22.10.2014
Il facilitatore, i cambiamenti, l'inventiva: riflessioni sulla formazione
Auto Aiuto
L'incontro con GIUSEPPE DE FELICE, promosso e organizzato in collaborazione dall'Associazione A.M.A Auto Mutuo Aiuto Bolzano e dal Servizio per Gruppi di auto aiuto della Federazione del Sociale e Sanità, era inizialmente pensato come seconda fase di una formazione per i facilitatori dei gruppi di auto mutuo aiuto, ma si è aperto poi a tutte le altre persone interessate al tema dei cambiamenti.
C’è come un filo di Arianna, che collega ciò che viene fatto nelle formazioni AMA, dal corso all’Espressione delle Emozioni alle formazioni in cui lo psicologo De Felice, ci apre orizzonti sui nostri lati solitamente inespressi.
Chi finora ha partecipato ad essi, infatti, ha imparato quanto sia importante far sentire “ l’altro “ accolto ed accettato ed anche che per riuscire a farlo occorre seguire un percorso che insegna a riconoscere ed esprimere le proprie emozioni .
La prima accettazione quindi coincide con l’entrare in contatto con il proprio sentire, col rendersi conto di quali emozioni ci attraversano, per capire così quale direzione dare alla propria nostra vita.
Le emozioni , se ascoltate e riconosciute, stimolano la persona all’azione, stabilendo priorità fra obiettivi. Questo passo è necessario per costruire un processo di cambiamento che semplicemente ci permette un'affermazione intima e personale, ci fa cioè diventare quello che veramente siamo.
Ed ecco che sabato mattina De Felice ci ha ulteriormente stupito affrontando con noi il tema del “Cambiamento “ , visto però in un’ottica totalmente nuova.
La formazione è così diventata interattiva e tutti siamo diventati protagonisti, dato che siamo stati invitati a raccontare ad un/a altro/a partecipante della mattinata, ciò che avremmo desiderato cambiare del nostro modo di essere.
A questo punto ci aspettavamo tutti una ricetta valida per opportunamente cambiare.
Ed invece siamo stati aiutati a comprendere che prima di tutto avevamo bisogno di riconoscere, che proprio quel lato che ritenevamo di dover cambiare, era la piena espressione del nostro essere e che l’esigenza di modificare almeno in parte dati comportamenti doveva prima passare per la consapevolezza che ci piacevamo così come eravamo. Infatti, secondo il “ Paradosso del cambiamento” di Arnold R.Beisser, come ci ha chiarito De Felice,
IL CAMBIAMENTO AVVIENE QUANDO UNA PERSONA DIVENTA CIO’ CHE E’, NON QUANDO CERCA DI DIVENTARE CIO’ CHE NON E’.
C’è come un filo di Arianna, che collega ciò che viene fatto nelle formazioni AMA, dal corso all’Espressione delle Emozioni alle formazioni in cui lo psicologo De Felice, ci apre orizzonti sui nostri lati solitamente inespressi.
Chi finora ha partecipato ad essi, infatti, ha imparato quanto sia importante far sentire “ l’altro “ accolto ed accettato ed anche che per riuscire a farlo occorre seguire un percorso che insegna a riconoscere ed esprimere le proprie emozioni .
La prima accettazione quindi coincide con l’entrare in contatto con il proprio sentire, col rendersi conto di quali emozioni ci attraversano, per capire così quale direzione dare alla propria nostra vita.
Le emozioni , se ascoltate e riconosciute, stimolano la persona all’azione, stabilendo priorità fra obiettivi. Questo passo è necessario per costruire un processo di cambiamento che semplicemente ci permette un'affermazione intima e personale, ci fa cioè diventare quello che veramente siamo.
Ed ecco che sabato mattina De Felice ci ha ulteriormente stupito affrontando con noi il tema del “Cambiamento “ , visto però in un’ottica totalmente nuova.
La formazione è così diventata interattiva e tutti siamo diventati protagonisti, dato che siamo stati invitati a raccontare ad un/a altro/a partecipante della mattinata, ciò che avremmo desiderato cambiare del nostro modo di essere.
A questo punto ci aspettavamo tutti una ricetta valida per opportunamente cambiare.
Ed invece siamo stati aiutati a comprendere che prima di tutto avevamo bisogno di riconoscere, che proprio quel lato che ritenevamo di dover cambiare, era la piena espressione del nostro essere e che l’esigenza di modificare almeno in parte dati comportamenti doveva prima passare per la consapevolezza che ci piacevamo così come eravamo. Infatti, secondo il “ Paradosso del cambiamento” di Arnold R.Beisser, come ci ha chiarito De Felice,
IL CAMBIAMENTO AVVIENE QUANDO UNA PERSONA DIVENTA CIO’ CHE E’, NON QUANDO CERCA DI DIVENTARE CIO’ CHE NON E’.
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