03.07.2024
La strada è stata lunga, ma una pietra miliare è stata posata
Federazione per il Sociale e la Sanità
La nuova fondazione "Nach uns - Dopo di noi" è un passo avanti decisivo per le persone con disabilità in Alto Adige. I genitori possono ora occuparsi adeguatamente dei loro figli con disabilità e fornire loro un sostegno completo a lungo termine. È il risultato di un lungo percorso della Federazione per il Sociale e la Sanità e delle associazioni che ne fanno parte.
Come tutti sappiamo, le cose buone richiedono tempo. E in effetti c'è voluto molto tempo per mettere in pratica l'idea del “Dopo di noi”. Per quasi un quarto di secolo, questo desiderio di sostegno e tutela a lungo termine delle persone bisognose di assistenza è stato sostenuto e promossa dalla Federazione e dalle sue associazioni. Adesso, con la costituzione della Fondazione "Nach uns - Dopo di noi" avvenuta quest'anno nel mese di aprile, si apre un nuovo importante capitolo. È il risultato del grande desiderio di creare degli strumenti in grado di assicurare un futuro sereno a tutte quelle persone con disabilità che non potranno più, ad un certo punto della loro vita, contare su un supporto famigliare.
"In qualità di fornitore di servizi, la Fondazione si concentrerà sul benessere e sulla rappresentanza degli interessi delle persone che hanno una disabilità fisica, cognitiva o sensoriale permanente o temporanea, stabile o progressiva o una malattia mentale, con l'obiettivo e lo scopo di consentire alle persone accompagnate di condurre una vita il più possibile indipendente attraverso la pianificazione, l'attuazione, il sostegno e la gestione di progetti abitativi e assistenziali individuali, anche e soprattutto dopo la morte dei genitori. La Fondazione fornisce servizi di consulenza, ricerca e supporto per genitori e caregiver di persone con disabilità che, nonostante il proprio bisogno di assistenza, desiderano continuare a vivere il più a lungo possibile nella propria casa e ad essere assistiti lì. In questo caso, anche i genitori e i tutori delle persone con disabilità sono considerati persone accompagnate. Ogni richiesta delle persone accompagnate viene raccolta ed esaminata singolarmente e poi attuata sulla base di accordi contrattuali con le persone accompagnate e/o con i loro rappresentanti legali nell'ambito dei beni e delle risorse finanziarie a disposizione della Fondazione a tal fine." – Citazione dallo statuto della Fondazione "Nach uns – Dopo di noi"
Già nel 2001 in Italia si è tentato di sancire per legge i presupposti per il "dopo di noi", che sono diventati parte del "Piano Nazionale degli Interventi e dei Servizi Sociali". In occasione di un viaggio di studio dell'Assessorato Sociale nelle Marche, l'argomento era già stato discusso e tematizzato. Allo stesso tempo, è stata discussa anche l'introduzione dell’amministrazione di sostegno al posto della tutela, che è stata poi introdotta dalla legge nel 2004.
Entrambe le tematiche sono state seguite con grande attenzione dalle associazioni della Federazione. Sono stati avviati subito dei gruppi di lavoro in modo che sia il "dopo di noi" che l’amministrazione di sostegno potessero avere concrete possibilità di applicazione. Mentre le organizzazioni si sono accordate per istituire un ufficio specializzato all'interno della Federazione sull’amministrazione di sostegno, che ha poi iniziato le sue attività nel 2006, il progetto "dopo di noi" è rimasto a lungo tempo difficilmente realizzabile.
Per diversi anni, i rappresentanti dell'Ufficio disabili, della Federazione, dell'AEB, Lebenshilfe, della Fondazione S. Elizabeth e della Cooperativa sociale Casahaus si sono incontrati all’interno di un gruppo di lavoro, che in seguito ha incluso anche altre organizzazioni, al fine di esaminare la necessità e le possibilità concrete per l'avvio di un progetto "dopo-di-noi" in Alto Adige.
Il coordinamento è stato inizialmente assunto dall'Ufficio disabili e successivamente dalla Federazione. L’associazione Lebenshilfe ha condotto un sondaggio per determinare se ci fossero interesse e disponibilità da parte delle famiglie in Alto Adige, ricevendone conferma.
La soluzione proposta dal gruppo di lavoro di affidare ad una fondazione esistente l'attuazione del "dopo di noi" non ha incontrato sufficiente consenso ed è stata respinta. Negli anni successivi si sono svolti singoli eventi specialistici, ai quali sono stati invitati i partecipanti precedenti e in cui è stato ripetutamente confermato l’interesse. Ad esempio, l'Associazione per l'Amministrazione di Sostegno, che nel frattempo si è nata dalla Federazione, o la cooperativa di ricerca Sophia hanno preso delle iniziative. Anche le associazioni Lebenshilfe e AEB sono state invitate congiuntamente ad un simposio nel 2019.
