22.08.2014
Necessarie modifiche alla Legge Omnibus
Federazione per il Sociale e la SanitàL'eliminazione definitiva di commissioni compartecipate non può essere accettata. La Federazione per il Sociale e la Sanità ha incontrato ieri l'Assessora provinciale Martha Stocker e ribadito l'inaccettabilità di diversi interventi previsti nella Legge Omnibus: adeguamento all'inflazione per le pensioni d'invalidità, eliminazione di consulte e di possibilità di ricorso.
Le diverse misure per il sociale e la sanità contenute nel disegno di legge 16/14 (cosiddetta „Legge Omnibus“) non trovano l'assenso della Federazione. Già al momento in cui è stato reso noto il disegno di legge i rappresentanti delle associazioni degli invalidi civili avevano reagito contro l'abolizione dell'automatico adeguamento all'inflazione per le pensioni d'invalidità che, seppure più alte che nel resto d'Italia, sono talmente modeste da non poterci comunque vivere.Durante il colloquio di ieri l'Assessora provinciale Martha Stocker ha segnalato ora la disponibilità a distanziarsi da questo proposito. Martin Telser, presidente della Federazione può tirare un sospiro di sollievo: „Che l'Amministrazione Provinciale intraprenda simili scelte senza discuterne prima dettagliatamente con le associazioni sociali desta preoccupazione. Almeno abbiamo trovato una via per recuperare questa discussione con l'Assessora, con le direzioni di dipartimento competenti in materia e, in vista di una discussione aperta sui disegni di legge presso il Consiglio Provinciale, anche assieme a tutte le nostre organizzazioni associate. In tal modo anche queste hanno l'opportunità di prima mano di conoscere le modifiche previste e commentarne i motivi.“
Subito dopo aver saputo della Legge Omnibus, il Direttivo della Federazione aveva già trasmesso all'Assessora Stocker una presa di posizione sui principali contenuti e aveva anche risposto bocciando vari punti: per esempio la possibilità di ricorso in seconda istanza deve rimanere, si dovrebbe intervenire preventivamente per evitarli sulla base di precise scelte a primo livello.
Inoltre nella Federazione non si comprende il fatto che le consulte vengano abolite senza altra soluzione alternativa, con la motivazione che sarebbero troppo macchinose e convocate solo raramente. „Abbiamo insistito per anni affinché le persone e il Terzo Settore vengano coinvolti fortemente quando si tratti di pianificazioni in ambito sociale e sanitario, coerentemente con ‚niente per noi senza di noi‘. Solo con grande fatica è stato possibile piccoli passi in ambito sanitario. Naturalmente ogni commissione potrebbe essere strutturata e organizzata ancora meglio, ma la totale abolizione di queste opportunità di parola e partecipazione non può essere accettata. Nella stessa legge la Consulta per la Famiglia appena creata dovrebbe pur sempre essere addirittura ampliata“, aggiunge Georg Leimstädtner, direttore della Federazione.
Si tratta in concreto della Consulta provinciale per il Sociale, della Consulta provinciale per la Sanità, del Comitato civico per la Sanità e della Commissione per la Riforma Clinica. Il fatto che avvengano continuamente incontri specifici non basta alla Federazione: „Queste consulte hanno il compito di seguire con continuità tutti gli sviluppi, di commentarli e quindi di garantire un processo costante di coinvolgimento anche di quelle organizzazioni che rappresentano in fondo al meglio i destinatari della Sanità e del Sociale: le organizzazioni di pazienti“, sottolinea Martin Telser. Sono nel frattempo 54 le organizzazioni di pubblica utilità che consolidano la rete della Federazione e in tal modo intendono conquistare maggiore ascolto. L'attuale Legge Omnibus ne offre sufficiente possibilità.
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