03.06.2021
Laboratorio sul sociale: "Niente tagli nel sociale!", esperti di vari settori si sono incontrati in un Ideenwerkstatt
Federazione per il Sociale e la Sanità
Nel finesettimana del 29 maggio la Lebenshilfe e la Federazione per il Sociale e la Sanità hanno organizzato un incontro per un dibattito su “Covid-19: Crisi o svolta epocale? – Il sociale sul banco di prova”.
Per il 29 maggio la Lebenshilfe e la Federazione per il Sociale e la Sanità hanno organizzato un Laboratorio dei pensieri, una manifestazione di una giornata intera che ha fatto parte dei Dialoghi di Masatsch previsti per il 29 ottobre, e anticipati per motivi di attualità. Il titolo era: “Covid-19: Crisi o svolta epocale? – Il sociale sul banco di prova”, condotto da Georg Senoner e Katharina Erlacher. Si sono incontrate per degli scambi di idee circa 30 persone attive nella politica e nell’amministrazione sia provinciale che comprensoriale, nei settori istruzione, ricerca, chiesa e sanità così come organizzazioni sociali private. Insieme hanno analizzato la situazione attuale del sociale nell’Alto Adige e hanno discusso scenari futuri sia desiderati che temuti. Il gruppo ha raccolto una serie di temi per poi approfondirli sia nell’assemblea plenaria che in gruppi di lavoro ristretti. Ogni partecipante, quindi, ha potuto contribuire con le proprie esperienze, cosicché ogni singola questione è potuta essere trattata da diversi punti di vista.
Sono state tematizzate, tra tante altre, questioni urgenti circa un finanziamento sostenibile del sociale, il reddito minimo garantito, lo sviluppo di offerte didattiche, l’istruzione nel sociale e la valorizzazione di professioni sociali, la pianificazione e la programmazione sostenibile di prestazioni sociali nonché la coesistenza efficace di mano pubblica e organizzazioni private, sottolineando il valore dell’impegno della società civile. Il gruppo che ha ringraziato l’assessora Waltraud Deeg per la sua proficua collaborazione, è giunto a una serie di conclusioni. In maniera chiara ha constatato che nel sociale sussiste un grande bisogno che ultimamente è aumentato, non solo ma anche a causa dell’emergenza covid. Per questo l’appello urgente alla Giunta provinciale di distribuire, nel contesto del budget provinciale e del bilancio supplementare, le risorse in maniera adeguata, ben sapendo che poter usufruire di prestazioni sociali è un diritto del cittadino, senza essere costretto a chiedere l’elemosina. Un secondo appello è indirizzato all’economia alla quale viene chiesto di definirsi come una parte di una totalità che, collaborando in maniera solidale e in rete, contribuisca a trovare risposte a questioni e problemi sociali.
Per il 29 maggio la Lebenshilfe e la Federazione per il Sociale e la Sanità hanno organizzato un Laboratorio dei pensieri, una manifestazione di una giornata intera che ha fatto parte dei Dialoghi di Masatsch previsti per il 29 ottobre, e anticipati per motivi di attualità. Il titolo era: “Covid-19: Crisi o svolta epocale? – Il sociale sul banco di prova”, condotto da Georg Senoner e Katharina Erlacher. Si sono incontrate per degli scambi di idee circa 30 persone attive nella politica e nell’amministrazione sia provinciale che comprensoriale, nei settori istruzione, ricerca, chiesa e sanità così come organizzazioni sociali private. Insieme hanno analizzato la situazione attuale del sociale nell’Alto Adige e hanno discusso scenari futuri sia desiderati che temuti. Il gruppo ha raccolto una serie di temi per poi approfondirli sia nell’assemblea plenaria che in gruppi di lavoro ristretti. Ogni partecipante, quindi, ha potuto contribuire con le proprie esperienze, cosicché ogni singola questione è potuta essere trattata da diversi punti di vista.
Sono state tematizzate, tra tante altre, questioni urgenti circa un finanziamento sostenibile del sociale, il reddito minimo garantito, lo sviluppo di offerte didattiche, l’istruzione nel sociale e la valorizzazione di professioni sociali, la pianificazione e la programmazione sostenibile di prestazioni sociali nonché la coesistenza efficace di mano pubblica e organizzazioni private, sottolineando il valore dell’impegno della società civile. Il gruppo che ha ringraziato l’assessora Waltraud Deeg per la sua proficua collaborazione, è giunto a una serie di conclusioni. In maniera chiara ha constatato che nel sociale sussiste un grande bisogno che ultimamente è aumentato, non solo ma anche a causa dell’emergenza covid. Per questo l’appello urgente alla Giunta provinciale di distribuire, nel contesto del budget provinciale e del bilancio supplementare, le risorse in maniera adeguata, ben sapendo che poter usufruire di prestazioni sociali è un diritto del cittadino, senza essere costretto a chiedere l’elemosina. Un secondo appello è indirizzato all’economia alla quale viene chiesto di definirsi come una parte di una totalità che, collaborando in maniera solidale e in rete, contribuisca a trovare risposte a questioni e problemi sociali.
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