23.03.2018
Insieme funziona tutto meglio: 25 anni della Federazione per il Sociale e la Sanità
Federazione per il Sociale e la Sanità
Rappresentare le richieste e i bisogni delle persone che si trovano ad affrontare grandi sfide di vita. Partecipare, portando la forza della propria esperienza e soprattutto poter essere coinvolti nelle scelte. Raggiungere insieme maggiori obiettivi. Sono state queste le riflessioni che hanno contribuito a creare la Federazione 25 fa.
Le foto del evento
Venerdì 23 marzo 2018 la Federazione per il Sociale e la Sanità si è riunita per l’Assemblea Generale e ha celebrato l’anniversario dei 25 anni. Erano presenti numerevoli persone e volontari attivi nelle organizzazioni non profit del territorio che hanno festeggiato insieme agli ospiti d’onore, quali il Vescovo Ivo Muser, l’Assessora Martha Stocker e il notaio Walter Crepaz.
Tutto è incominciato molto in piccolo. Nel 1993 grazie all'iniziativa di 14 associazioni di persone con disabilità è stata fondata la Federazione per il Sociale e la Sanità come "Federazione delle Associazioni sociali". Oggi le associazioni socie sono diventate 55, tutte attive nell’Ambito Sociale e Sanitario, con lo scopo comune di migliorare le condizioni di vita delle persone più fragili. Se all’inizio la Federazione era costituita da 14 organizzazioni attive nel settore della disabilità, ben presto il cerchio si allargò abbracciando anche altri ambiti come quello delle malattie croniche, dell’assistenza a minori e giovani, dei servizi per anziani e della salute mentale. Ora la Federazione raccoglie ben 55 organizzazioni sociali e sanitarie con più di 46.000 soci, appartenenti a tutti i gruppi linguistici, e oltre a informazioni e consulenze offre diversi servizi. Lo scopo comune è quello di migliorare le condizioni di vita dei più svantaggiati: la salute e il benessere sociale sono una priorità per tutti.
Il 25° anniversario è stata l'occasione per ringraziare le molte persone che dedicano, con entusiasmo, energia, idee e tempo. Martin Telser, Presidente della Federazione ha detto: "Grazie di cuore a tutti i volontari e ai collaboratori!” e ha sottolineato: " Proprio sui funzionari delle organizzazioni di utilità pubblica pesano sempre più grandi responsabilità ed è sempre più difficile trovare persone disposte ad assumersela!"
La festa al Museion di Bolzano è stata un’occasione per ricordare e valutare i passi più importanti della Federazione. È stato raggiunto tanto in questi 25 anni: la Federazione ha contribuito notevolmente all'abbattimento delle barriere architettoniche in Alto Adige e agli sviluppi dell'assegno di cura. Anche le innumerevoli misure a favore delle persone con disabilità sono contrassegnate chiaramente dal contributo della Federazione. Negli ultimi anni, inoltre gli sforzi della Federazione hanno avuto un gran valore nella Sanità favorendo la partecipazione dei pazienti e sostenendo la loro voce, influendo così nel processo di riorganizzazione e modernizzazione del Sistema Sanitario.
Infine il Presidente Martin Telser, la Vicepresidente Dorotea Postal e il Direttore Georg Leimstädtner hanno trattato il futuro panorama verso il quale la politica sociale e sanitaria dovrebbe andare.
“Il settore delle organizzazioni di pubblica utilità sta cambiando. Le nuove strutture nella Sanità portano con sé incertezze per molte persone, il volontariato si trova in una fase di svolta, le attività devono rispondere a maggiori criteri di qualità e a numerose normative, e anche le forme di finanziamento sono cambiate”, ha detto Georg Leimstädtner.
E Dorotea Postal ha affermato: “Dobbiamo tener conto di ciò che sta cambiando e avere il coraggio di provare qualcosa di nuovo, senza ostinarsi a portare avanti solo quanto è già a disposizione. La Federazione si esprime a favore di politiche sociali più attive, che non intervengono solo in caso di pressioni dovute a eventi di attualità. Serve assolutamente una maggiore pianificazione”. Per quanto riguarda l'assistenza sanitaria la Federazione si augura non solo una riforma organizzativa ma anche che questa vada concretamente incontro ai pazienti. Particolarmente importante è una riduzione delle liste d'attesa e una maggiore partecipazione dei pazienti. Le organizzazioni non profit, d'altro canto, hanno bisogno di migliori condizioni generali e di budget più consistenti per il finanziamento di forme nuove e innovative di sostegno per le persone con fragilità.
