01.12.2016
Piano Sanitario Provinciale: importante applicarlo
SaluteFederazione per il Sociale e la Sanità
La Federazione per il Sociale e la Sanità accoglie favorevolmente l’approvazione del Piano Sanitario Provinciale 2016-2020 da parte della giunta. Ora è importante applicarlo.
“Anche se molte questioni rimangono ancora aperte siamo contenti che, dopo tanti anni, sia stato approvato il Piano Sanitario Provinciale 2016-2020”, dice Martin Telser, Presidente della Federazione per il Sociale e la Sanità. Sono più di 35 le Associazioni per i pazienti esistenti in Alto Adige; la maggior parte di queste sono socie della Federazione e tutte hanno idee molto chiare su quello che nell’assistenza sanitaria funziona e su quanto invece sia ancora da migliorare.
Per questo motivo Federazione e organizzazioni di pazienti hanno più volte colto l’occasione di partecipare all’elaborazione del Piano sanitario, presentando ogni volta proposte migliorative.
“Abbiamo inoltrato diverse considerazioni e proposte al Piano Sanitario e se la Provincia manterrà il modus operandi di consultare le parti sociali, confidiamo di poterle approfondire e ridiscuterle in altre occasioni. Contiamo che le nostre proposte vengano recepite nella Legge sulla riforma sanitaria e nelle rispettive direttive di attuazione”, dice Telser.
“Volendo citarne alcune, le più sentite ed urgenti, pensiamo all’implementazione di un sistema informativo che snellisca i processi di cura (meno burocrazia, prenotazioni più semplici, disponibilità informatizzata della cartella clinica), al rafforzamento delle cure sul Territorio, per consentire alle persone con una malattia cronica di essere seguiti vicino a casa, evitando faticosi spostamenti o inutili ospedalizzazioni e alla presa in carico del paziente sul modello del chronic care model, coinvolgendo tutte le risorse sia sanitarie, che sociali. Sanità e Sociale devono collaborare sempre più!”
Chiaramente la Federazione ora presterà particolare attenzione affinché quanto previsto venga realizzato, specialmente per quanto riguarda i pazienti cronici.
“È positivo il fatto che il Piano sanitario consideri l’aumento dei malati cronici e le loro specifiche e molteplici esigenze. Riteniamo di fondamentale importanza ad esempio l’avvio della presa in carico della persona con malattia cronica o multicronica attraverso i percorsi terapeutici assistenziali. Questi consentiranno di garantire la terapia più adeguata per ciascuna specifica patologia, prevedendo anche una parte attiva del paziente”, conclude Telser.
“Anche se molte questioni rimangono ancora aperte siamo contenti che, dopo tanti anni, sia stato approvato il Piano Sanitario Provinciale 2016-2020”, dice Martin Telser, Presidente della Federazione per il Sociale e la Sanità. Sono più di 35 le Associazioni per i pazienti esistenti in Alto Adige; la maggior parte di queste sono socie della Federazione e tutte hanno idee molto chiare su quello che nell’assistenza sanitaria funziona e su quanto invece sia ancora da migliorare.
Per questo motivo Federazione e organizzazioni di pazienti hanno più volte colto l’occasione di partecipare all’elaborazione del Piano sanitario, presentando ogni volta proposte migliorative.
“Abbiamo inoltrato diverse considerazioni e proposte al Piano Sanitario e se la Provincia manterrà il modus operandi di consultare le parti sociali, confidiamo di poterle approfondire e ridiscuterle in altre occasioni. Contiamo che le nostre proposte vengano recepite nella Legge sulla riforma sanitaria e nelle rispettive direttive di attuazione”, dice Telser.
“Volendo citarne alcune, le più sentite ed urgenti, pensiamo all’implementazione di un sistema informativo che snellisca i processi di cura (meno burocrazia, prenotazioni più semplici, disponibilità informatizzata della cartella clinica), al rafforzamento delle cure sul Territorio, per consentire alle persone con una malattia cronica di essere seguiti vicino a casa, evitando faticosi spostamenti o inutili ospedalizzazioni e alla presa in carico del paziente sul modello del chronic care model, coinvolgendo tutte le risorse sia sanitarie, che sociali. Sanità e Sociale devono collaborare sempre più!”
Chiaramente la Federazione ora presterà particolare attenzione affinché quanto previsto venga realizzato, specialmente per quanto riguarda i pazienti cronici.
“È positivo il fatto che il Piano sanitario consideri l’aumento dei malati cronici e le loro specifiche e molteplici esigenze. Riteniamo di fondamentale importanza ad esempio l’avvio della presa in carico della persona con malattia cronica o multicronica attraverso i percorsi terapeutici assistenziali. Questi consentiranno di garantire la terapia più adeguata per ciascuna specifica patologia, prevedendo anche una parte attiva del paziente”, conclude Telser.
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