06.09.2024
Più qualità ed attrattiva per il volontariato - Convegno della Federazione per il Sociale e la Sanità
Federazione per il Sociale e la SanitàVolontariato
Il volontariato in Alto Adige ha molti volti. Ma il volontariato stesso sta cambiando. Tuttora ci sono ancora abbastanza persone che offrono gratuitamente il loro tempo e le loro competenze. Tuttavia, le organizzazioni non profit devono prepararsi e creare le migliori condizioni possibili per garantire che il volontariato, in uno spirito di solidarietà, rimanga attraente.
Sostenere malati di cancro, creare un gruppo di auto-aiuto, accompagnare in gita giovani disabili, organizzare attività di tempo libero, andare a fare la spesa con gli anziani, accompagnarli dal medico o presiedere un'assemblea generale di un’organizzazione non profit: Il volontariato ha molte sfaccettature.
Ma anche se l’attività di volontariato in Alto Adige è ancora tradizionalmente molto radicata, gli sviluppi degli ultimi anni dimostrano che, per una serie di motivi, il volontariato non può più essere dato per scontato. Questo la Federazione per il Sociale e la Sanità lo ha riconosciuto già anni fa ed ha investito molto nella professionalizzazione delle organizzazioni di volontariato. Questo percorso sarà portato avanti con coerenza, come è stato sottolineato nel corso della conferenza Convegno "La qualità nel volontariato: rilevare, pianificare, realizzare", tenutasi venerdì 6 settembre nella sala di rappresentanza del Comune di Bolzano. Sono stati presentati un sistema di gestione della qualità a supporto di associazioni non profit ed un marchio di qualità per il volontariato.
L’assessora provinciale Rosmarie Pamer ha assicurato il suo sostegno. "Faremo ancora di più per garantire che le organizzazioni di volontariato siano sostenute, a livello provinciale e comunale", ha detto Pamer: "Insieme dobbiamo riuscire a ispirare e attivare le persone, giovani e anziani, in modo da continuare ad essere una società basata sulla solidarietà".
La professionalizzazione qui può essere d’aiuto. “Gli standards di qualità aiutano le associazioni ad attrarre nuovi volontari ed a farli rimanere”, afferma con convinzione il presidente della Federazione Wolfgang Obwexer: ”In passato, era normale che un volontario rimanesse in un'associazione per tutta la vita e che si impegnasse per essa. Oggi le persone hanno aspettative diverse. I volontari non si avvicinano più ad un'organizzazione con la stessa naturalezza di un tempo. Le organizzazioni devono adattarsi a questo”. Sarebbe esagerato parlare di stanchezza del proprio incarico, ma ogni presidente di associazione desidera prima o poi lasciare il proprio incarico ed allo stesso tempo sapere che la continuità dell'associazione è in buone mani. Però, non è sempre facile trovare persone disposte a farlo. Mentre in passato l’attività di volontariato era auspicabile, oggi si fatica a trovare successori.
La situazione è di gran lunga migliore quando si tratta invece di impegni a breve termine. La mobilitazione anche di molti volontari, ad esempio in caso di emergenza o di disastro, funziona molto bene. Anche quando si organizza una festa o un’iniziativa temporanea gli aiuti si trovano facilmente. Al contrario, la disponibilità ad impegnarsi con regolarità ed a lungo termine è molto più bassa.
Quindi, come possiamo trovare in futuro un numero sufficiente di volontari che vogliano impegnarsi per il bene comune? Che aspetto dovrebbe avere una moderna organizzazione di volontariato? In ogni caso, le organizzazioni di volontariato farebbero bene a prepararsi. È importante puntare sulla professionalità e sulla qualità, sottolinea il Prof. Ennio Ripamonti dell'Università Cattolica di Milano.
