15.01.2013
Un salvagente a cui aggrapparsi: l’Auto mutuo aiuto
Auto AiutoFederazione per il Sociale e la Sanità
Il mondo dell’Auto Aiuto in Alto Adige è in continuo sviluppo. Questo è un indicatore dei cambiamenti sociali e culturali emergenti. Finalmente vengono affrontate anche quelle tematiche che sino ad ora erano considerate tabù. È appena uscito un opuscolo sulle nuove iniziative.
“Il mondo dell’Auto Aiuto locale è molto vitale, ed è in costante evoluzione, perché riflette i cambiamenti sociali e culturali emergenti”, spiega Irene Gibitz del Servizio per gruppi di auto aiuto della Federazione.
Nel 2012 si sono aggiunti nuovi argomenti e nuove forme di scambio tra i gruppi di auto aiuto. Per questo il Servizio ha pubblicato un nuovo bollettino d’informazione nel quale vengono pre-sentate tutte le nuove iniziative di auto aiuto.
“Tra i molteplici cambiamenti del mondo dell’auto aiuto è emersa soprattutto la neccessità di trattare tematiche che sino, ad oggi, per molti erano un tabù”, dice Gibitz e ne fa qualche esempio:
• Accade spesso che malattie diffuse siano poco note, vengano mal diagnosticate, e affrontate in modo non corretto. È questo il caso dell'endometriosi, una malattia che affligge il dieci per cento delle donne, spesso misconosciuta e che può causare gravissime conseguenze. Sor-prendente è stato il forte interesse dimostrato verso una prima iniziativa della giovane bol-zanina Marion Kompatscher. L’affluenza e la partecipazione delle donne interessate e stata tale da dover creare numerosi altri gruppi a Bolzano.
• Oltre ai tre gruppi già da tempo attivi in Alto Adige, su iniziativa della signora Gertrud Calen-zani, è nata la Rete Ictus e Traumi Craniocerebrali. Obiettivo è di offrire voce, forza e coraggio, come pure supporto e affiancamento alle persone colpite da tali patologie.
• A Bolzano sta per nascere “Butterfly”, un gruppo di auto aiuto per donne che subiscono o hanno subito violenza psicologica. Anche questa è una tematica finora sentita come tabù.
• Crescere e diventare adulti porta con sé gioia, entusiasmo e sorprese – ma non è sempre facile. Alcuni “giovani adulti” del capoluogo Bolzano sono intenzionati a fondare un gruppo di auto aiuto rivolto proprio a loro stessi. L’obiettivo è di affrontare meglio questa fase della vita così appassionante.
In Alto Adige vi sono attualmente circa 200 gruppi di auto aiuto, nei quali le persone si sono unite per sostenersi a vicenda. “Non è sempre facile, ma è comunque sempre positivo ed entu-siasmante quando un gruppo di persone cerca di trovare insieme la soluzione di situazioni diffi-cili”, afferma Gibitz.
Anche le forme in cui si organizza l’auto aiuto diventano sempre più varie: oltre ai classici gruppi di dialogo e di informazione aumentano i gruppi che, organizzando attività nel tempo libero, favoriscono lo scambio di esperienze tra i partecipanti (incontri di genitori, Caffè della domenica, diverse attività sportive e ricreative). Numerosi cominciano ad essere anche i gruppi per gli scambi di esperienze attraverso email e forum online.
Chi ha domande sull’auto aiuto o chi ha interesse a creare un nuovo gruppo, può rivolgersi al Servizio per Gruppi di auto aiuto a Bolzano, in via Streiter 4, tel. 0471 312424, www.autoaiuto.bz.it.
“Si sottolinea che tutto verrà trattato con la massima riservatezza”, dice Gibitz.
“Il mondo dell’Auto Aiuto locale è molto vitale, ed è in costante evoluzione, perché riflette i cambiamenti sociali e culturali emergenti”, spiega Irene Gibitz del Servizio per gruppi di auto aiuto della Federazione.
Nel 2012 si sono aggiunti nuovi argomenti e nuove forme di scambio tra i gruppi di auto aiuto. Per questo il Servizio ha pubblicato un nuovo bollettino d’informazione nel quale vengono pre-sentate tutte le nuove iniziative di auto aiuto.
“Tra i molteplici cambiamenti del mondo dell’auto aiuto è emersa soprattutto la neccessità di trattare tematiche che sino, ad oggi, per molti erano un tabù”, dice Gibitz e ne fa qualche esempio:
• Accade spesso che malattie diffuse siano poco note, vengano mal diagnosticate, e affrontate in modo non corretto. È questo il caso dell'endometriosi, una malattia che affligge il dieci per cento delle donne, spesso misconosciuta e che può causare gravissime conseguenze. Sor-prendente è stato il forte interesse dimostrato verso una prima iniziativa della giovane bol-zanina Marion Kompatscher. L’affluenza e la partecipazione delle donne interessate e stata tale da dover creare numerosi altri gruppi a Bolzano.
• Oltre ai tre gruppi già da tempo attivi in Alto Adige, su iniziativa della signora Gertrud Calen-zani, è nata la Rete Ictus e Traumi Craniocerebrali. Obiettivo è di offrire voce, forza e coraggio, come pure supporto e affiancamento alle persone colpite da tali patologie.
• A Bolzano sta per nascere “Butterfly”, un gruppo di auto aiuto per donne che subiscono o hanno subito violenza psicologica. Anche questa è una tematica finora sentita come tabù.
• Crescere e diventare adulti porta con sé gioia, entusiasmo e sorprese – ma non è sempre facile. Alcuni “giovani adulti” del capoluogo Bolzano sono intenzionati a fondare un gruppo di auto aiuto rivolto proprio a loro stessi. L’obiettivo è di affrontare meglio questa fase della vita così appassionante.
In Alto Adige vi sono attualmente circa 200 gruppi di auto aiuto, nei quali le persone si sono unite per sostenersi a vicenda. “Non è sempre facile, ma è comunque sempre positivo ed entu-siasmante quando un gruppo di persone cerca di trovare insieme la soluzione di situazioni diffi-cili”, afferma Gibitz.
Anche le forme in cui si organizza l’auto aiuto diventano sempre più varie: oltre ai classici gruppi di dialogo e di informazione aumentano i gruppi che, organizzando attività nel tempo libero, favoriscono lo scambio di esperienze tra i partecipanti (incontri di genitori, Caffè della domenica, diverse attività sportive e ricreative). Numerosi cominciano ad essere anche i gruppi per gli scambi di esperienze attraverso email e forum online.
Chi ha domande sull’auto aiuto o chi ha interesse a creare un nuovo gruppo, può rivolgersi al Servizio per Gruppi di auto aiuto a Bolzano, in via Streiter 4, tel. 0471 312424, www.autoaiuto.bz.it.
“Si sottolinea che tutto verrà trattato con la massima riservatezza”, dice Gibitz.
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