07.09.2018
„Fame nel Mondo“: in 40 anni abbiamo raccolto e speso un milione di Euro
Organizzazioni socie della Federazione
Combattere - a livello locale - povertà, solitudine, mancanza di partecipazione : ecco il campo d’azione degli oltre 500 volontari della Südtiroler Vinzenzgemeinschaft, da molti decenni attivi sul nostro territorio. Nel 1978 venne aperto un nuovo fronte: la lotta alla fame nel mondo. Josef Plankensteiner, bolzanino, ne fu uno degli iniziatori. Negli ultimi quarant‘anni la Vinzenzgemeinschaft colle sue iniziative annuali ha potuto raccogliere circa un milione di Euro e spenderli per i suoi progetti d’aiuto alla povertà all’estero: in Zimbabwe, Sudan, Romania, in Ucraina, Afghanistan, India, Bolivia e Siria.
Si trattava per lo più di sfamare bambini ed offrir loro l‘opportunità di andare a scuola. “Le somme che noi offriamo – dice Plankensteiner - nei paesi destinatari si moltiplicano di valore, e di molto, Ringrazio di cuore tutti i donatori!”
„Se non condividiamo le nostre ricchezze, la gente del sud del mondo verrà a prendersele.“ Furono queste le parole – profetiche – che Johannes Schaschning SJ (1917–2013), allora professore di scienze sociali all’Università Gregoriana di Roma pronunciò in un convegno a Merano verso la fine degli anni settanta.
L’ allora Georg Pan disse a Josef Plankensteiner: „Dobbiamo fare qualcosa.“ Georg Pan e Josef Pankensteiner lanciarono l‘iniziativa „Fame nel mondo“. Josef Plankensteiner, che oggi ha 84 anni, allora doveva dirigere un’azienda, era - ed è tuttora - sposato e padre di quattro figli. Fa parte della San Vincenzo fin dal 1954. Ogni anno con lettere circolari, annunci sui giornali e lettere personali a donatrici e donatori, di anno in anno è riuscito ad aumentarne il numero e l’ammontare delle offerte. Dopo la caduta del Muro di Berlino nel 1989 le San Vincenzo si proposero di finanziare anche progetti nell’ Est europeo.
Con una San Vincenzo-partner in Bucarest in Romania la Südtiroler Vinzenzgemeinschaft da quasi 30 anni si impegna per i bambini di strada. In Zimbabwe sostiene e supporta un orfanotrofio. A Khartoum nel Sudan ogni giorno 350 bambini nell’ambito di un programma nutrizionale ricevono un pasto caldo. Così pure in Ucraina: nei pressi di Kiew, dove la povertà è estrema, si cerca di lenirla fornendo ai poveri l’indispensabile. Sull’altopiano centrale dell’ Afghanistan poi sosteniamo una scuola per ragazze, collaborando con Margaret Bergmann, scrittrice e narratrice di fiabe sudtirolese, che vi si impegna dal 2001.
Josef Plankensteiner dice: „Nel frattempo la gente in Europa ha capito, che non possiamo chiuderci nel fortino e che siamo corresponsabili per la fame nel mondo.” Sostentare i bisognosi nei paesi poveri è quindi quanto mai necessario. La fame non dovrebbe sussistere. Eppoi la gente continua a morire di malattie, contro le quali da lungo tempo esistono medicine efficaci. I ragazzi e i giovani hanno diritto all’educazione - aggiunge - dovunque vivono. Solo la scolarizzazione promuove sviluppo e rende possibile una vita dignitosa.”
Questa iniziativa esiste dunque da quarant’anni: ricordarne l’inizio è un’ ottima occasione per dire Grazie a donatrici e donatori.
Per avere risposta ad ulteriori domande, non esitate a contattarci:
Südtiroler Vinzenzgemeinschaft Tel. 0471 324 208.
Si trattava per lo più di sfamare bambini ed offrir loro l‘opportunità di andare a scuola. “Le somme che noi offriamo – dice Plankensteiner - nei paesi destinatari si moltiplicano di valore, e di molto, Ringrazio di cuore tutti i donatori!”
„Se non condividiamo le nostre ricchezze, la gente del sud del mondo verrà a prendersele.“ Furono queste le parole – profetiche – che Johannes Schaschning SJ (1917–2013), allora professore di scienze sociali all’Università Gregoriana di Roma pronunciò in un convegno a Merano verso la fine degli anni settanta.
L’ allora Georg Pan disse a Josef Plankensteiner: „Dobbiamo fare qualcosa.“ Georg Pan e Josef Pankensteiner lanciarono l‘iniziativa „Fame nel mondo“. Josef Plankensteiner, che oggi ha 84 anni, allora doveva dirigere un’azienda, era - ed è tuttora - sposato e padre di quattro figli. Fa parte della San Vincenzo fin dal 1954. Ogni anno con lettere circolari, annunci sui giornali e lettere personali a donatrici e donatori, di anno in anno è riuscito ad aumentarne il numero e l’ammontare delle offerte. Dopo la caduta del Muro di Berlino nel 1989 le San Vincenzo si proposero di finanziare anche progetti nell’ Est europeo.
Con una San Vincenzo-partner in Bucarest in Romania la Südtiroler Vinzenzgemeinschaft da quasi 30 anni si impegna per i bambini di strada. In Zimbabwe sostiene e supporta un orfanotrofio. A Khartoum nel Sudan ogni giorno 350 bambini nell’ambito di un programma nutrizionale ricevono un pasto caldo. Così pure in Ucraina: nei pressi di Kiew, dove la povertà è estrema, si cerca di lenirla fornendo ai poveri l’indispensabile. Sull’altopiano centrale dell’ Afghanistan poi sosteniamo una scuola per ragazze, collaborando con Margaret Bergmann, scrittrice e narratrice di fiabe sudtirolese, che vi si impegna dal 2001.
Josef Plankensteiner dice: „Nel frattempo la gente in Europa ha capito, che non possiamo chiuderci nel fortino e che siamo corresponsabili per la fame nel mondo.” Sostentare i bisognosi nei paesi poveri è quindi quanto mai necessario. La fame non dovrebbe sussistere. Eppoi la gente continua a morire di malattie, contro le quali da lungo tempo esistono medicine efficaci. I ragazzi e i giovani hanno diritto all’educazione - aggiunge - dovunque vivono. Solo la scolarizzazione promuove sviluppo e rende possibile una vita dignitosa.”
Questa iniziativa esiste dunque da quarant’anni: ricordarne l’inizio è un’ ottima occasione per dire Grazie a donatrici e donatori.
Per avere risposta ad ulteriori domande, non esitate a contattarci:
Südtiroler Vinzenzgemeinschaft Tel. 0471 324 208.
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