09.02.2024
L’ISTAT fotografa la scuola: aumentano gli alunni con disabilità, crescono gli insegnanti di sostegno, non poche ancora le criticità per l’inclusione
Federazione per il Sociale e la Sanità
Sono quasi 338mila gli alunni con disabilità che, nell’anno scolastico 2022/2023, hanno frequentato le scuole di ogni ordine e grado, il 4,1% del totale degli iscritti: 21mila in più, ovvero il 7% in più, rispetto al precedente anno scolastico. Dati che vengono descritti dettagliatamente nell’ultimo report dell’ISTAT relativo agli studenti con disabilità nelle scuole italiane.
La disabilità più frequente è quella intellettiva che colpisce il 37% degli studenti con disabilità; seguono i disturbi dello sviluppo psicologico (32%), che aumentano in particolare nella scuola dell’infanzia (57%). Frequenti anche i disturbi dell’apprendimento e dell’attenzione, ciascuno dei quali riguarda quasi un quinto degli alunni con disabilità, entrambi più diffusi tra ragazzi e ragazze delle scuole secondarie di primo grado. Meno frequenti le problematiche relative alla disabilità motoria (10,5%) e a quella visiva o uditiva (circa 8%).
Non solo: il 39% degli alunni con disabilità presenta più di una tipologia di disabilità, e quasi un terzo degli studenti (28%) ha un problema di autonomia nello spostarsi all’interno dell’edificio, nel mangiare, nell’andare in bagno o nel comunicare.
D’altro canto, migliora l’offerta di insegnanti per il sostegno (+10%). Il rapporto alunno-insegnante, pari a 1,6, è migliore di quello previsto dalla legge, ma tra gli insegnanti uno su tre non ha una formazione specifica e il 12% viene assegnato in ritardo. C’è forte discontinuità nella didattica: il 60% degli alunni con disabilità cambia insegnante per il sostegno da un anno all’altro, il 9% nel corso dello stesso anno scolastico.
Inoltre: il 27% delle scuole (una su tre al Sud) non dispone di postazioni informatiche adeguate per tali alunni; il 62% di questi (sette su 10 al Sud) non partecipa alle gite scolastiche che prevedono il pernottamento; solo il 40% delle scuole risulta accessibile per gli alunni con disabilità motoria, solo il 17% per quelli sordi e appena l’1,2% per gli alunni con cecità.
La disabilità più frequente è quella intellettiva che colpisce il 37% degli studenti con disabilità; seguono i disturbi dello sviluppo psicologico (32%), che aumentano in particolare nella scuola dell’infanzia (57%). Frequenti anche i disturbi dell’apprendimento e dell’attenzione, ciascuno dei quali riguarda quasi un quinto degli alunni con disabilità, entrambi più diffusi tra ragazzi e ragazze delle scuole secondarie di primo grado. Meno frequenti le problematiche relative alla disabilità motoria (10,5%) e a quella visiva o uditiva (circa 8%).
Non solo: il 39% degli alunni con disabilità presenta più di una tipologia di disabilità, e quasi un terzo degli studenti (28%) ha un problema di autonomia nello spostarsi all’interno dell’edificio, nel mangiare, nell’andare in bagno o nel comunicare.
D’altro canto, migliora l’offerta di insegnanti per il sostegno (+10%). Il rapporto alunno-insegnante, pari a 1,6, è migliore di quello previsto dalla legge, ma tra gli insegnanti uno su tre non ha una formazione specifica e il 12% viene assegnato in ritardo. C’è forte discontinuità nella didattica: il 60% degli alunni con disabilità cambia insegnante per il sostegno da un anno all’altro, il 9% nel corso dello stesso anno scolastico.
Inoltre: il 27% delle scuole (una su tre al Sud) non dispone di postazioni informatiche adeguate per tali alunni; il 62% di questi (sette su 10 al Sud) non partecipa alle gite scolastiche che prevedono il pernottamento; solo il 40% delle scuole risulta accessibile per gli alunni con disabilità motoria, solo il 17% per quelli sordi e appena l’1,2% per gli alunni con cecità.
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