14.04.2022
Ucraina: Azione „Noi aiutiamo“
Altri entiFederazione per il Sociale e la Sanità
La Federazione per il Sociale e la Sanità ha avviato un'azione comunitaria per coordinare e organizzare l'aiuto necessario ai rifugiati di guerra ucraini nel miglior modo possibile sul territorio.
Il dramma della guerra in Ucraina e della popolazione in fuga ha scosso tutti. Molte persone in Alto Adige vorrebbero dare un loro contributo e sostegno. Per quanto riguarda le campagne di donazione e di aiuto nelle reti internazionali, diverse organizzazioni umanitarie in Alto Adige sono già attive e hanno avuto grande risonanza - il sito ‘Donazioni Sicure’ www.donazioni.bz.it offre una panoramica degli appelli più importanti.
Ma ogni giorno arrivano in Alto Adige anche persone in fuga, attualmente già oltre 1.300, che rimarranno per un periodo di tempo ancora imprevedibile nei vari Comuni dove trovano accoglienza.
„Poiché i servizi pubblici e l'assistenza non sempre riescono a intervenire rapidamente a causa di normative burocratiche, e poiché le associazioni e i gruppi locali sono pronte a fornire un valido supporto, noi come Federazione per il Sociale e la Sanità abbiamo avviato un'iniziativa in modo che, se necessario e possibile, le associazioni e le autorità delle varie comunità uniscano le forze per aiutare i rifugiati in modo congiunto e coordinato nelle rispettive località“, dice Wolfgang Obwexer, Presidente della Federazione per il Sociale e la Sanità.
Essendo presenti in molte zone altoatesine, hanno già dichiarato il consenso a collaborare: Caritas Diocesi Bolzano-Bressanone, Katholischer Familienverband Südtirols KFS, Katholischer Verband der Werktätigen KVW, Rete Centri Genitori Bambini VFG - Elki-Netz, Associazione delle Donne Coltivatrici Sudtirolesi SBO, Südtiroler Vinzenzgemeinschaft e Associazione campi gioco e ricreazione VKE. Hanno invitato a loro volta i gruppi e le associazioni locali a sedersi al tavolo per discutere insieme le possibilità di aiuto ove richiesto e per raccogliere l'appoggio di persone volenterose per mettere in moto le diverse iniziative di intervento.
Questa azione è stata concordata anche con Waltraud Deeg, Assessora provinciale per le Politiche sociali, e sarà pubblicizzata dalle istituzioni competenti.
„Invitiamo quindi anche ogni Sindaco e gli Assessori per il Sociale nei Comuni, a sostenere attivamente tali iniziative e, se possibile, ad assumerne il coordinamento affinché sia garantita una solida integrazione di tutte le iniziative tra di loro e con quelle dei servizi pubblici“, chiude Obwexer: „Saremmo lieti se con questo appello si potessero aggiungere altre iniziative a quelle già esistenti.“
Il dramma della guerra in Ucraina e della popolazione in fuga ha scosso tutti. Molte persone in Alto Adige vorrebbero dare un loro contributo e sostegno. Per quanto riguarda le campagne di donazione e di aiuto nelle reti internazionali, diverse organizzazioni umanitarie in Alto Adige sono già attive e hanno avuto grande risonanza - il sito ‘Donazioni Sicure’ www.donazioni.bz.it offre una panoramica degli appelli più importanti.
Ma ogni giorno arrivano in Alto Adige anche persone in fuga, attualmente già oltre 1.300, che rimarranno per un periodo di tempo ancora imprevedibile nei vari Comuni dove trovano accoglienza.
„Poiché i servizi pubblici e l'assistenza non sempre riescono a intervenire rapidamente a causa di normative burocratiche, e poiché le associazioni e i gruppi locali sono pronte a fornire un valido supporto, noi come Federazione per il Sociale e la Sanità abbiamo avviato un'iniziativa in modo che, se necessario e possibile, le associazioni e le autorità delle varie comunità uniscano le forze per aiutare i rifugiati in modo congiunto e coordinato nelle rispettive località“, dice Wolfgang Obwexer, Presidente della Federazione per il Sociale e la Sanità.
Essendo presenti in molte zone altoatesine, hanno già dichiarato il consenso a collaborare: Caritas Diocesi Bolzano-Bressanone, Katholischer Familienverband Südtirols KFS, Katholischer Verband der Werktätigen KVW, Rete Centri Genitori Bambini VFG - Elki-Netz, Associazione delle Donne Coltivatrici Sudtirolesi SBO, Südtiroler Vinzenzgemeinschaft e Associazione campi gioco e ricreazione VKE. Hanno invitato a loro volta i gruppi e le associazioni locali a sedersi al tavolo per discutere insieme le possibilità di aiuto ove richiesto e per raccogliere l'appoggio di persone volenterose per mettere in moto le diverse iniziative di intervento.
Questa azione è stata concordata anche con Waltraud Deeg, Assessora provinciale per le Politiche sociali, e sarà pubblicizzata dalle istituzioni competenti.
„Invitiamo quindi anche ogni Sindaco e gli Assessori per il Sociale nei Comuni, a sostenere attivamente tali iniziative e, se possibile, ad assumerne il coordinamento affinché sia garantita una solida integrazione di tutte le iniziative tra di loro e con quelle dei servizi pubblici“, chiude Obwexer: „Saremmo lieti se con questo appello si potessero aggiungere altre iniziative a quelle già esistenti.“
Indietro