02.10.2018
L’amministrazione di sostegno riguarda tutti
Amministrazione di sostegnoFederazione per il Sociale e la Sanità
La limitazione della propria autonomia è sempre una questione delicata. Quando però le persone adulte non riescono più a gestire alcuni aspetti della loro vita, potrebbero avere bisogno di aiuto. Il Tribunale, in questi casi, può nominare un amministratore di sostegno. Un convegno organizzato dalla Federazione per il Sociale e la Sanità ha analizzato lo stato attuale ed i futuri sviluppi dell’istituto. Le amministrazioni di sostegno in alto Adige, ad oggi, sono circa 3000. Ogni anno 500 richieste, la tendenza è il loro aumento.
Prima o poi potrebbe riguardare chiunque. Al più tardi, in età avanzata, si potrebbe avere bisogno di essere aiutati. In particolare, in caso di infermità o menomazione che limiti la nostra possibilità di tutelare i nostri interessi economici, amministrativi, giuridici o personali potrebbe essere opportuno contare del supporto di una persona di fiducia. In effetti, sono sempre più le persone che non riescono più a gestire le loro vite da sole o anche solo alcuni aspetti.
La perdita di capacità cognitiva in età avanzata, un incidente, una malattia, un problema di dipendenza, molte sono le cause che possono determinare un bisogno di aiuto. A loro protezione il Tribunale può nominare un amministratore di sostegno. Questo, quindi, supporta quanto più possibile l'interessato. Si prende cura della persona a lui affidata, e del suo benessere. Se necessario, gestisce le finanze secondo le sue necessità, lo rappresenta nelle questioni di carattere burocratico e amministrative che lo riguardano.
Al convegno “l’Amministrazione di sostegno in Alto Adige” tenutosi martedì 2 ottobre 2018 presso la Camera di Commercio di Bolzano si sono potuti confrontare esperti e rappresentanti di diverse istituzioni nazionali e locali. La Federazione per il Sociale e la Sanità, che ha organizzato questo importante convegno, dal 2006 gestisce il Servizio per l’amministrazione di sostegno che offre consulenza e accompagnamento nel procedimento.
“Se in passato alle persone con una limitata capacità di agire veniva nominato un tutore o un curatore e, pertanto, le persone fragili venivano interdette o inabilitate, oggi, quasi senza eccezioni in questi casi viene applicata l’amministrazione di sostegno. “Un enorme passo in avanti “ dichiara la Presidente della Federazione Dorotea Postal in apertura del convegno. In Alto Adige sono circa 3000 le amministrazioni di sostegno. Gli amministratori di sostegno si mettono a disposizione dei beneficiari svolgendo una particolare forma di volontariato considerato che loro stessi sono responsabili per le attività che pongono in essere per i loro assistiti. Gli amministratori di sostegno sono gravati da una grande responsabilità e, generalmente, vengono nominati i familiari.
Quest’estate la Provincia ha emanato una propria legge provinciale (L.P. 12 del 16.07.2018) per la promozione dell’amministrazione di sostegno in Alto Adige che porta un po’ di sollievo e maggiori garanzie agli amministratori di sostegno volontari. L’assessora Martha Stocker ha esposto al convegno i punti chiave della normativa. “Vogliamo riconoscere le attività degli amministratori di sostegno e dare loro anche maggiore sicurezza”, sottolinea l’assessora Stocker. Oltre all’elenco provinciale degli amministratori di sostegno, alle misure di sensibilizzazione e coordinamento, sono previste due nuove possibilità completamente nuove per tutelare gli amministratori di sostegno che vengono nominati al di fuori della cerchia familiare: da una parte la normativa provinciale prevede la copertura per le spese per la stipula di una polizza assicurativa dalla responsabilità civile e tutela legale, dall’altra, è prevista la possibilità per l’amministratore di sostegno di vedersi riconoscere un rimborso spese o la liquidazione dell'indennità nei casi di beneficiari in difficili condizioni economiche.
“l’amministratore di sostegno svolge il proprio incarico a titolo gratuito e non è una professione. Per questo motivo non è previsto un compenso ma, eventualmente, se il giudice la riconosce, la liquidazione di una indennità. Ci sono persone che non hanno mezzi economici nemmeno per far fronte alle spese quotidiane che l’amministratore di sostegno magari sostiene per loro. Pertanto, è importante che la Provincia abbia riconosciuto tale bisogno ed intervenga, così Roberta Rigamonti, coordinatrice del Servizio per l’amministrazione di sostegno della Federazione. Il Servizio per l’amministrazione di sostegno è presente in diversi Comuni della Provincia attraverso sportelli ad hoc per offrire consulenze a tutti i/le cittadini/e interessati/e. Le consulenze territoriali sono ora possibili grazie al sostegno della Provincia Autonoma di Bolzano e del Consorzio dei Comuni dell’Alto Adige.
Chi intende presentare un ricorso (domanda) per la nomina di un amministratore di sostegno può anche decidere di occuparsene da solo. Tanti cittadini però preferiscono conferire alla Federazione questo incarico che può aiutare i cittadini a seguire il procedimento a costi ridotti. In questo caso due giuriste sono a disposizione per rispondere alle domande sull’amministrazione di sostegno e per accompagnare i cittadini durante il procedimento in Tribunale sino alla nomina dell’amministratore di sostegno.
