31.03.2014
Martin Telser è il nuovo presidente della Federazione
Federazione per il Sociale e la SanitàMartin Telser è il nuovo presidente della Federazione per il Sociale e la Sanità. Vicepresidente è stata eletta Dorotea Postal. Il Consiglio Direttivo ha già presentato anche alcune precise richieste: le organizzazioni di pubblica utilità chiedono l'esenzione dall'Imposta Municipale Immobiliare. Si oppongono inoltre agli svantaggi causati dal sistema degli appalti nell'assegnazione di servizi sociali. L'Assistenza Sanitaria Transfrontaliera viene considerata positiva dalle organizzazioni dei pazienti, per quanto riguarda la mobilità dei pazienti però auspicano soluzioni alternative nei servizi di trasporto individualizzato. E le organizzazioni di persone con disabilità mettono in guardia da esagerate aspettative verso la rinnovata Legge provinciale per le persone con disabilità.
Il meranese Martin Telser è il nuovo presidente della Federazione per il Sociale e la Sanità. Il suo predecessore Stefan Hofer, dopo 6 anni di presidenza dell'associazione, gli cede il passo pur restando nel Consiglio Direttivo, concentrandosi in futuro sui temi della Sanità.Questa mattina, lunedì 31 marzo 2014, è stato presentato dal Consiglio Direttivo della Federazione Martin Telser in funzione di presidente per i prossimi tre anni, mentre Dorotea Postal di Bolzano è la vicepresidente.
Poiché al presidente, in carica volontaria, spettano molti compiti, è stato deliberato di distribuire il lavoro su più persone all'interno del Consiglio Direttivo. „Sono molti i cantieri aperti sia nel settore del Sociale che della Sanità. Le tematiche si sviluppano a diversi livelli e sono complesse, come pure le richieste delle nostre 52 organizzazioni associate sono molto varie“, spiega Telser. Cita subito anche quattro di queste importanti richieste:
• Esenzione dall'IMI Imposta Municipale Immobiliare
Tutti gli immobili utilizzati per lo svolgimento di servizi sociali dovrebbero essere esentati dalla nuova Imposta Municipale Immobiliare (IMI). Nell'attuale bozza è prevista un'aliquota d'imposta più ridotta, soltanto le case di riposo sono esentate. L'esenzione dovrebbe invece valere per tutti gli immobili in cui si svolgono servizi sociali ambulatoriali, semiresidenziali o residenziali.
• Sì alla concorrenza, no agli appalti
Gli iter di assegnazione per prestazioni di servizio sociali dovrebbero essere semplificati. Invece che con gare di appalto, che non sono previste né dall'EU né dallo Stato e sono estremamente onerose dal punto di vista amministrativo, l'assegnazione dovrebbe avvenire possibilmente mediante concessione. I cittadini avrebbero in tal modo la possibilità di scelta, in effetti i servizi sociali rivolti alla persona (come l'assistenza domiciliare, i centri diurni e le strutture residenziali) si basano in prima linea su un rapporto di fiducia. Il cittadino dovrebbe poter incaricare quegli offerenti verso cui ripone maggiore fiducia e che lo convincono maggiormente per qualità, continuità ed empatia.
• Mobilità dei pazienti
In base alla direttiva EU, con la possibilità dell'Assistenza Sanitaria Transfrontaliera si aprono nuove opportunità per i pazienti con malattie croniche. Possono infatti accedere a prestazioni mediche o rivolgersi a medici specialisti e a centri sanitari all'estero, con il rimborso delle spese
sostenute. Le organizzazioni di pazienti possono fornire ai cittadini interessati le necessarie informazioni e gli opportuni suggerimenti. Restano da sciogliere gli oneri burocratici.
Per quanto riguarda in generale il trasporto dei pazienti sul territorio nazionale, le organizzazioni di pazienti auspicano maggiore flessibilità e soluzioni alternative. Attualmente il traporto deve essere prescritto dal medico e può essere svolto solamente con mezzi di soccorso.
Sarebbe meglio una convenzione con vari gestori di servizi di trasporto (taxi, bus, altri servizi specializzati) per lasciare al paziente la possibilità di scelta e tutelare meglio la sua sfera privata - il trasporto con mezzi di soccorso ha pur sempre un che di imbarazzante spettacolarizzazione. E non deve succedere per forza che tutto il vicinato venga a conoscenza che la persona, per esempio dializzata, stia andando a fare la dialisi. Gli automezzi di soccorso inoltre non sono sempre disponibili e quindi il paziente è costretto a organizzarsi in altro modo, pur dovendo fare però i conti con le spese. Una convenzione con diverse imprese di trasporto contribuirebbe anche a ridurre in totale i costi, di ciò è convinta la Federazione.
• Nuova Legge per le persone con disabilità
In modo esemplare i/le responsabili hanno affrontato la rielaborazione della Legge Provinciale, in scadenza, per le persone con disabilità: sono stati aperti tavoli di lavoro tematici, sono state raccolte le sollecitazioni e le proposte di quanti sono direttamente coinvolti mediante inchieste, rilevazioni online e convegni specifici, anche nel rispetto delle prese di posizione delle organizzazioni di categoria.
La Federazione riconosce il merito di questa modalità operativa, tuttavia esprime anche la preoccupazione che le grandi aspettative suscitate nel corso dei lavori preliminari non possano avverarsi. Sta di fatto che già oggi per l'integrazione lavorativa sono molti i problemi, come per esempio anche per l'applicazione delle direttive sull'abbattimento delle barriere architettoniche: mancano i soldi per gli interventi. Li deve trovare però la politica, per non permettere che la disabilità diventi per forza di cose una discriminazione.
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