Le organizzazioni sociali e quelle non profit a causa del loro impegno per e con le persone devono affrontare sfide impegnative. Si tratta di aiutare gli altri, stare al loro fianco e dare loro una pronta risposta ai bisogni ed alle preoccupazioni. Non è solo la buona volontà ad essere decisiva, ma anche il fatto che ogni mossa sia giusta, ad esempio quando si deve spostare una persona costretta a letto. Ma anche l'affidabilità è fondamentale così come il rispetto della privacy delle persone che si aiutano.
“Lo sviluppo della qualità offre molti vantaggi alle associazioni ed ai volontari”, sottolinea Georg Leimstädtner, direttore della Federazione: consente una riflessione strutturata sul proprio lavoro sulla base degli obiettivi e standards prefissati. Questo porta ad una migliore organizzazione dei processi di lavoro e li rende riutilizzabili. "Questo garantisce che la stessa qualità possa essere garantita anche nell'anno successivo, ad esempio quando nuovi volontari inizieranno la loro l'attività. Strutture e processi efficaci riducono al minimo gli errori e prevengono i rischi. Questo aumenta la soddisfazione dei volontari e delle persone che si aiutano", spiega Leimstädtner.
Un esempio tipico di volontario è Karl Werner di Rifiano. È vicepresidente dell'associazione Adlatus, che aiuta le persone con disabilità, organizza attività ricreative e trasporti per disabili. Inoltre, Karl Werner è attivo nell’associazione sportiva, nel consiglio parrocchiale ed anche nell'associazione corale. Recentemente è stato insignito della Croce al Merito del Tirolo ad Innsbruck. Quest'anno, l'associazione Adlatus è stata una delle prime organizzazioni a completare la certificazione di qualità. "Abbiamo imparato molto in questo percorso", sottolinea Karl Werner.
Il convegno ha potuto essere organizzato grazie al sostegno della Fondazione Cassa di Risparmio e della Provincia Autonoma di Bolzano.
Foto 1 da sinstra: Anna Faccin (Debra Family), Karl Werner (Adlatus), Francesca Zucali (Croce Rossa Bolzano), Prof. Ennio Ripamonti, Günther Somnia (moderatore), Ulrich Seitz (CSV), Rosmarie Pamer (assessora), Heinz Torggler (Federazione per il Sociale e la Sanità), Sandro Pellegrini (Economia Alto Adige)
Sostenere malati di cancro, creare un gruppo di auto-aiuto, accompagnare in gita giovani disabili, organizzare attività di tempo libero, andare a fare la spesa con gli anziani, accompagnarli dal medico o presiedere un'assemblea generale di un’organizzazione non profit: Il volontariato ha molte sfaccettature.
Ma anche se l’attività di volontariato in Alto Adige è ancora tradizionalmente molto radicata, gli sviluppi degli ultimi anni dimostrano che, per una serie di motivi, il volontariato non può più essere dato per scontato. Questo la Federazione per il Sociale e la Sanità lo ha riconosciuto già anni fa ed ha investito molto nella professionalizzazione delle organizzazioni di volontariato. Questo percorso sarà portato avanti con coerenza, come è stato sottolineato nel corso della conferenza Convegno "La qualità nel volontariato: rilevare, pianificare, realizzare", tenutasi venerdì 6 settembre nella sala di rappresentanza del Comune di Bolzano. Sono stati presentati un sistema di gestione della qualità a supporto di associazioni non profit ed un marchio di qualità per il volontariato.
L’assessora provinciale Rosmarie Pamer ha assicurato il suo sostegno. "Faremo ancora di più per garantire che le organizzazioni di volontariato siano sostenute, a livello provinciale e comunale", ha detto Pamer: "Insieme dobbiamo riuscire a ispirare e attivare le persone, giovani e anziani, in modo da continuare ad essere una società basata sulla solidarietà".