Anche in questo caso, ci sono voluti quasi altri cinque anni prima che venisse fatto un nuovo tentativo, e questa volta l'associazione Lebenshilfe è riuscita a ottenere la Fondazione Cassa di Risparmio dell'Alto Adige come nuovo partner e altre organizzazioni socie della Federazione si sono dichiarate disponibili a co-fondare la propria fondazione con il nome "Nach uns - Dopo di noi". Con il finanziamento iniziale della Fondazione Cassa di Risparmio per i primi tre anni di attività, il 23 aprile 2024 è stata finalmente istituita la nuova Fondazione, con sede in Piazza Walther a Bolzano e tuttora in fase di avvio.
Il Consiglio di Amministrazione, nominato dai soci fondatori, è composto da sei persone. L'avvocato e vicepresidente di Lebenshilfe Armin Reinstadler è presidente della Fondazione, il suo vice è Giovanni Mischi del Consiglio di fondazione della Cassa di Risparmio. Fanno parte dell'organo supremo della Fondazione anche Roberta Rigamonti, Kunigunde Weissenegger, Josef Haspinger e Franca Marchetto. Altri venti membri compongono il consiglio di fondazione e 44 persone si sono messe a disposizione come membri supplenti, garantendo una gestione affidabile dell'impegnativa funzione.
Per la Federazione questo segna la fine di un cantiere di lunga data dedicato alla sensibilizzazione, alla creazione di reti e al coordinamento. Ora la Federazione è una delle nove istituzioni fondatrici e, come rete, rappresenta allo stesso tempo le molte altre organizzazioni che stanno seguendo con attenzione l'impresa, ma non hanno (ancora) voluto essere coinvolte attivamente.
L'atto costitutivo reca la firma dei legali rappresentanti dell’Associazione Südtiroler Lebenshilfe, della Federazione per il Sociale e la Sanità, dell’Associazione Ariadne, dell’Associazione Genitori Bambini audiolesi, dell’Associazione A.I.A.S.-sezione di Bolzano, dell’Associazione Genitori attivi per l’inclusione delle persone con disabilità APS, dall’Associazione per l'Amministrazione di Sostegno, della Fondazione Cassa di Risparmio e della Associazione San Vincenzo/Südtiroler Vinzenzgemeinschaft.
Come tutti sappiamo, le cose buone richiedono tempo. E in effetti c'è voluto molto tempo per mettere in pratica l'idea del “Dopo di noi”. Per quasi un quarto di secolo, questo desiderio di sostegno e tutela a lungo termine delle persone bisognose di assistenza è stato sostenuto e promossa dalla Federazione e dalle sue associazioni. Adesso, con la costituzione della Fondazione "Nach uns - Dopo di noi" avvenuta quest'anno nel mese di aprile, si apre un nuovo importante capitolo. È il risultato del grande desiderio di creare degli strumenti in grado di assicurare un futuro sereno a tutte quelle persone con disabilità che non potranno più, ad un certo punto della loro vita, contare su un supporto famigliare.
"In qualità di fornitore di servizi, la Fondazione si concentrerà sul benessere e sulla rappresentanza degli interessi delle persone che hanno una disabilità fisica, cognitiva o sensoriale permanente o temporanea, stabile o progressiva o una malattia mentale, con l'obiettivo e lo scopo di consentire alle persone accompagnate di condurre una vita il più possibile indipendente attraverso la pianificazione, l'attuazione, il sostegno e la gestione di progetti abitativi e assistenziali individuali, anche e soprattutto dopo la morte dei genitori. La Fondazione fornisce servizi di consulenza, ricerca e supporto per genitori e caregiver di persone con disabilità che, nonostante il proprio bisogno di assistenza, desiderano continuare a vivere il più a lungo possibile nella propria casa e ad essere assistiti lì. In questo caso, anche i genitori e i tutori delle persone con disabilità sono considerati persone accompagnate. Ogni richiesta delle persone accompagnate viene raccolta ed esaminata singolarmente e poi attuata sulla base di accordi contrattuali con le persone accompagnate e/o con i loro rappresentanti legali nell'ambito dei beni e delle risorse finanziarie a disposizione della Fondazione a tal fine." – Citazione dallo statuto della Fondazione "Nach uns – Dopo di noi"
Già nel 2001 in Italia si è tentato di sancire per legge i presupposti per il "dopo di noi", che sono diventati parte del "Piano Nazionale degli Interventi e dei Servizi Sociali". In occasione di un viaggio di studio dell'Assessorato Sociale nelle Marche, l'argomento era già stato discusso e tematizzato. Allo stesso tempo, è stata discussa anche l'introduzione dell’amministrazione di sostegno al posto della tutela, che è stata poi introdotta dalla legge nel 2004.
