26.08.2015
Laboratori protetti: invece di "Taschengeld" aumento del reddito minimo d'inserimento
Federazione per il Sociale e la Sanità
Presa di posizione della Federazione per il Sociale e la Sanità
Nel disegno di legge inerente l'assestamento del bilancio di previsione della Provincia è prevista anche una modifica della recente legge sull'inclusione delle persone con disabilità, ovvero delle persone accolte nei laboratori protetti. Nelle statistiche sociali della Provincia del 2014 la quota della capacità ricettiva viene quantificata in 742 posti, cui si aggiungono i progetti di affidamento. Chi viene accolto riceve in base all'attuale normativa un assegno per le piccole spese personali, che nel 2014 va da 96,50 fino a 484,00 Euro.
Sembra ora opportuno e coerente con l'idea di maggiore autonomia possibile della stessa persona un aumento di questo assegno corrispondente al reddito minimo vitale, come diritto di tutte le persone nei laboratori protetti – anche in combinazione con una pensione per invalidità civile.
In tal senso da parte della Federazione intendiamo sottolineare che già nei lavori preparatori per la nuova legge sulla partecipazione e inclusione delle persone con disabilità è stato evidenziato da diverse organizzazioni il fatto che l'attuale normativa vada sostituita con un nuovo sistema di calcolo. Ciò potrebbe mettere a disposizione alle persone che lavorano nei laboratori un compenso che si avvicini di più a un reddito minimo d'inserimento, nonostante non si tratti di un rapporto di lavoro in generale.
Perciò chiediamo alla Giunta Provinciale, alla Commissione legislativa e al Consiglio Provinciale di preparare il terreno per iniziare un processo di radicale modifica di queste prestazioni sociali– in accordo con l'Istituto Nazionale di Previdenza Sociale INPS, con l'Agenzia delle Entrate e ovviamente con le organizzazioni che rappresentano le persone coinvolte - che conduca a una nuova forma di reddito minimo d'inserimento a favore delle persone con disabilità, tenendo presenti gli aspetti relativi alla tassazione delle prestazioni sociali connesse a reddito ovvero agevolazioni fiscali e tributarie per i familiari curanti e le stesse persone con disabilità, in modo tale da evitare assolutamente svantaggi per loro.
L'assegno per le piccole spese personali o "Taschengeld" per persone con disabilità che lavorano in laboratori protetti dovrebbe aumentare. La Federazione per il Sociale e la Sanità è a favore di un'essenziale revisione di questa prestazione sociale, in modo da arrivare a una nuova forma di reddito minimo d'inserimento per persone con disabilità.
Nel disegno di legge inerente l'assestamento del bilancio di previsione della Provincia è prevista anche una modifica della recente legge sull'inclusione delle persone con disabilità, ovvero delle persone accolte nei laboratori protetti. Nelle statistiche sociali della Provincia del 2014 la quota della capacità ricettiva viene quantificata in 742 posti, cui si aggiungono i progetti di affidamento. Chi viene accolto riceve in base all'attuale normativa un assegno per le piccole spese personali, che nel 2014 va da 96,50 fino a 484,00 Euro.
Sembra ora opportuno e coerente con l'idea di maggiore autonomia possibile della stessa persona un aumento di questo assegno corrispondente al reddito minimo vitale, come diritto di tutte le persone nei laboratori protetti – anche in combinazione con una pensione per invalidità civile.
In tal senso da parte della Federazione intendiamo sottolineare che già nei lavori preparatori per la nuova legge sulla partecipazione e inclusione delle persone con disabilità è stato evidenziato da diverse organizzazioni il fatto che l'attuale normativa vada sostituita con un nuovo sistema di calcolo. Ciò potrebbe mettere a disposizione alle persone che lavorano nei laboratori un compenso che si avvicini di più a un reddito minimo d'inserimento, nonostante non si tratti di un rapporto di lavoro in generale.
Perciò chiediamo alla Giunta Provinciale, alla Commissione legislativa e al Consiglio Provinciale di preparare il terreno per iniziare un processo di radicale modifica di queste prestazioni sociali– in accordo con l'Istituto Nazionale di Previdenza Sociale INPS, con l'Agenzia delle Entrate e ovviamente con le organizzazioni che rappresentano le persone coinvolte - che conduca a una nuova forma di reddito minimo d'inserimento a favore delle persone con disabilità, tenendo presenti gli aspetti relativi alla tassazione delle prestazioni sociali connesse a reddito ovvero agevolazioni fiscali e tributarie per i familiari curanti e le stesse persone con disabilità, in modo tale da evitare assolutamente svantaggi per loro.
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