18.11.2016
Federazione: adeguamenti positivi del sistema di sostegno sulla non autosufficienza
Federazione per il Sociale e la Sanità
Con attenzione la Federazione sta seguendo gli sviluppi del sistema di sostegno alla non autosufficienza. Vengono accolti favorevolmente i cambiamenti deliberati ora dalla Giunta provinciale.
Dalla sua introduzione nel 2008 l'assegno di cura è diventato un'importante forma di sostegno per le persone non autosufficienti e quindi per un gran numero di famiglie altoatesine. "Lo sviluppo del sistema e le modifiche ora decise dalla Giunta, avvenute anche con la proposta della Federazione, sono molto positive anche per noi", afferma Martin Telser, presidente della Federazione per il Sociale e la Sanità.
"Ogni situazione di cura è specifica e unica", spiega Telser, "e questo fatto deve essere preso sempre in debita considerazione. C’è bisogno di maggior flessibilità. Bisogna garantire alle persone bisognose la più ampia gamma possibile di servizi e, allo stesso tempo, si devono semplificare tutte le procedure burocratiche." Per la Federazione quindi è molto importante che la normativa sui buoni-servizio diventi più flessibile e assicurare che in futuro le persone possano richiedere i servizi e prestazioni non solo al Servizio di assistenza domiciliare ma anche ad altri servizi professionali accreditati. Inoltre è anche positivo che i buoni-servizio adesso possano essere utilizzati anche per richiedere servizi “semplici” come l’accompagnamento, la consulenza, il cucinare, l'aiuto domestico. Anche in questo caso, le esigenze delle organizzazioni a pubblica utilità sono state accolte.
Bisogna considerare che non è sempre solo l’età a condizionare la necessità di cura. Molte persone, a causa di una disabilità o di una malattia cronica, hanno bisogno di diversi interventi di assistenza. In loro aiuto interviene sia il sistema pubblico grazie agli interventi a sostegno della non-autosufficienza che i molti servizi professionali, tra i quali quelli offerti anche dalle organizzazioni socie della Federazione, che sostengono proprio queste persone bisognose.
Pertanto, anche i servizi professionali offerti dalle organizzazioni non-profit dovrebbero essere meglio integrati e utilizzati, in quanto in alcune situazioni possono essere in grado di fornire la migliore assistenza", ha detto Telser.
Telser prende in parola l’Assessora Martha Stocker che ha promesso che nell'elaborazione delle nuove e concrete disposizioni ci sarà uno stretto coinvolgimento della Federazione che rappresenta oltre 50 organizzazioni affiliate.
Piacciono anche le nuove norme in materia di controlli – introdotte anche queste su indicazione della Federazione: non ha, infatti, molto senso che le persone con disabilità permanente debbano riconfermare periodicamente il loro stato di salute. Adesso, queste, saranno esentate dall'obbligo di presentare ogni tre anni, il certificato medico.
Tutto ciò dovrebbe, quindi, portare alla modifica della la legge 9/2007 sulla non autosufficienza. "A quasi dieci anni dall'applicazione e sperimentazione del sistema è evidente la necessità di modificare la legge", secondo Martin Telser: "Ci auguriamo che in quest’occasione si possano integrare altri aspetti per esempio quando si tratta di persone che a causa di malattie croniche hanno bisogno di servizi di assistenza specifici."
Dalla sua introduzione nel 2008 l'assegno di cura è diventato un'importante forma di sostegno per le persone non autosufficienti e quindi per un gran numero di famiglie altoatesine. "Lo sviluppo del sistema e le modifiche ora decise dalla Giunta, avvenute anche con la proposta della Federazione, sono molto positive anche per noi", afferma Martin Telser, presidente della Federazione per il Sociale e la Sanità.
"Ogni situazione di cura è specifica e unica", spiega Telser, "e questo fatto deve essere preso sempre in debita considerazione. C’è bisogno di maggior flessibilità. Bisogna garantire alle persone bisognose la più ampia gamma possibile di servizi e, allo stesso tempo, si devono semplificare tutte le procedure burocratiche." Per la Federazione quindi è molto importante che la normativa sui buoni-servizio diventi più flessibile e assicurare che in futuro le persone possano richiedere i servizi e prestazioni non solo al Servizio di assistenza domiciliare ma anche ad altri servizi professionali accreditati. Inoltre è anche positivo che i buoni-servizio adesso possano essere utilizzati anche per richiedere servizi “semplici” come l’accompagnamento, la consulenza, il cucinare, l'aiuto domestico. Anche in questo caso, le esigenze delle organizzazioni a pubblica utilità sono state accolte.
Bisogna considerare che non è sempre solo l’età a condizionare la necessità di cura. Molte persone, a causa di una disabilità o di una malattia cronica, hanno bisogno di diversi interventi di assistenza. In loro aiuto interviene sia il sistema pubblico grazie agli interventi a sostegno della non-autosufficienza che i molti servizi professionali, tra i quali quelli offerti anche dalle organizzazioni socie della Federazione, che sostengono proprio queste persone bisognose.
Pertanto, anche i servizi professionali offerti dalle organizzazioni non-profit dovrebbero essere meglio integrati e utilizzati, in quanto in alcune situazioni possono essere in grado di fornire la migliore assistenza", ha detto Telser.
Telser prende in parola l’Assessora Martha Stocker che ha promesso che nell'elaborazione delle nuove e concrete disposizioni ci sarà uno stretto coinvolgimento della Federazione che rappresenta oltre 50 organizzazioni affiliate.
Piacciono anche le nuove norme in materia di controlli – introdotte anche queste su indicazione della Federazione: non ha, infatti, molto senso che le persone con disabilità permanente debbano riconfermare periodicamente il loro stato di salute. Adesso, queste, saranno esentate dall'obbligo di presentare ogni tre anni, il certificato medico.
Tutto ciò dovrebbe, quindi, portare alla modifica della la legge 9/2007 sulla non autosufficienza. "A quasi dieci anni dall'applicazione e sperimentazione del sistema è evidente la necessità di modificare la legge", secondo Martin Telser: "Ci auguriamo che in quest’occasione si possano integrare altri aspetti per esempio quando si tratta di persone che a causa di malattie croniche hanno bisogno di servizi di assistenza specifici."
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