29.08.2014
Ridurre l’imposta IMI per le organizzazioni di pubblica utilità
Federazione per il Sociale e la Sanità
La Federazione per il Sociale e la Sanità chiede ai Comuni di ridurre l’aliquota di Imposta Municipale Immobiliare (IMI).
In questi giorni tutti Comuni dovranno decidere e prendere disposizioni in materia di Imposta Municipale Immobiliare (IMI).
La Federazione per il Sociale e la Sanità si è rivolta in un appello a tutti i Comuni con l’invito di applicare quanto disposto dall’Art. 9, comma 6 della Legge Provinciale n. 3/14, e di ridurre l’aliquota per le organizzazioni non lucrative di utilità sociale dallo 0,2% allo 0,02%.
Nonostante numerosi sforzi, nella Legge Provinciale l'esenzione per l'IMI è stata prevista solo per le strutture residenziali per anziani. Tuttavia la medesima motivazione deve valere anche per analoghe strutture che accolgono persone con disabilità, malati psichici oppure strutture per minori e giovani.
“Allo stato dei fatti, per queste strutture, con l'applicazione dell’IMI incideranno ora considerevoli costi aggiuntivi, che non sono coperti e provocano grosse difficoltà per gli enti gestori”, afferma Martin Telser, Presidente della Federazione e continua: “Per tale motivo sollecitiamo a intervenire affinché sia prevista la possibilità di riduzione nella disposizione comunale con un relativo sgravio per quanti coinvolti.”
In questi giorni tutti Comuni dovranno decidere e prendere disposizioni in materia di Imposta Municipale Immobiliare (IMI).
La Federazione per il Sociale e la Sanità si è rivolta in un appello a tutti i Comuni con l’invito di applicare quanto disposto dall’Art. 9, comma 6 della Legge Provinciale n. 3/14, e di ridurre l’aliquota per le organizzazioni non lucrative di utilità sociale dallo 0,2% allo 0,02%.
Nonostante numerosi sforzi, nella Legge Provinciale l'esenzione per l'IMI è stata prevista solo per le strutture residenziali per anziani. Tuttavia la medesima motivazione deve valere anche per analoghe strutture che accolgono persone con disabilità, malati psichici oppure strutture per minori e giovani.
“Allo stato dei fatti, per queste strutture, con l'applicazione dell’IMI incideranno ora considerevoli costi aggiuntivi, che non sono coperti e provocano grosse difficoltà per gli enti gestori”, afferma Martin Telser, Presidente della Federazione e continua: “Per tale motivo sollecitiamo a intervenire affinché sia prevista la possibilità di riduzione nella disposizione comunale con un relativo sgravio per quanti coinvolti.”
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