04.11.2016
Servizi socio-sanitari: non viene ancora applicata la Legge sugli appalti
Federazione per il Sociale e la SanitàSupporto e gestione
La Legge sugli appalti pubblici, entrata in vigore circa un anno fa, non è ancora stata applicata nell’aggiudicazione dei servizi socio-sanitari. Per il timore di ricorsi continuano a svolgersi le gare d’appalto. È urgente che vengano stilate delle linee guida operative, affinché ai partner più qualificati ed affidabili vengano affidate le gestioni dei Servizi.
Le Organizzazioni di pubblica utilità gestiscono Servizi dedicati a persone con disabilità, in situazione di necessità, in stato di malattia o di riabilitazione. Assolvono inoltre tutta una serie di attività informative, di consulenza e di prevenzione. Molte di queste attività vengono svolte dietro diretto incarico dell’Ente pubblico, proprio perché di pubblico interesse. Da anni, però, si accumulano problemi per i Responsabili delle Organizzazioni, perché non viene più garantita loro una continuità. Come per la costruzione delle strade, ultimamente sono stati messi appaltate quasi tutte le attività dei Servizi. Ciò significa che le Organizzazioni no profit –spesso nate esclusivamente per la gestione di determinate strutture – si trovano ad affrontare una pesate gara d’appalto in concorrenza con altre Associazioni. È alto il rischio che, soprattutto le piccole Associazioni, incorrano in errori formali, proprio per la mancanza di esperienza e di routine. Per questo ci sono molte insicurezze, che pesano anche sui dipendenti che devono continuamente temere per il loro posto di lavoro. Nessun buon presupposto per il terzo Settore, quindi. La nuova Legge sugli appalti pubblici, entrata in vigore ca. un anno fa, regolamenta in una specifica sezione l’assegnazione dei Servizi di questo tipo. Nella maggior parte dei casi non è necessaria la gara d’appalto, perché sono presenti alternative migliori. Nella prassi questa nuova disposizione non è stata ancora applicata. Il timore di eventuali ricorsi di concorrenti e di lunghi procedimenti giudiziari ha il suo peso, tant’è che continuano a svolgersi le gare d’appalto. Diventa urgente, quindi, che per questa sezione della Legge sugli appalti, vengano stilate delle linee guida operative e che vengano consultate le corporazioni interessate – sia quelle in concorso, sia quelle proponenti. La Federazione si impegna insieme ai rappresentanti politici e agli Enti competenti per individuare gli strumenti più idonei per una futura assegnazione dei Servizi socio-sanitari, affinché non valga la carta migliore, ma che la gestione di questi venga affidata ai partner più qualificati ed affidabili. In questo modo sarà possibile orientare la migliore e più efficace offerta a vantaggio degli Enti erogatori, delle organizzazioni di pubblica utilità, ma soprattutto dei cittadini quali destinatari finali.
Le Organizzazioni di pubblica utilità gestiscono Servizi dedicati a persone con disabilità, in situazione di necessità, in stato di malattia o di riabilitazione. Assolvono inoltre tutta una serie di attività informative, di consulenza e di prevenzione. Molte di queste attività vengono svolte dietro diretto incarico dell’Ente pubblico, proprio perché di pubblico interesse. Da anni, però, si accumulano problemi per i Responsabili delle Organizzazioni, perché non viene più garantita loro una continuità. Come per la costruzione delle strade, ultimamente sono stati messi appaltate quasi tutte le attività dei Servizi. Ciò significa che le Organizzazioni no profit –spesso nate esclusivamente per la gestione di determinate strutture – si trovano ad affrontare una pesate gara d’appalto in concorrenza con altre Associazioni. È alto il rischio che, soprattutto le piccole Associazioni, incorrano in errori formali, proprio per la mancanza di esperienza e di routine. Per questo ci sono molte insicurezze, che pesano anche sui dipendenti che devono continuamente temere per il loro posto di lavoro. Nessun buon presupposto per il terzo Settore, quindi. La nuova Legge sugli appalti pubblici, entrata in vigore ca. un anno fa, regolamenta in una specifica sezione l’assegnazione dei Servizi di questo tipo. Nella maggior parte dei casi non è necessaria la gara d’appalto, perché sono presenti alternative migliori. Nella prassi questa nuova disposizione non è stata ancora applicata. Il timore di eventuali ricorsi di concorrenti e di lunghi procedimenti giudiziari ha il suo peso, tant’è che continuano a svolgersi le gare d’appalto. Diventa urgente, quindi, che per questa sezione della Legge sugli appalti, vengano stilate delle linee guida operative e che vengano consultate le corporazioni interessate – sia quelle in concorso, sia quelle proponenti. La Federazione si impegna insieme ai rappresentanti politici e agli Enti competenti per individuare gli strumenti più idonei per una futura assegnazione dei Servizi socio-sanitari, affinché non valga la carta migliore, ma che la gestione di questi venga affidata ai partner più qualificati ed affidabili. In questo modo sarà possibile orientare la migliore e più efficace offerta a vantaggio degli Enti erogatori, delle organizzazioni di pubblica utilità, ma soprattutto dei cittadini quali destinatari finali.
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