27.08.2020
Salute: LEA - perchè la nostra Provincia risulta sempre fanalino di coda
Salute
Ogni anno, quando vengono pubblicate le performance dei Livelli Essenziali di Assistenza (LEA) delle Province e Regioni italiane, la nostra Provincia risulta sempre fanalino di coda. La Federazione per il Sociale e la Sanità ha chiesto all’Assessorato alla Salute il perchè.
Ricordiamo che i LEA sono prestazioni e servizi che il Servizio sanitario nazionale (SSN) è tenuto a fornire a tutti i cittadini, gratuitamente o dietro pagamento di una quota di partecipazione (ticket), con le risorse pubbliche raccolte attraverso la fiscalità generale (tasse).
Ma perché in Provincia di Bolzano risulta quindi che, soprattutto per le seguenti prestazioni, • tutela della salute mentale, • assistenza domiciliare, • assistenza residenziale (Case di Riposo) i LEA non vengano adeguatamente garantiti ai propri cittadini?
La Federazione per il Sociale e la Sanità lo ha chiesto all’Assessorato alla Salute e, successivamente, ha esposto il fatto anche all’Assessore Widmann. Di seguito una sintesi delle motivazioni ufficiali che ci sono pervenute.
Le rilevazioni si riferiscono agli anni passati (dal 2010 al 2017), ma ci anticipano che purtroppo saranno simili anche per il 2018 e per il 2019 . L’attribuzione del “bollino rosso” è legato al fatto che la Provincia di Bolzano non ha ancora implementato un flusso informativo, una raccolta dati sistematica e standardizzata su tutto il territorio provinciale, in grado di descrivere le attività e le prestazioni sanitarie e socio-sanitarie, che vengono erogate alla popolazione residente nell’ambito delle sopraddette categorie.
Non avendo quindi avuto la possibilità per i suddetti motivi di comunicare al Ministero i dati, la performance a livello statistico ne ha risentito. Questo non vuol dire che le prestazioni non vengano erogate, ma che purtroppo non vengono censite e, di conseguenza, statisticate correttamente.
L’Assessorato ritiene che l’attuale sistema di rilevazione non sia il più idoneo per valutare e monitorare l’erogazione delle attività, delle prestazioni e dei servizi compresi nei LEA, proprio perché la nostra provincia ha adottato un modello organizzativo, soprattutto socio-sanitario e socio-assistenziale, diverso dal resto del Paese, ma coerente con le caratteristiche demografiche e culturali locali.
Dal 1° gennaio 2020 il Ministero ha comunque istituito un Nuovo Sistema di garanzia dei LEA (pubblicato in Gazzetta ufficiale il 14 giugno 2019) che è operativo dal 1° gennaio 2020 e che sostituisce l’attuale sistema di rilevazione e che, a detta degli addetti ai lavori, offrirà uno scenario diverso rispetto all’attuale.
Bisognerà quindi attendere le rilevazioni dell’anno 2021 per vedere la Provincia di Bolzano posizionata in modo differente nella classifica nazionale.
L’Assessore Dr. Widmann ha tenuto comunque a precisare che in diversi altri ambiti come l’assistenza ospedaliera, la centrale di emergenza, la riabilitazione e la lungodegenza, l’assistenza specialistica ambulatoriale, le nascite, i farmaci, la tutela della salute e della sicurezza negli ambienti di vita e di lavoro) sono disponibili dati e informazioni che descrivono l’organizzazione dei Servizi Sanitari e l’erogazione delle prestazioni, che consentono il calcolo degli indicatori delle prestazioni e della qualità e che rilevano i bisogni della nostra popolazione.
Ricordiamo che i LEA sono prestazioni e servizi che il Servizio sanitario nazionale (SSN) è tenuto a fornire a tutti i cittadini, gratuitamente o dietro pagamento di una quota di partecipazione (ticket), con le risorse pubbliche raccolte attraverso la fiscalità generale (tasse).
Ma perché in Provincia di Bolzano risulta quindi che, soprattutto per le seguenti prestazioni, • tutela della salute mentale, • assistenza domiciliare, • assistenza residenziale (Case di Riposo) i LEA non vengano adeguatamente garantiti ai propri cittadini?
La Federazione per il Sociale e la Sanità lo ha chiesto all’Assessorato alla Salute e, successivamente, ha esposto il fatto anche all’Assessore Widmann. Di seguito una sintesi delle motivazioni ufficiali che ci sono pervenute.
Le rilevazioni si riferiscono agli anni passati (dal 2010 al 2017), ma ci anticipano che purtroppo saranno simili anche per il 2018 e per il 2019 . L’attribuzione del “bollino rosso” è legato al fatto che la Provincia di Bolzano non ha ancora implementato un flusso informativo, una raccolta dati sistematica e standardizzata su tutto il territorio provinciale, in grado di descrivere le attività e le prestazioni sanitarie e socio-sanitarie, che vengono erogate alla popolazione residente nell’ambito delle sopraddette categorie.
Non avendo quindi avuto la possibilità per i suddetti motivi di comunicare al Ministero i dati, la performance a livello statistico ne ha risentito. Questo non vuol dire che le prestazioni non vengano erogate, ma che purtroppo non vengono censite e, di conseguenza, statisticate correttamente.
L’Assessorato ritiene che l’attuale sistema di rilevazione non sia il più idoneo per valutare e monitorare l’erogazione delle attività, delle prestazioni e dei servizi compresi nei LEA, proprio perché la nostra provincia ha adottato un modello organizzativo, soprattutto socio-sanitario e socio-assistenziale, diverso dal resto del Paese, ma coerente con le caratteristiche demografiche e culturali locali.
Dal 1° gennaio 2020 il Ministero ha comunque istituito un Nuovo Sistema di garanzia dei LEA (pubblicato in Gazzetta ufficiale il 14 giugno 2019) che è operativo dal 1° gennaio 2020 e che sostituisce l’attuale sistema di rilevazione e che, a detta degli addetti ai lavori, offrirà uno scenario diverso rispetto all’attuale.
Bisognerà quindi attendere le rilevazioni dell’anno 2021 per vedere la Provincia di Bolzano posizionata in modo differente nella classifica nazionale.
L’Assessore Dr. Widmann ha tenuto comunque a precisare che in diversi altri ambiti come l’assistenza ospedaliera, la centrale di emergenza, la riabilitazione e la lungodegenza, l’assistenza specialistica ambulatoriale, le nascite, i farmaci, la tutela della salute e della sicurezza negli ambienti di vita e di lavoro) sono disponibili dati e informazioni che descrivono l’organizzazione dei Servizi Sanitari e l’erogazione delle prestazioni, che consentono il calcolo degli indicatori delle prestazioni e della qualità e che rilevano i bisogni della nostra popolazione.
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