26.05.2016
Primi passi nell'applicazione della Legge sull'Inclusione: normative d'attuazione su "Inclusione lavorativa"
Federazione per il Sociale e la Sanità
Affianco alla composizione del gruppo di monitoraggio, che da parte della Giunta provinciale sorveglierà l'applicazione della nuova Legge provinciale sull'inclusione e la partecipazione delle persone con disabilità, ora come primo aspetto il focus si volge al passaggio dalla formazione al lavoro, compresa la mediazione mirata. Un gruppo di lavoro composto da esperti degli uffici provinciali competenti per il Sociale e il Lavoro, assieme alla Federazione, ha elaborato in merito un documento i cui tratti fondamentali sono stati recentemente presentati dall'Assessora Martha Stocker in un incontro con le organizzazioni di categoria.
Seppure la nuova regolamentazione non possa affrontare tutti gli aspetti dell'inserimento lavorativo delle persone con disabilità e con malattie psichiche, tuttavia alcune iniziative essenziali saranno rielaborate e regolate.
Già precedentemente la Federazione e alcune organizzazioni avevo fatto pressione per far sì che non solo vengano migliorati gli iter e la cooperazione dei vari uffici competenti, ma possano essere rese possibili anche nuove forme di inserimento lavorativo. Alcune di queste richieste è stato possibile inserirle nel documento presentato – per esempio il fatto che politica, uffici e organizzazioni di categoria concordano sulla necessità di migliore sostegno sul posto di lavoro e a più lungo termine, ciò per ridurre incertezze e perché sia superiori che collaboratori, come pure le stesse persone con disabilità, trovino una positiva relazione reciproca e la possano conservare. Notevole consenso ha trovato anche il piano che prevede l'inizio del processo di avviamento al lavoro già due anni prima del termine dell'obbligo scolastico e, affianco alla conferma formale dell'invalidità tramite la Commissione medica, in specifiche situazioni possano essere riconosciute anche altre perizie utili per un processo individualizzato di inserimento lavorativo.
Per le organizzazioni di pubblica utilità è inoltre di particolare interesse la norma, per cui possono assumere esse stesse funzioni e processi di inserimento lavorativo sulla base di relativi accordi con gli uffici competenti, dimostrando e sviluppando così la loro flessibilità e professionalità.
Seppure la nuova regolamentazione non possa affrontare tutti gli aspetti dell'inserimento lavorativo delle persone con disabilità e con malattie psichiche, tuttavia alcune iniziative essenziali saranno rielaborate e regolate.
Già precedentemente la Federazione e alcune organizzazioni avevo fatto pressione per far sì che non solo vengano migliorati gli iter e la cooperazione dei vari uffici competenti, ma possano essere rese possibili anche nuove forme di inserimento lavorativo. Alcune di queste richieste è stato possibile inserirle nel documento presentato – per esempio il fatto che politica, uffici e organizzazioni di categoria concordano sulla necessità di migliore sostegno sul posto di lavoro e a più lungo termine, ciò per ridurre incertezze e perché sia superiori che collaboratori, come pure le stesse persone con disabilità, trovino una positiva relazione reciproca e la possano conservare. Notevole consenso ha trovato anche il piano che prevede l'inizio del processo di avviamento al lavoro già due anni prima del termine dell'obbligo scolastico e, affianco alla conferma formale dell'invalidità tramite la Commissione medica, in specifiche situazioni possano essere riconosciute anche altre perizie utili per un processo individualizzato di inserimento lavorativo.
Per le organizzazioni di pubblica utilità è inoltre di particolare interesse la norma, per cui possono assumere esse stesse funzioni e processi di inserimento lavorativo sulla base di relativi accordi con gli uffici competenti, dimostrando e sviluppando così la loro flessibilità e professionalità.
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