18.05.2022
Dopo 5 anni è attivo il Registro Unico Nazionale del Terzo Settore RUNTS
Federazione per il Sociale e la SanitàIl Registro Unico Nazionale del Terzo Settore RUNTS costituisce il fulcro di tale chiarimento: chi conosce e soddisfa i prerequisiti descritti e si attiene ai relativi obblighi può anche usufruire dei benefici correlati. Va detto che il Codice, compreso l'allegato esplicativo, comprende quasi cento pagine. Inoltre, è prevista una trentina di regolamenti, che di fatto sono solo parzialmente operativi - per esempio, mancano ancora riferimenti più precisi sulle donazioni.
Tutte le associazioni devono affrontare molti problemi e di solito anche molti costi aggiuntivi per verificare la propria posizione e adattarla alle nuove normative. Per esempio, le rendicontazioni annuali o il bilancio devono essere preparati, adottati e caricati nel database del nuovo registro RUNTS secondo i criteri obbligatori, di cui è responsabile il Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali. Altri requisiti riguardano l'amministrazione finanziaria, che rende obbligatoria la contabilità ordinaria per le organizzazioni più grandi. Tra le novità per queste associazioni ci sono anche la designazione degli Organi di controllo e la nomina di Revisori contabili riconosciuti. La necessità di avere registri interni corretti e costantemente aggiornati sia dei soci che dei volontari non è nuova, ma è ora regolamentata in modo più chiaro. Allo stesso modo, i libri dell’associazione con le delibere devono essere disponibili e accessibili secondo determinate regole. L'obbligo di assicurare i volontari è stato esteso, in quanto ora riguarda anche la copertura contro gli infortuni e le malattie. Il personale dipendente e retribuito, invece, non può collaborare in volontariato per la stessa associazione e deve in ogni caso ricevere il salario minimo collettivo.
In Federazione sono stati seguiti da vicino il lavoro preparatorio e l'introduzione fin dall'inizio. Le numerose interpretazioni - anche contraddittorie - della materia e i ritardi nell'avvio del RUNTS, le molteplici proroghe del termine per l'adeguamento degli Statuti per il passaggio dal precedente Registro nazionale a un nuovo registro uniforme e statale e i chiarimenti in parte ancora mancanti sotto forma di regolamenti attuativi mettono a dura prova le associazioni e le federazioni. Inoltre, gli enti locali avanzano richieste amministrative altrettanto ampie, per esempio in relazione alla gestione dei contributi o agli elenchi comunali delle associazioni. Non c'è da stupirsi che molti responsabili di associazioni si lamentino del sovraccarico e pensino di sciogliere la loro associazione o almeno di chiudere il loro incarico in presidenza. Il problema riguarda organizzazioni di tutti i settori, come dimostrano le continue notizie dei media, il dibattito pubblico e l'attuale iniziativa di alcune organizzazioni provinciali con la petizione "Ehrenamt in Not".
Tuttavia, l'istituzione del nuovo Registro delle organizzazioni del Terzo Settore deve portare a un miglioramento della posizione delle associazioni: più volontariato, maggiore riconoscimento, più sicurezza, migliore collaborazione con la politica e le autorità, nonché trasparenza e visibilità del lavoro non profit. Affinché ciò avvenga, la Federazione per il Sociale e la Sanità sta spingendo per una massiccia semplificazione nell'ambito delle competenze della Provincia (per esempio nel settore dei contributi), per ulteriori agevolazioni per le associazioni di piccole e medie dimensioni nell'ambito dei compiti dello Stato e per un rafforzamento delle federazioni, in modo che possano fornire costantemente informazioni e assistenza di prima mano alle associazioni affiliate e, nella migliore delle ipotesi, assumere anche compiti amministrativi pratici per loro. Questa posizione è già stata sostenuta dalla Federazione da molti anni negli scambi con politica e autorità e sarà anche il punto centrale a breve della dichiarazione all'audizione con la prima Commissione legislativa del Consiglio della Provincia autonoma di Bolzano sul tema della Riforma del Terzo Settore.
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