Le foto del evento
Venerdì 23 marzo 2018 la Federazione per il Sociale e la Sanità si è riunita per l’Assemblea Generale e ha celebrato l’anniversario dei 25 anni. Erano presenti numerevoli persone e volontari attivi nelle organizzazioni non profit del territorio che hanno festeggiato insieme agli ospiti d’onore, quali il Vescovo Ivo Muser, l’Assessora Martha Stocker e il notaio Walter Crepaz.
Tutto è incominciato molto in piccolo. Nel 1993 grazie all'iniziativa di 14 associazioni di persone con disabilità è stata fondata la Federazione per il Sociale e la Sanità come "Federazione delle Associazioni sociali". Oggi le associazioni socie sono diventate 55, tutte attive nell’Ambito Sociale e Sanitario, con lo scopo comune di migliorare le condizioni di vita delle persone più fragili. Se all’inizio la Federazione era costituita da 14 organizzazioni attive nel settore della disabilità, ben presto il cerchio si allargò abbracciando anche altri ambiti come quello delle malattie croniche, dell’assistenza a minori e giovani, dei servizi per anziani e della salute mentale. Ora la Federazione raccoglie ben 55 organizzazioni sociali e sanitarie con più di 46.000 soci, appartenenti a tutti i gruppi linguistici, e oltre a informazioni e consulenze offre diversi servizi. Lo scopo comune è quello di migliorare le condizioni di vita dei più svantaggiati: la salute e il benessere sociale sono una priorità per tutti.
Il 25° anniversario è stata l'occasione per ringraziare le molte persone che dedicano, con entusiasmo, energia, idee e tempo. Martin Telser, Presidente della Federazione ha detto: "Grazie di cuore a tutti i volontari e ai collaboratori!” e ha sottolineato: " Proprio sui funzionari delle organizzazioni di utilità pubblica pesano sempre più grandi responsabilità ed è sempre più difficile trovare persone disposte ad assumersela!"
La festa al Museion di Bolzano è stata un’occasione per ricordare e valutare i passi più importanti della Federazione. È stato raggiunto tanto in questi 25 anni: la Federazione ha contribuito notevolmente all'abbattimento delle barriere architettoniche in Alto Adige e agli sviluppi dell'assegno di cura. Anche le innumerevoli misure a favore delle persone con disabilità sono contrassegnate chiaramente dal contributo della Federazione. Negli ultimi anni, inoltre gli sforzi della Federazione hanno avuto un gran valore nella Sanità favorendo la partecipazione dei pazienti e sostenendo la loro voce, influendo così nel processo di riorganizzazione e modernizzazione del Sistema Sanitario.
Infine il Presidente Martin Telser, la Vicepresidente Dorotea Postal e il Direttore Georg Leimstädtner hanno trattato il futuro panorama verso il quale la politica sociale e sanitaria dovrebbe andare.
“Il settore delle organizzazioni di pubblica utilità sta cambiando. Le nuove strutture nella Sanità portano con sé incertezze per molte persone, il volontariato si trova in una fase di svolta, le attività devono rispondere a maggiori criteri di qualità e a numerose normative, e anche le forme di finanziamento sono cambiate”, ha detto Georg Leimstädtner.
E Dorotea Postal ha affermato: “Dobbiamo tener conto di ciò che sta cambiando e avere il coraggio di provare qualcosa di nuovo, senza ostinarsi a portare avanti solo quanto è già a disposizione. La Federazione si esprime a favore di politiche sociali più attive, che non intervengono solo in caso di pressioni dovute a eventi di attualità. Serve assolutamente una maggiore pianificazione”. Per quanto riguarda l'assistenza sanitaria la Federazione si augura non solo una riforma organizzativa ma anche che questa vada concretamente incontro ai pazienti. Particolarmente importante è una riduzione delle liste d'attesa e una maggiore partecipazione dei pazienti. Le organizzazioni non profit, d'altro canto, hanno bisogno di migliori condizioni generali e di budget più consistenti per il finanziamento di forme nuove e innovative di sostegno per le persone con fragilità.
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