21.04.2021
Covid-19 vaccinazione obbligatoria - Posizione della Federazione per il Sociale e la Sanità
Covid-19Federazione - Direttivo
Federazione per il Sociale e la Sanità
La recente introduzione della vaccinazione obbligatoria in tutta la nazione per il personale sanitario e un certo numero di operatori sociali è stata fonte di controversie, poiché il rifiuto di vaccinarsi può comportare la sospensione dal lavoro. Anche se la volontà di vaccinarsi è alta, la resistenza di alcuni è forte e gli argomenti contro la vaccinazione sono mescolati con una grande varietà di giustificazioni, comprese le teorie della cospirazione. Il Direttivo della Federazione per il Sociale e la Sanità presenta i suoi vari punti di vista sull'argomento e considera quale posizione la stessa Federazione dovrebbe prendere in rappresentanza delle sue organizzazioni socie.
Si afferma quindi che la Federazione è favorevole al fatto che la protezione delle persone assistite nel settore sanitario e sociale abbia la massima priorità e che debba essere ancorata alla comprensione dei valori di tutte le persone che lavorano in questo ambiente, comunque in modo da evitare ogni rischio. Nel caso di persone particolarmente vulnerabili, è indispensabile che possano ricevere tutto il sostegno previsto sotto ogni aspetto e in tutta sicurezza. Affinché ciò sia possibile, il personale interessato in tutte le categorie professionali deve osservare le misure necessarie a questo scopo. La Federazione per il Sociale e la Sanità non commenta il modo in cui sono stati stabiliti gli obblighi di vaccinazione dal Governo a Roma per alcune categorie professionali, perché le rivendicazioni decisionali individuali e le basi di reddito sono in contrasto con le rivendicazioni giuridiche delle persone assistite. Tuttavia, si nota che già ci sono altri obblighi fondamentali ed elevati standard etici associati all'esercizio di queste attività professionali.
Si afferma quindi che la Federazione è favorevole al fatto che la protezione delle persone assistite nel settore sanitario e sociale abbia la massima priorità e che debba essere ancorata alla comprensione dei valori di tutte le persone che lavorano in questo ambiente, comunque in modo da evitare ogni rischio. Nel caso di persone particolarmente vulnerabili, è indispensabile che possano ricevere tutto il sostegno previsto sotto ogni aspetto e in tutta sicurezza. Affinché ciò sia possibile, il personale interessato in tutte le categorie professionali deve osservare le misure necessarie a questo scopo. La Federazione per il Sociale e la Sanità non commenta il modo in cui sono stati stabiliti gli obblighi di vaccinazione dal Governo a Roma per alcune categorie professionali, perché le rivendicazioni decisionali individuali e le basi di reddito sono in contrasto con le rivendicazioni giuridiche delle persone assistite. Tuttavia, si nota che già ci sono altri obblighi fondamentali ed elevati standard etici associati all'esercizio di queste attività professionali.
Indietro