10.06.2022
Alleggerire il peso che grava sul volontariato e riformare il sistema contributivo
Federazione per il Sociale e la Sanità
La Federazione per il Sociale e la Sanità propone una riforma del sistema di contributi per l’associazionismo. Questo alleggerirebbe notevolmente il volontariato. L'Alto Adige è competente in materia e non deve aspettare le norme da Roma.
Attualmente, molte associazioni non profit altoatesine sono in fermento perché gli obblighi normativi e fiscali incrinano sempre più l’entusiasmo dei loro volontari, soprattutto quelli con funzioni direttive. Il timore è che molti di loro rinuncino, prima o poi, a causa dell’eccessivo tempo e impegno necessari per adempiere a numerosi e svariati vincoli amministrativi e burocratici.
"Tuttavia, la colpa non è solo delle mutate condizioni imposte da Roma. In Alto Adige molta burocrazia è fatta in casa", sottolinea il presidente della Federazione Wolfgang Obwexer: "Gli uffici provinciali e i Comuni non facilitano il lavoro delle associazioni. Ci sarebbe invece un grande potenziale nella semplificazione degli iter".
Il direttore della Federazione, Georg Leimstädtner, conosce la questione da oltre 25 anni e ne è convinto: "Per alleggerire in modo significativo l'onere a carico delle organizzazioni non profit e dei loro funzionari è necessaria soprattutto una riforma radicale e l'armonizzazione del sistema contributivo. Questo significherebbe molto meno lavoro amministrativo. Attualmente, ogni ufficio, sia esso comunale, provinciale o statale, prescrive procedure diverse. Le associazioni che si rivolgono a più autorità per inoltrare domanda di sostegno e di contributo devono studiarsi regolamenti diversi e anche rispettare scadenze diverse. Spesso ricevono risposta troppo tardi e fino a quel momento si assumono l'intero rischio di finanziamento se si tratta di attività in corso o di progetti soggetti a un calendario già in atto. Attualmente, devono presentare un bilancio strutturato in modo diverso per ogni ufficio e gestire il prefinanziamento, ma non gli oneri finanziari o i disavanzi per il finanziamento dei contributi. Inoltre, il sistema contributivo si basa sempre su un solo anno solare. Ciò significa che, se c’è personale stipendiato, la continuità del lavoro a lungo termine non può mai essere garantita. Ciò rende i posti di lavoro meno attrattivi e limita le opportunità di sviluppo".
La Federazione propone quindi di uniformare e semplificare le linee guida amministrative e il sistema contributivo della Provincia e dei Comuni. "Le voci di costo nelle domande di contributo e nelle liquidazioni dovrebbero essere standardizzate, così come le scadenze - in modo tale che l'elaborazione negli uffici e il pagamento dei contributi concessi possano avvenire in tempo. Sono assolutamente auspicabili anche i finanziamenti pluriennali per le attività correnti e continuative, perché riducono la mole di impegno e offrono maggiore sicurezza", spiega Leimstädtner.
"I requisiti non devono sfuggire di mano ma essere fattibili, anche per le piccole associazioni. Le sanzioni previste per la violazione, la mancata osservanza o la dimenticanza di alcuni requisiti devono essere sostituite da richiami e comunque ridotte", sottolinea il presidente della Federazione Obwexer.
Per agevolare ulteriormente le associazioni, in modo che abbiano più tempo per le loro specifiche finalità e attività, la Federazione vuole espandere i suoi servizi di supporto: "È nostra intenzione sgravare le associazioni del maggior lavoro possibile e le supporteremo nel modo migliore possibile, in modo che possano occuparsi dei loro soci e degli obiettivi connessi ai loro temi", afferma Obwexer.
Attualmente, molte associazioni non profit altoatesine sono in fermento perché gli obblighi normativi e fiscali incrinano sempre più l’entusiasmo dei loro volontari, soprattutto quelli con funzioni direttive. Il timore è che molti di loro rinuncino, prima o poi, a causa dell’eccessivo tempo e impegno necessari per adempiere a numerosi e svariati vincoli amministrativi e burocratici.
"Tuttavia, la colpa non è solo delle mutate condizioni imposte da Roma. In Alto Adige molta burocrazia è fatta in casa", sottolinea il presidente della Federazione Wolfgang Obwexer: "Gli uffici provinciali e i Comuni non facilitano il lavoro delle associazioni. Ci sarebbe invece un grande potenziale nella semplificazione degli iter".
Il direttore della Federazione, Georg Leimstädtner, conosce la questione da oltre 25 anni e ne è convinto: "Per alleggerire in modo significativo l'onere a carico delle organizzazioni non profit e dei loro funzionari è necessaria soprattutto una riforma radicale e l'armonizzazione del sistema contributivo. Questo significherebbe molto meno lavoro amministrativo. Attualmente, ogni ufficio, sia esso comunale, provinciale o statale, prescrive procedure diverse. Le associazioni che si rivolgono a più autorità per inoltrare domanda di sostegno e di contributo devono studiarsi regolamenti diversi e anche rispettare scadenze diverse. Spesso ricevono risposta troppo tardi e fino a quel momento si assumono l'intero rischio di finanziamento se si tratta di attività in corso o di progetti soggetti a un calendario già in atto. Attualmente, devono presentare un bilancio strutturato in modo diverso per ogni ufficio e gestire il prefinanziamento, ma non gli oneri finanziari o i disavanzi per il finanziamento dei contributi. Inoltre, il sistema contributivo si basa sempre su un solo anno solare. Ciò significa che, se c’è personale stipendiato, la continuità del lavoro a lungo termine non può mai essere garantita. Ciò rende i posti di lavoro meno attrattivi e limita le opportunità di sviluppo".
La Federazione propone quindi di uniformare e semplificare le linee guida amministrative e il sistema contributivo della Provincia e dei Comuni. "Le voci di costo nelle domande di contributo e nelle liquidazioni dovrebbero essere standardizzate, così come le scadenze - in modo tale che l'elaborazione negli uffici e il pagamento dei contributi concessi possano avvenire in tempo. Sono assolutamente auspicabili anche i finanziamenti pluriennali per le attività correnti e continuative, perché riducono la mole di impegno e offrono maggiore sicurezza", spiega Leimstädtner.
"I requisiti non devono sfuggire di mano ma essere fattibili, anche per le piccole associazioni. Le sanzioni previste per la violazione, la mancata osservanza o la dimenticanza di alcuni requisiti devono essere sostituite da richiami e comunque ridotte", sottolinea il presidente della Federazione Obwexer.
Per agevolare ulteriormente le associazioni, in modo che abbiano più tempo per le loro specifiche finalità e attività, la Federazione vuole espandere i suoi servizi di supporto: "È nostra intenzione sgravare le associazioni del maggior lavoro possibile e le supporteremo nel modo migliore possibile, in modo che possano occuparsi dei loro soci e degli obiettivi connessi ai loro temi", afferma Obwexer.
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