14.09.2023
"Alto Adige sociale": dirigenti del no-profit presentano manifesto sociale
Altri entiFederazione per il Sociale e la Sanità
Non dobbiamo "lasciare indietro nessuno" - lo sentiamo dire spesso ultimamente: nelle dichiarazioni di intenti, nei programmi politici e negli appelli. In teoria è facile difendere le persone più deboli della nostra società. Nella pratica è più difficile. Le organizzazioni sociali vivono ogni giorno questo "non lasciare indietro nessuno". Guardano lì dove gli altri distolgono lo sguardo. Tendono la mano dove c'è bisogno. Lo fanno per convinzione, con professionalità e con l'aiuto di molti volontari che prestano il loro aiuto prontamente e volontariamente.
Sotto il nuovo vessillo "Alto Adige Sociale”, i dirigenti di 9 importanti organizzazioni sociali hanno elaborato un manifesto sociale. In vista delle prossime elezioni provinciali, esso delinea la direzione in cui la nostra provincia dovrebbe svilupparsi in termini di politica sociale. I temi centrali e le richieste più importanti sono: "Lavoro - per tutti", con una retribuzione adeguata; "Tutela socio-sanitaria - per tutti", per supportare le persone in modo congruo ai loro bisogni; "Istruzione e formazione - per tutti" con pari opportunità di sviluppo e "Abitare - per tutti", perché tutti possano permettersi una casa.
Nella presa di posizione, le organizzazioni avanzano proposte concrete e indicano anche il loro contributo. Ad esempio, Caritas Diocesi di Bolzano-Bressanone, Federazione per il Sociale e la Sanità, KVW - Associazione Cattolica dei Lavoratori, La Strada - Der Weg, Lebenshilfe, la Cooperativa sociale EOS, Südtiroler Kinderdorf, l’Associazione Hands e il Gruppo Volontarius vogliono che il sistema socio-sanitario venga concepito in modo da garantire che il bisogno di aiuto sia visto e riconosciuto sia nelle aree urbane sia in quelle periferiche e che le persone siano sostenute in base ai loro bisogni. Ciò include un supporto più forte per i familiari care givers e gli assistenti domiciliari, attraverso l'aumento dell’offerta dei servizi ambulatoriali e semi-residenziali vicino a casa, nonché attraverso offerte di sostegno mirate. Le organizzazioni sociali chiedono anche che coloro che assistono i familiari siano sostenuti finanziariamente più a lungo.
Oltre a questa tutela sociale tarata sul bisogno, c'è anche la richiesta di un salario adeguato. Molti rapporti di lavoro in Alto Adige non lo garantiscono più. Il numero di persone che, pur lavorando regolarmente, si trova al di sotto della soglia di povertà ("working poor") è in aumento. Allo stesso tempo c'è una carenza di personale in ogni settore, anche in quello delle professioni sociali e sanitarie. Questa situazione è destinata a peggiorare a causa del probabile aumento del fabbisogno di assistenza. Pertanto, è necessario garantire una retribuzione adeguata e dignitosa per il lavoro svolto, soprattutto per le professioni del settore socio-sanitario, e promuovere il riconoscimento sociale di queste professioni.
Una delle chiavi per un buon sviluppo della società sono l'istruzione e la formazione. Non solo come opportunità di sviluppo personale del singolo, ma anche per la necessaria trasformazione socio-ecologica, sono necessarie una sensibilizzazione ad ampio raggio e la promozione di iniziative che consentano a tutte le persone di svilupparsi con pari opportunità.
Un ultimo punto riguarda gli alloggi a prezzi accessibili. In Alto Adige gli affitti e i prezzi di acquisto sono aumentati più dei salari. Il bisogno di alloggi è aumentato a causa di famiglie sempre più piccole mentre la casa di proprietà per molti è ancora un obiettivo. Allo stesso tempo, ci sono molte seconde case utilizzate per affitti turistici o sfitte. Tutto ciò ha comportato che le persone a basso reddito non possono permettersi un alloggio. Anche il mercato del lavoro risente degli effetti dei rincari, poiché i lavoratori qualificati non riescono a trovare un alloggio. Sono quindi necessarie iniziative per rafforzare il mercato degli affitti e sfruttare meglio gli alloggi sfitti. Allo stesso modo, è necessario promuovere nuovi modelli e forme abitative solidali, come gli alloggi multigenerazionali.
La presa di posizione sarà distribuita ai Gruppi consiliari del Consiglio Provinciale e messo a disposizione dei/lle candidati/e al Consiglio.
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