Entrambe le tematiche sono state seguite con grande attenzione dalle associazioni della Federazione. Sono stati avviati subito dei gruppi di lavoro in modo che sia il "dopo di noi" che l’amministrazione di sostegno potessero avere concrete possibilità di applicazione. Mentre le organizzazioni si sono accordate per istituire un ufficio specializzato all'interno della Federazione sull’amministrazione di sostegno, che ha poi iniziato le sue attività nel 2006, il progetto "dopo di noi" è rimasto a lungo tempo difficilmente realizzabile.
Per diversi anni, i rappresentanti dell'Ufficio disabili, della Federazione, dell'AEB, Lebenshilfe, della Fondazione S. Elizabeth e della Cooperativa sociale Casahaus si sono incontrati all’interno di un gruppo di lavoro, che in seguito ha incluso anche altre organizzazioni, al fine di esaminare la necessità e le possibilità concrete per l'avvio di un progetto "dopo-di-noi" in Alto Adige.
Il coordinamento è stato inizialmente assunto dall'Ufficio disabili e successivamente dalla Federazione. L’associazione Lebenshilfe ha condotto un sondaggio per determinare se ci fossero interesse e disponibilità da parte delle famiglie in Alto Adige, ricevendone conferma.
La soluzione proposta dal gruppo di lavoro di affidare ad una fondazione esistente l'attuazione del "dopo di noi" non ha incontrato sufficiente consenso ed è stata respinta. Negli anni successivi si sono svolti singoli eventi specialistici, ai quali sono stati invitati i partecipanti precedenti e in cui è stato ripetutamente confermato l’interesse. Ad esempio, l'Associazione per l'Amministrazione di Sostegno, che nel frattempo si è nata dalla Federazione, o la cooperativa di ricerca Sophia hanno preso delle iniziative. Anche le associazioni Lebenshilfe e AEB sono state invitate congiuntamente ad un simposio nel 2019.
Anche in questo caso, ci sono voluti quasi altri cinque anni prima che venisse fatto un nuovo tentativo, e questa volta l'associazione Lebenshilfe è riuscita a ottenere la Fondazione Cassa di Risparmio dell'Alto Adige come nuovo partner e altre organizzazioni socie della Federazione si sono dichiarate disponibili a co-fondare la propria fondazione con il nome "Nach uns - Dopo di noi". Con il finanziamento iniziale della Fondazione Cassa di Risparmio per i primi tre anni di attività, il 23 aprile 2024 è stata finalmente istituita la nuova Fondazione, con sede in Piazza Walther a Bolzano e tuttora in fase di avvio.
Il Consiglio di Amministrazione, nominato dai soci fondatori, è composto da sei persone. L'avvocato e vicepresidente di Lebenshilfe Armin Reinstadler è presidente della Fondazione, il suo vice è Giovanni Mischi del Consiglio di fondazione della Cassa di Risparmio. Fanno parte dell'organo supremo della Fondazione anche Roberta Rigamonti, Kunigunde Weissenegger, Josef Haspinger e Franca Marchetto. Altri venti membri compongono il consiglio di fondazione e 44 persone si sono messe a disposizione come membri supplenti, garantendo una gestione affidabile dell'impegnativa funzione.
Per la Federazione questo segna la fine di un cantiere di lunga data dedicato alla sensibilizzazione, alla creazione di reti e al coordinamento. Ora la Federazione è una delle nove istituzioni fondatrici e, come rete, rappresenta allo stesso tempo le molte altre organizzazioni che stanno seguendo con attenzione l'impresa, ma non hanno (ancora) voluto essere coinvolte attivamente.
L'atto costitutivo reca la firma dei legali rappresentanti dell’Associazione Südtiroler Lebenshilfe, della Federazione per il Sociale e la Sanità, dell’Associazione Ariadne, dell’Associazione Genitori Bambini audiolesi, dell’Associazione A.I.A.S.-sezione di Bolzano, dell’Associazione Genitori attivi per l’inclusione delle persone con disabilità APS, dall’Associazione per l'Amministrazione di Sostegno, della Fondazione Cassa di Risparmio e della Associazione San Vincenzo/Südtiroler Vinzenzgemeinschaft.
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