06.09.2021
Riflessioni e visioni alla clausura della Federazione a Masatsch
Federazione per il Sociale e la Sanità
Verso il 30° anno di attività della Federazione nel 2023. Giornata di clausura della Federazione per il Sociale e la Sanità.
Lo scorso finesettimana la Federazione per il Sociale e la Sanità ha svolto la sua giornata di clausura: il Consiglio Direttivo e il personale della sede si sono incontrati all’Hotel Inclusivo Masatsch a Caldaro per riflettere insieme sulle attuali e le future sfide. Occasione d’incontro particolarmente apprezzata e frequentata, anche perché svolta in presenza dopo tanti mesi di collaborazione online. Il Consiglio Direttivo ha inoltre conosciuto personalmente i nuovi collaboratori e collaboratrici che di recente hanno iniziato nel Servizio per Gruppi di auto aiuto e in quello delle Associazioni di pazienti.
Per la Federazione la clausura ha permesso di fare il punto della situazione attuale, anche considerando gli effetti della pandemia nel nostro territorio, e di tracciare linee e visioni di futuro. È emerso che i temi sociali riguardano anche l’economia, il lavoro, la sanità, la ricerca, la mobilità.
Precise e interessanti idee per progetti pilota sono state sviluppate durante la clausura, che ora saranno da implementare.
La giornata si è conclusa con la formulazione di prospettive concrete per il lavoro futuro: il lavoro socio-politico su questioni essenziali per strutturare futuri piani operativi, che devono essere discusse in stretto scambio con le organizzazioni socie e con loro presentate - tra queste, la garanzia di assistenza per le persone non autosufficienti, la partecipazione e il coinvolgimento diretto delle organizzazioni di pazienti (‘niente su di noi senza di noi!’), l'attuazione della legge sull'Inclusione e la partecipazione delle persone con disabilità, la riforma del Terzo Settore con l'orientamento alla programmazione congiunta e vincolante dei servizi sociali (la cosiddetta co-progettazione), la salvaguardia delle prestazioni sanitarie nonostante la pandemia, nonché l'espansione dei servizi di riabilitazione territoriale e locale.
L’attenzione e l’ascolto dedicati alle 60 organizzazioni socie che sostanzialmente sono la Federazione, l’intenso lavoro in rete con organizzazioni del pubblico e del privato sociale, le partnership in atto e quelle auspicate, la cooperazione con la politica tramite scambio di esperienze e programmazione partecipata – questi in breve alcuni dei punti di forza, su cui poggiare in futuro per dare voce e spazio a quelle situazioni che, nella nostra società, possono contare sul sostegno qualificato e differenziato delle organizzazioni socie.
Lo scorso finesettimana la Federazione per il Sociale e la Sanità ha svolto la sua giornata di clausura: il Consiglio Direttivo e il personale della sede si sono incontrati all’Hotel Inclusivo Masatsch a Caldaro per riflettere insieme sulle attuali e le future sfide. Occasione d’incontro particolarmente apprezzata e frequentata, anche perché svolta in presenza dopo tanti mesi di collaborazione online. Il Consiglio Direttivo ha inoltre conosciuto personalmente i nuovi collaboratori e collaboratrici che di recente hanno iniziato nel Servizio per Gruppi di auto aiuto e in quello delle Associazioni di pazienti.
Per la Federazione la clausura ha permesso di fare il punto della situazione attuale, anche considerando gli effetti della pandemia nel nostro territorio, e di tracciare linee e visioni di futuro. È emerso che i temi sociali riguardano anche l’economia, il lavoro, la sanità, la ricerca, la mobilità.
Precise e interessanti idee per progetti pilota sono state sviluppate durante la clausura, che ora saranno da implementare.
La giornata si è conclusa con la formulazione di prospettive concrete per il lavoro futuro: il lavoro socio-politico su questioni essenziali per strutturare futuri piani operativi, che devono essere discusse in stretto scambio con le organizzazioni socie e con loro presentate - tra queste, la garanzia di assistenza per le persone non autosufficienti, la partecipazione e il coinvolgimento diretto delle organizzazioni di pazienti (‘niente su di noi senza di noi!’), l'attuazione della legge sull'Inclusione e la partecipazione delle persone con disabilità, la riforma del Terzo Settore con l'orientamento alla programmazione congiunta e vincolante dei servizi sociali (la cosiddetta co-progettazione), la salvaguardia delle prestazioni sanitarie nonostante la pandemia, nonché l'espansione dei servizi di riabilitazione territoriale e locale.
L’attenzione e l’ascolto dedicati alle 60 organizzazioni socie che sostanzialmente sono la Federazione, l’intenso lavoro in rete con organizzazioni del pubblico e del privato sociale, le partnership in atto e quelle auspicate, la cooperazione con la politica tramite scambio di esperienze e programmazione partecipata – questi in breve alcuni dei punti di forza, su cui poggiare in futuro per dare voce e spazio a quelle situazioni che, nella nostra società, possono contare sul sostegno qualificato e differenziato delle organizzazioni socie.
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