20.07.2015
L'auto aiuto funziona, senza tante formalità
Auto AiutoFederazione per il Sociale e la Sanità
Chi cerca aiuto deve di solito preparare una richiesta e consegnare tutta una serie di documenti. Nell'auto aiuto le cose sono diverse. Qui aiutarsi è ovvio, senza tante carte e poi non costa. Si parla insieme, ma non solo. E intanto è di sollievo anche al sistema sociale e sanitario.
Ognuno di noi conosce la storia forse nelle casse malati e uffici vari: chi ha bisogno di aiuto deve di solito preparare una richiesta e consegnare tutta una serie di documenti, adattandosi a precise procedure. Poi si passa all'esame del caso. Per una risposta si aspettano anche settimane. Nell'auto aiuto le cose sono diverse. Non ci sono formulari da riempire. Chi entra per la prima volta è sempre benvenuto – senza tante carte o condizioni, basta esserci.
„Auto aiuto significa imparare insieme a orientarsi meglio. Con un problema, una malattia, con la vita stessa“, spiega Julia Kaufmann del Servizio per Gruppi di auto aiuto attivo nella Federazione per il Sociale e la Sanità, a cui fanno riferimento e da cui ricevono supporto i tanti gruppi della nostra provincia. Con la sua collega Irene Gibitz ha un bel po' da fare, perché fortunatamente in Alto Adige sono sorti nel colorato panorama dell'auto aiuto numerosi gruppi, in cui si impegnano innumerevoli donne, uomini, giovani e anziani, unendo le loro forze.
„Attualmente in Alto Adige sono circa 200 i gruppi di auto aiuto sui più diversi temi che spaziano dalla A alla Z“, continua Julia Kaufmann. Chi è in cerca dell'offerta più adatta, trova supporto in questo Servizio che funge da punto di contatto sull'auto aiuto, indipendentemente dalle vicende della vita che sta attraversando. L'esperienza dimostra che lo scambio tra pari è molto importante. Non importa se si è da soli con i figli, se si è colpiti da un tumore o con una disabilità. Una cosa hanno tutti in comune: „Nel gruppo le persone s'incontrano sempre per darsi a vicenda sostegno nell'affrontare insieme gli ostacoli. Non si rassegnano, invece si aiutano reciprocamente. Consapevolmente prendono nelle loro stesse mani la loro situazione“, ribadisce Kaufmann.
Nonostante ciò spesso vengono derisi. Stare seduti in cerchio e chiacchierare, lamentarsi e consolarsi – è l'immagine diffusa. „La realtà è un'altra“, continua Kaufmann: „Parlare è importante, ma per l'auto aiuto serve anche farlo mentre si sta insieme. Si racconta ciò che sta a cuore mentre si cucina, si cammina oppure si va insieme a nuotare, ci si scambia idee per affrontare meglio la vita quotidiana. E il supporto reciproco di solito va ben oltre gli incontri: molti si danno poi appuntamento per una partita a carte, per andare insieme al cinema o a un concerto, nascono amicizie.“
Le relazioni interpersonali generano energia, lo dimostrano anche ricerche scientifiche. Nel frattempo tra gli esperti i gruppi di auto aiuto hanno saputo guadagnarsi la stima come determinanti colonne nel sistema sociale e sanitario. Generano anche valore economico dalla comprensione reciproca: le persone si mettono a disposizione senza alcun compenso, rendendo prestazioni integrative molto preziose. „Un giorno una signora colpita da tumore mi ha raccontato: 'Medici e terapisti sanno molto della mia malattia, ma non sanno come conviverci. L'esperta qui sono io'“, racconta Kaufmann.
In questi mesi il Servizio per Gruppi di auto sta lavorando a una pubblicazione con la panoramica aggiornata sui gruppi attualmente attivi in Alto Adige, che sarà disponibile in autunno. Molte informazioni si possono trovare comunque nel sito internet www.autoaiuto.bz.it. Se qualcuno vuol saperne di più o vuole già prendere qualche contatto …
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