28.10.2022
PNRR, Recovery Fund: Federazione favorevole agli interventi previsti nel sociale e la sanità
Federazione per il Sociale e la Sanità
A che punto siamo con il Recovery Fund e il PNRR? In un incontro informativo con i responsabili degli uffici competenti, le organizzazioni aderenti alla Federazione per il Sociale e la Sanità hanno approfondito in che direzione stanno andando i finanziamenti del Fondo UE per la ricostruzione in Alto Adige nei settori della salute e degli affari sociali.
Dove vanno a finire in Alto Adige i milioni di euro del fondo europeo per la ricostruzione? La Federazione per il Sociale e la Sanità ha organizzato il 27 ottobre un evento informativo in merito. L'interesse è stato grande, all'incontro hanno partecipato 30 rappresentanti di organizzazioni sociali. A spiegare i dettagli erano presenti Michela Trentini, Direttrice della ripartizione Politiche Sociali della Provincia e i Direttori d'Ufficio Johannes Ortler e Carla Melani.
Per quanto riguarda il settore del sociale, si parla di oltre 10 milioni di euro, con i quali saranno finanziati servizi aggiuntivi. Per il settore sanitario, invece, i progetti approvati per oltre 60 milioni riguardano principalmente la realizzazione di infrastrutture.
"Questi investimenti danno una spinta necessaria nella giusta direzione", afferma il presidente della Federazione Wolfgang Obwexer: "Ciò significa che ora finalmente si realizzano alcuni progetti pianificati già da molto tempo, ad esempio per persone disabili o per persone senza dimora. Nel settore sanitario, invece, si tratta di una migliore attuazione dell'assistenza sanitaria territoriale vicino a casa, un'esigenza e richiesta di vecchia data della Federazione".
Una cosa è certa: i progetti devono essere realizzati entro il 2026. "Molti progetti erano nella nostra lista dei desideri da molto tempo", afferma Obwexer: "Ad esempio, nell’Alta Valle Isarco/Wipptal, in Val Venosta e a Bolzano vengono realizzati alloggi per persone con disabilità. Altri progetti che da tempo erano fortemente voluti e che ora stanno per realizzarsi sono un centro diurno per persone con autismo in Valle Isarco e un progetto abitativo in Val Pusteria. Infine sono molto importanti anche gli investimenti per i senzatetto attraverso alloggi e servizi a Merano, Bolzano e Bressanone”.
Le organizzazioni socie della Federazione apprezzano il coinvolgimento attivo in questi progetti, come definito negli obiettivi del Piano nazionale per la ripresa e la resilienza, che fa riferimento anche alla nuova forma di cooperazione tra enti pubblici e non profit attraverso la Programmazione comune.
Poiché ci sono scadenze molto strette per la realizzazione dei progetti, questo coinvolgimento è solo all'inizio. Un passo concreto è stato compiuto attraverso la riunione informativa di ieri.
La presentazione dei progetti è un passo importante per le organizzazioni, poiché influisce sulle loro attività o può significare nuovi sviluppi. È stata comunque espressa la preoccupazione per la gestione dei servizi oltre il 2026: resta aperta la domanda, se oltre ai finanziamenti ci sarà anche il personale necessario.
Dove vanno a finire in Alto Adige i milioni di euro del fondo europeo per la ricostruzione? La Federazione per il Sociale e la Sanità ha organizzato il 27 ottobre un evento informativo in merito. L'interesse è stato grande, all'incontro hanno partecipato 30 rappresentanti di organizzazioni sociali. A spiegare i dettagli erano presenti Michela Trentini, Direttrice della ripartizione Politiche Sociali della Provincia e i Direttori d'Ufficio Johannes Ortler e Carla Melani.
Per quanto riguarda il settore del sociale, si parla di oltre 10 milioni di euro, con i quali saranno finanziati servizi aggiuntivi. Per il settore sanitario, invece, i progetti approvati per oltre 60 milioni riguardano principalmente la realizzazione di infrastrutture.
"Questi investimenti danno una spinta necessaria nella giusta direzione", afferma il presidente della Federazione Wolfgang Obwexer: "Ciò significa che ora finalmente si realizzano alcuni progetti pianificati già da molto tempo, ad esempio per persone disabili o per persone senza dimora. Nel settore sanitario, invece, si tratta di una migliore attuazione dell'assistenza sanitaria territoriale vicino a casa, un'esigenza e richiesta di vecchia data della Federazione".
Una cosa è certa: i progetti devono essere realizzati entro il 2026. "Molti progetti erano nella nostra lista dei desideri da molto tempo", afferma Obwexer: "Ad esempio, nell’Alta Valle Isarco/Wipptal, in Val Venosta e a Bolzano vengono realizzati alloggi per persone con disabilità. Altri progetti che da tempo erano fortemente voluti e che ora stanno per realizzarsi sono un centro diurno per persone con autismo in Valle Isarco e un progetto abitativo in Val Pusteria. Infine sono molto importanti anche gli investimenti per i senzatetto attraverso alloggi e servizi a Merano, Bolzano e Bressanone”.
Le organizzazioni socie della Federazione apprezzano il coinvolgimento attivo in questi progetti, come definito negli obiettivi del Piano nazionale per la ripresa e la resilienza, che fa riferimento anche alla nuova forma di cooperazione tra enti pubblici e non profit attraverso la Programmazione comune.
Poiché ci sono scadenze molto strette per la realizzazione dei progetti, questo coinvolgimento è solo all'inizio. Un passo concreto è stato compiuto attraverso la riunione informativa di ieri.
La presentazione dei progetti è un passo importante per le organizzazioni, poiché influisce sulle loro attività o può significare nuovi sviluppi. È stata comunque espressa la preoccupazione per la gestione dei servizi oltre il 2026: resta aperta la domanda, se oltre ai finanziamenti ci sarà anche il personale necessario.
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