come le condizioni di salute possono cambiare nel tempo.
Serve inoltre investire risorse sull'aggiornamento del personale coinvolto dei diversi servizi (scuola, servizi sociali e sanitari, centri mediazione lavoro), affinché le nuove disposizioni diventino procedure ordinarie, portando a un effettivo cambiamento che altrimenti resta solo una buona intenzione su carta.
Sugli altri capi (abitare, scuola, salute, mobilità e tempo libero) mancano ancora le disposizioni attuative. Bisognerebbe velocizzare…
In ogni caso, allo spirito positivo delle leggi provinciali e a un bilancio nel senso della sostenibilità deve corrispondere il necessario budget, che consenta il sostegno individuale, l'accompagnamento professionale e la creazione di strutture adeguate. Inoltre, la Federazione chiede ancora una volta di riunificare e regolamentare i servizi di sostegno esistenti, per garantire un intervento coordinato, equo, accessibile e trasparente. Solo in questo modo è possibile ridurre la burocrazia e i costi di controllo, fornire un supporto individualizzato con una presa in carico unitaria della persona/famiglia.
Per la Legge sull‘inclusione LP 7/2015 due disposizioni attuative sono state già deliberate (per l'inserimento lavorativo e per l'occupazione lavorativa). Per queste urge che vengano stanziati i finanziamenti necessari alla realizzazione, anche per ampliare se necessario l'organico dei servizi, per garantire il lavoro di rete previsto dalle disposizioni e il monitoraggio della situazione della persona, dal momento che le capacità e competenze così come le condizioni di salute possono cambiare nel tempo.
Serve inoltre investire risorse sull'aggiornamento del personale coinvolto dei diversi servizi (scuola, servizi sociali e sanitari, centri mediazione lavoro), affinché le nuove disposizioni diventino procedure ordinarie, portando a un effettivo cambiamento che altrimenti resta solo una buona intenzione su carta.
Sugli altri capi (abitare, scuola, salute, mobilità e tempo libero) mancano ancora le disposizioni attuative. Bisognerebbe velocizzare…
In ogni caso, allo spirito positivo delle leggi provinciali e a un bilancio nel senso della sostenibilità deve corrispondere il necessario budget, che consenta il sostegno individuale, l'accompagnamento professionale e la creazione di strutture adeguate. Inoltre, la Federazione chiede ancora una volta di riunificare e regolamentare i servizi di sostegno esistenti, per garantire un intervento coordinato, equo, accessibile e trasparente. Solo in questo modo è possibile ridurre la burocrazia e i costi di controllo, fornire un supporto individualizzato con una presa in carico unitaria della persona/famiglia.
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