28.04.2015
„Effetti collaterali“ nel sociale
Federazione per il Sociale e la SanitàNella raccolta degli indumenti usati si annuncia una storia simile a quella accaduta, alcuni mesi fa, al servizio di trasporto di persone disabili, che attraverso un bando pubblico è passato ad una ditta commerciale.
Il trattamento alla pari con gestori commerciali minaccia sempre più le organizzazioni sociali. Il Direttivo della Federazione per il Sociale e la Sanità avverte fortemente effetti domino e le conseguenze a lungo termine di questa preoccupante tendenza.„È un ulteriore grave esempio, di ciò che sta accadendo nel sociale. Forse, sulla carta sarà tutto in regola, ma sicuramente è in netto contrasto con le idee e gli obiettivi delle associazioni di pubblica utilità”, dice Martin Telser, Presidente della Federazione per il Sociale e la Sanità.
Tante organizzazioni non profit si vedono quindi costrette a passare nelle mani di ditte commerciali quelle attività che in molti casi esse stesse hanno avviato e sviluppato con molto impegno, spesso anche grazie a tanti volontari. I danni a lungo termine sono gravi. È come giocare a domino. Quando cade una tessera, cadono anche tutte le altre.
Quando le associazioni non profit perdono la gestione dei servizi, perdono anche dei ricavi che possono reinvestire nei loro progetti o in altri servizi sociali. Questa sorta di finanziamento laterale aiuta le organizzazioni a offrire dei servizi utili, senza il quale non potrebbero mai sostenere perché i contributi pubblici e le offerte private non bastano a coprirne i costi.
„Nel caso concreto i ricavi della raccolta degli indumenti usati finanziano anche dei servizi come la Consulenza debitori, il •Servizio Hospice o la Borsa del volontariato. Sono inoltre in gioco anche dei posti di lavoro per categorie sociali protette; la raccolta degli indumenti usati è collegata a dei progetti di inserimento lavorativo di persone disabili o persone che altrimenti, sul libero mercato del lavoro, avrebbero problemi a trovare un’occupazione”, spiega Telser.
Infine aumenteranno i costi per la mano pubblica, ne è convinto Telser: “Ci dobbiamo chiedere, se vogliamo veramente un sistema che si orienta al piccolo profitto monetario a medio termine e che non tiene conto degli effetti collaterali per il sociale e per la comunità?”
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