Le attività principali del Servizio riguardano, appunto, la (prima) consulenza gratuita per l’illustrazione del caso, la raccolta ed esame della documentazione necessaria ed infine, la redazione del ricorso che dovrà contenere le informazioni più importanti per la decisione del giudice. Normalmente il lavoro non consiste solo nella redazione dell’atto ma molto di più. Importantissimo è l’accompagnamento dei beneficiari e delle loro famiglie, l’attenzione e l’ascolto.
Prima o poi potrebbe riguardare chiunque. Al più tardi, in età avanzata, si potrebbe avere bisogno di essere aiutati. In particolare, in caso di infermità o menomazione che limiti la nostra possibilità di tutelare i nostri interessi economici, amministrativi, giuridici o personali potrebbe essere opportuno contare del supporto di una persona di fiducia. In effetti, sono sempre più le persone che non riescono più a gestire le loro vite da sole o anche solo alcuni aspetti.
La perdita di capacità cognitiva in età avanzata, un incidente, una malattia, un problema di dipendenza, molte sono le cause che possono determinare un bisogno di aiuto. A loro protezione il Tribunale può nominare un amministratore di sostegno. Questo, quindi, supporta quanto più possibile l'interessato. Si prende cura della persona a lui affidata, e del suo benessere. Se necessario, gestisce le finanze secondo le sue necessità, lo rappresenta nelle questioni di carattere burocratico e amministrative che lo riguardano.
Al convegno “l’Amministrazione di sostegno in Alto Adige” tenutosi martedì 2 ottobre 2018 presso la Camera di Commercio di Bolzano si sono potuti confrontare esperti e rappresentanti di diverse istituzioni nazionali e locali. La Federazione per il Sociale e la Sanità, che ha organizzato questo importante convegno, dal 2006 gestisce il Servizio per l’amministrazione di sostegno che offre consulenza e accompagnamento nel procedimento.
“Se in passato alle persone con una limitata capacità di agire veniva nominato un tutore o un curatore e, pertanto, le persone fragili venivano interdette o inabilitate, oggi, quasi senza eccezioni in questi casi viene applicata l’amministrazione di sostegno. “Un enorme passo in avanti “ dichiara la Presidente della Federazione Dorotea Postal in apertura del convegno. In Alto Adige sono circa 3000 le amministrazioni di sostegno. Gli amministratori di sostegno si mettono a disposizione dei beneficiari svolgendo una particolare forma di volontariato considerato che loro stessi sono responsabili per le attività che pongono in essere per i loro assistiti. Gli amministratori di sostegno sono gravati da una grande responsabilità e, generalmente, vengono nominati i familiari.
Quest’estate la Provincia ha emanato una propria legge provinciale (L.P. 12 del 16.07.2018) per la promozione dell’amministrazione di sostegno in Alto Adige che porta un po’ di sollievo e maggiori garanzie agli amministratori di sostegno volontari. L’assessora Martha Stocker ha esposto al convegno i punti chiave della normativa. “Vogliamo riconoscere le attività degli amministratori di sostegno e dare loro anche maggiore sicurezza”, sottolinea l’assessora Stocker. Oltre all’elenco provinciale degli amministratori di sostegno, alle misure di sensibilizzazione e coordinamento, sono previste due nuove possibilità completamente nuove per tutelare gli amministratori di sostegno che vengono nominati al di fuori della cerchia familiare: da una parte la normativa provinciale prevede la copertura per le spese per la stipula di una polizza assicurativa dalla responsabilità civile e tutela legale, dall’altra, è prevista la possibilità per l’amministratore di sostegno di vedersi riconoscere un rimborso spese o la liquidazione dell'indennità nei casi di beneficiari in difficili condizioni economiche.
“l’amministratore di sostegno svolge il proprio incarico a titolo gratuito e non è una professione. Per questo motivo non è previsto un compenso ma, eventualmente, se il giudice la riconosce, la liquidazione di una indennità. Ci sono persone che non hanno mezzi economici nemmeno per far fronte alle spese quotidiane che l’amministratore di sostegno magari sostiene per loro. Pertanto, è importante che la Provincia abbia riconosciuto tale bisogno ed intervenga, così Roberta Rigamonti, coordinatrice del Servizio per l’amministrazione di sostegno della Federazione. Il Servizio per l’amministrazione di sostegno è presente in diversi Comuni della Provincia attraverso sportelli ad hoc per offrire consulenze a tutti i/le cittadini/e interessati/e. Le consulenze territoriali sono ora possibili grazie al sostegno della Provincia Autonoma di Bolzano e del Consorzio dei Comuni dell’Alto Adige.
Chi intende presentare un ricorso (domanda) per la nomina di un amministratore di sostegno può anche decidere di occuparsene da solo. Tanti cittadini però preferiscono conferire alla Federazione questo incarico che può aiutare i cittadini a seguire il procedimento a costi ridotti. In questo caso due giuriste sono a disposizione per rispondere alle domande sull’amministrazione di sostegno e per accompagnare i cittadini durante il procedimento in Tribunale sino alla nomina dell’amministratore di sostegno.
Le attività principali del Servizio riguardano, appunto, la (prima) consulenza gratuita per l’illustrazione del caso, la raccolta ed esame della documentazione necessaria ed infine, la redazione del ricorso che dovrà contenere le informazioni più importanti per la decisione del giudice. Normalmente il lavoro non consiste solo nella redazione dell’atto ma molto di più. Importantissimo è l’accompagnamento dei beneficiari e delle loro famiglie, l’attenzione e l’ascolto.
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