05.04.2022
Assemblea della Federazione: Rilanciare la cultura della partecipazione nel sociale e assumersi la responsabilità
Federazione per il Sociale e la Sanità„Vogliamo una società basata sulla solidarietà e sulla sicurezza sociale"
Come sarà a lungo termine il benessere sociale e sanitario va discusso, pianificato e tutelato collettivamente. Negli ultimi anni, questo è stato troppo spesso messo in ombra dall'attualità politica. È per questo che la Federazione per il Sociale e la Sanità ha chiesto, in occasione della sua Assemblea Generale annuale, una rinascita della cultura del dibattito e della pianificazione condivisa di azioni per il futuro.Le questioni sociali hanno bisogno di una chiara idea di futuro. Ma la pratica del confronto si è persa, troppa attenzione negli ultimi anni si è concentrata sull'attualità. Ora ci si deve concentrare di più sul rilancio della cultura del dibattito nel settore sociale, ha sottolineato il presidente Wolfgang Obwexer all’Assemblea Generale della Federazione per il Sociale e la Sanità lo scorso venerdì 1° aprile al Centro Pastorale di Bolzano.
"In reazione alle crisi e alle sfide del nostro tempo, dobbiamo svilupparci e consolidare una società sostenibile e socialmente attiva", ha chiesto Obwexer: "In particolare le persone con disabilità e con malattie croniche corrono il rischio di rimanere invece nascoste sulla scia degli eventi. Per evitare che questo accada, abbiamo bisogno di una società basata sulla solidarietà e sulla sicurezza sociale.”
Ovviamente, non esiste una ricetta perfetta che dica punto per punto come una buona comunità possa essere efficace e di successo. Ciò di cui c'è bisogno è soprattutto una solida esperienza di discussione e partecipazione. "Il lavoro sociale è ogni giorno una nuova sfida. È importante riconoscere le urgenze per poter aiutare. Ma dobbiamo anche concentrarci sul potenziamento dei punti di forza proprio delle persone. Le reti e i progetti collettivi sono quindi indispensabili, perché la politica sociale vive della cooperazione, della collaborazione di diversi dipartimenti pubblici e delle numerose organizzazioni indipendenti.
“È importante comunicare tra di noi incontrandoci", ha sottolineato Obwexer. Questo può funzionare solo se abbiamo "il tempo, le premesse e le opportunità che permettano a tutti di partecipare e di avere reale voce in capitolo". Obwexer ha sostenuto il concetto di vera cultura della co-determinazione e della partecipazione per costruire comunità: "È fondamentale che la conoscenza esperienziale delle persone interessate fluisca nella pianificazione degli sviluppi. Questo è indispensabile per una politica orientata alle persone. I processi partecipativi devono diventare una cosa ovvia per l'amministrazione e la politica. Questo funziona già abbastanza bene per le questioni pratiche e i progetti concreti. Per sviluppi a lungo termine, tuttavia, deve ancora essere realizzato. Se questo patrimonio di saperi non viene raccolto, possono succedere rapidamente effetti indesiderati e le persone direttamente coinvolte possono avere la sensazione che le misure siano elaborate e attuate senza tener conto del loro reale bisogno di sostegno. Ecco perché lo slogan "Niente su di noi senza di noi" è un motto centrale della Federazione e delle sue organizzazioni socie".
"Vogliamo pianificare e progettare la comunità basandoci sulla cooperazione", ha sottolineato anche il direttore della Federazione Georg Leimstädtner: "Nei servizi sociali e sanitari, i destinatari sono ancora troppo poco coinvolti a livello di pianificazione e progettazione. Anche se ci sono grandi e costose istituzioni che forniscono una gamma di servizi di alta qualità, il modo in cui questo viene pianificato, valutato e implementato è di solito ancora deciso lontano dalle organizzazioni interessate. Prendiamo l'esempio delle Comunità Comprensoriali, che gestiscono tutti i servizi sociali essenziali, o li mettono in appalto per la gestione: negli organi decisionali mancano in realtà i rappresentanti delle organizzazioni locali interessate. C'è bisogno di recuperare proprio qui".
La Federazione sostiene quindi una cultura della consultazione in molte forme diverse e a vari livelli: attraverso la rinascita della Consulta per il Sociale, nei Comuni attraverso il coinvolgimento degli interessati in vari organismi di co-determinazione che possono essere ampliati, nei Distretti e nelle Comunità Comprensoriali, attraverso la ricerca sociale partecipata, attraverso la diretta partecipazione nell'elaborazione di leggi, linee guida o il Piano sociale, attraverso modalità specifiche come il Trialogo, o i laboratori d’idee sperimentati con successo in accordo con l’Assessora provinciale per le Politiche sociali.
Oltre al lavoro in rete a livello locale, è importante anche il lavoro in rete a livello nazionale e internazionale. Roberta Rigamonti, vicepresidente della Federazione, ha riferito del "Tavolo di lavoro nazionale sui diritti delle persone fragili" presso il Ministero della Giustizia a Roma, con cui collabora dal 2020. Quest'anno, sono in trattazione proposte legislative per modificare il Codice Civile al fine di tutelare le persone vulnerabili. Rigamonti ha sottolineato l'importanza dello scambio e della comunicazione oltre i confini provinciali. La Federazione vuole ed è in grado di essere più coinvolta a livello nazionale, e collegare le iniziative nazionali con quelle locali.
I segni dei tempi sono favorevoli allo sviluppo di una nuova cultura della cooperazione tra il settore pubblico e le organizzazioni non profit. Con la Riforma del Terzo Settore, lo Stato ha creato le corrispondenti condizioni quadro. Tuttavia, le recenti discussioni sul Registro Unico Nazionale del Terzo Settore mostrano che le pretese sono troppo alte, perché molte regole non sono orientate alla realtà delle piccole associazioni, ma sono complesse e spingono i responsabili ai limiti delle loro capacità. In uno scambio costante, anche se spesso molto laborioso, con le autorità, la Federazione s’impegna per avere una visione d'insieme e ottenere semplificazioni e miglioramenti. In questo processo il CSV – Centro di Servizi per il Volontariato è un importante partner e compagno di viaggio.
Indietro