La professionalizzazione qui può essere d’aiuto. “Gli standards di qualità aiutano le associazioni ad attrarre nuovi volontari ed a farli rimanere”, afferma con convinzione il presidente della Federazione Wolfgang Obwexer: ”In passato, era normale che un volontario rimanesse in un'associazione per tutta la vita e che si impegnasse per essa. Oggi le persone hanno aspettative diverse. I volontari non si avvicinano più ad un'organizzazione con la stessa naturalezza di un tempo. Le organizzazioni devono adattarsi a questo”. Sarebbe esagerato parlare di stanchezza del proprio incarico, ma ogni presidente di associazione desidera prima o poi lasciare il proprio incarico ed allo stesso tempo sapere che la continuità dell'associazione è in buone mani. Però, non è sempre facile trovare persone disposte a farlo. Mentre in passato l’attività di volontariato era auspicabile, oggi si fatica a trovare successori.
La situazione è di gran lunga migliore quando si tratta invece di impegni a breve termine. La mobilitazione anche di molti volontari, ad esempio in caso di emergenza o di disastro, funziona molto bene. Anche quando si organizza una festa o un’iniziativa temporanea gli aiuti si trovano facilmente. Al contrario, la disponibilità ad impegnarsi con regolarità ed a lungo termine è molto più bassa.
Quindi, come possiamo trovare in futuro un numero sufficiente di volontari che vogliano impegnarsi per il bene comune? Che aspetto dovrebbe avere una moderna organizzazione di volontariato? In ogni caso, le organizzazioni di volontariato farebbero bene a prepararsi. È importante puntare sulla professionalità e sulla qualità, sottolinea il Prof. Ennio Ripamonti dell'Università Cattolica di Milano.
Le organizzazioni sociali e quelle non profit a causa del loro impegno per e con le persone devono affrontare sfide impegnative. Si tratta di aiutare gli altri, stare al loro fianco e dare loro una pronta risposta ai bisogni ed alle preoccupazioni. Non è solo la buona volontà ad essere decisiva, ma anche il fatto che ogni mossa sia giusta, ad esempio quando si deve spostare una persona costretta a letto. Ma anche l'affidabilità è fondamentale così come il rispetto della privacy delle persone che si aiutano.
“Lo sviluppo della qualità offre molti vantaggi alle associazioni ed ai volontari”, sottolinea Georg Leimstädtner, direttore della Federazione: consente una riflessione strutturata sul proprio lavoro sulla base degli obiettivi e standards prefissati. Questo porta ad una migliore organizzazione dei processi di lavoro e li rende riutilizzabili. "Questo garantisce che la stessa qualità possa essere garantita anche nell'anno successivo, ad esempio quando nuovi volontari inizieranno la loro l'attività. Strutture e processi efficaci riducono al minimo gli errori e prevengono i rischi. Questo aumenta la soddisfazione dei volontari e delle persone che si aiutano", spiega Leimstädtner.
Un esempio tipico di volontario è Karl Werner di Rifiano. È vicepresidente dell'associazione Adlatus, che aiuta le persone con disabilità, organizza attività ricreative e trasporti per disabili. Inoltre, Karl Werner è attivo nell’associazione sportiva, nel consiglio parrocchiale ed anche nell'associazione corale. Recentemente è stato insignito della Croce al Merito del Tirolo ad Innsbruck. Quest'anno, l'associazione Adlatus è stata una delle prime organizzazioni a completare la certificazione di qualità. "Abbiamo imparato molto in questo percorso", sottolinea Karl Werner.
Il convegno ha potuto essere organizzato grazie al sostegno della Fondazione Cassa di Risparmio e della Provincia Autonoma di Bolzano.
Foto 1 da sinstra: Anna Faccin (Debra Family), Karl Werner (Adlatus), Francesca Zucali (Croce Rossa Bolzano), Prof. Ennio Ripamonti, Günther Somnia (moderatore), Ulrich Seitz (CSV), Rosmarie Pamer (assessora), Heinz Torggler (Federazione per il Sociale e la Sanità), Sandro Pellegrini (Economia Alto Adige)
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